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Neuroscienze
Serena Zoli
pubblicato il 17-05-2018

In Italia 26 milioni di persone soffrono di mal di testa


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cefalee

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Il 19 maggio è la Giornata dedicata alle cefalee. Il mal di testa è fra le prime cause di disabilità al mondo. I centri di cura e le nuove terapie

In Italia 26 milioni di persone soffrono di mal di testa

Una Giornata nazionale dedicata al mal di testa, alle sue tante forme che tormentano molte persone: in Italia 26 milioni.

La Giornata è sabato 19 maggio: a che cosa serve? A dare maggiore consapevolezza sia a chi ne soffre sia a chi sta loro intorno sulla “serietà” di questo disturbo. Non sempre è “prendi una pastiglia che ti passa” se l’Organizzazione mondiale della Sanità ripete, per l’occasione, che le cefalee rientrano nelle prime 10 cause di disabilità al mondo.

 

CENTRI CEFALEE APERTI PER TUTTI

I Centri italiani specializzati nella cura delle cefalee, dal nord al sud, apriranno le porte per fornire informazioni precise e aggiornate sul cosa fare per contrastare un male così invasivo e, spesso, “affezionato”. Ci sono tanti aspetti utili da conoscere sulla diagnostica, sull’epidemiologia e sulle reali possibilità di cura: a volte i pazienti non le conoscono davvero perché si sono come rassegnati a portarsi dietro questo tormento. A proporre iniziative per il pubblico sabato 19 sono la Società italiana di Neurologia (Sin) e l’Associazione neurologica italiana per la ricerca delle cefalee (Anircef). Il presidente di quest’ultima, il professor Fabio Frediani, che lavora all’Ospedale S. Carlo Borromeo di Milano, dà un annuncio importante: è imminente l’arrivo di una nuova cura molto promettente.

 

NUOVI FARMACI MIRATI PER L'EMICRANIA

Entra nel dettaglio, il professor Frediani: «Si tratta di nuove molecole, gli anticorpi monoclonali, pensate per bloccare l’attività di una piccola proteina (Cgrp) responsabile dello scatenarsi degli attacchi di emicrania. Sono le prime molecole in assoluto dirette in modo estremamente mirato a colpire i meccanismi che generano gli attacchi». Sono farmaci di nuova generazione par di capire. Ma promettenti quanto? Risponde Frediani: «Possiamo fornire questi dati. Nelle prove sperimentali 1 paziente su 4 che subiva gli assalti di mal di testa 2 o 3 volte alla settimana, riesce a vivere tutto un mese senza emicrania. In più, proprio grazie al loro meccanismo molto specifico, questi farmaci hanno effetti collaterali irrilevanti».

 

NON UN SOLO MAL DI TESTA

Riguardo alla Giornata Nazionale del mal di testa, il presidente della Sin e direttore della Clinica neurologica dell’Università di Genova, Gianluigi Mancardi, ribadisce l’importanza di un paziente informato, che sappia a chi rivolgersi, dove farsi curare e non sottovaluti le possibilità di stare meglio. Entrare sabato in un centro per la cefalea, rintracciabile su internet, può essere l’occasione per fare chiarezza e sul male e sulle terapie. Mal di testa o cefalea è un termine generico che sottende diverse categorie. C’è la cefalea secondaria, per esempio, che è il sintomo di una malattia sottostante, tipo l’ipertensione arteriosa o la sinusite. Quando invece si tratta di un disturbo a sé si parla di cefalea primaria se, appunto, dagli esami con Tac e Risonanza non risultano altre cause.

 

L'EMICRANIA COLPISCE DUE PERSONE SU 10

L’emicrania, come indica il nome dal greco “metà cranio”, è un tipo di cefalea primaria in cui il dolore colpisce un solo lato della testa e genera spesso anche disturbi visivi, nausea, vomito. Ci sono vari tipi di emicrania (ad esempio l'emicrania con aura). In complesso ne soffre il 10-20 per cento della popolazione generale. Oltre alla nuova terapia in arrivo, molti sono i temi “in movimento” da affrontare e lo si farà al prossimo Congresso nazionale Anircef che si terrà presso l’Università statale di Milano dal 15 al 17 giugno prossimi.

Serena Zoli
Serena Zoli

Giornalista professionista, per 30 anni al Corriere della Sera, autrice del libro “E liberaci dal male oscuro - Che cos’è la depressione e come se ne esce”.


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