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Oncologia
Daniele Banfi
pubblicato il 02-10-2012

Chi cura meglio il tumore in Europa, spendendo di più



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La Germania è tra gli stati europei quello che sostiene il maggior costo: è quanto risulta dal primo studio realizzato sul peso della lotta al cancro. E le cifre sono impressionanti. L'impatto economico della malattia non è solo a carico del sistema sanitario ma anche delle famiglie dei malati

Chi cura meglio il tumore in Europa, spendendo di più

E’ la Germania tra gli stati europei quello che sostiene il maggior costo: è quanto risulta dal primo studio realizzato sul peso della lotta al cancro. E le cifre sono impressionanti. L'impatto economico della malattia non è solo a carico del sistema sanitario ma anche delle famiglie dei malati

VIENNA- Sareste in grado di quantificare l'impatto economico generato dal cancro nella sola Europa? La cifra è di quelle da capogiro. Al difficile calcolo, realizzato per la prima volta in assoluto, ci hanno pensato alcuni ricercatori inglesi della University of Oxford e del King's College di Londra.

Il dato è stato presentato in occasione del convegno della European Society of Medical Oncology (ESMO) di Vienna: in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando oggi il cancro incide per ben 124 miliardi di euro all'anno.

NON SOLO SANITA'- Nello studio inglese, unico nel suo genere, sono stati esaminati sia i costi diretti, ovvero quelli sostenuti dal sistema sanitario, sia quelli indiretti. E qui arrivano le sorprese: a pesare in maniera significativa sono proprio questi ultimi.

Come dichiara il professor Luengo-Fernandez, coordinatore dello studio, «Il cancro ha un notevole impatto non solo per quanto riguarda il sistema sanitario ma anche in settori fondamentali come l'economia.

Nei costi indiretti infatti rientrano la perdita delle giornate lavorative sia per il malato sia per i suoi cari. Questi ultimi sono spesso costretti ad abbandonare temporaneamente il lavoro per assisterli e a risentirne è proprio l'economia del paese».

NEL DETTAGLIO- Dallo studio emergono anche interessanti dati riguardanti i tumori che incidono maggiormente nella spesa. I maggiori costi legati all'assistenza sanitaria riguardano il cancro al seno, con 6 miliardi di euro all'anno, pari al 13% del totale dei costi dell'Unione Europea. Ma il carico economico più alto lo detiene il tumore del polmone per un totale di 19 miliardi di euro.

GAP DA COLMARE- Addentrandosi nell'enorme mole di lavoro degli studiosi inglesi si scopre anche che la situazione nell'Unione Europea è tutt'altro che omogenea. «I paesi con i più alti costi pro capite in termini di assistenza sanitaria -continua Luego-Fernandez- sono quelli del centro-nord Europa. Fanalini di coda invece sono gli stati che fanno parte dell'Unione Europea dal 2004 e che hanno mediamente gli stipendi più bassi d'Europa».

Dai dati presentati al congresso austriaco si evince infatti che la spesa pro-capite più bassa è quella della Lituania con 32 euro annui. Per contro la Germania ne spende 165 ed è la prima in classifica.

IMPATTO SULLA FAMIGLIA- Ma accanto all'analisi dei costi, pur necessaria per il buon funzionamento e l'ottimizzazione del sistema sanitario, dobbiamo considerare che di fronte all'esperienza del “cancro” a risentirne, non solo economicamente, è tutta la famiglia. E i dati lo confermano.

Uno studio presentato sempre durante l'ESMO di Vienna ha mostrato che i cosiddetti “caregivers”, ovvero chi si occupa del malato, statisticamente godono di un peggior stato di salute fisica e mentale. Un dato che dovrebbe fare riflettere sulla necessità di assistenza alle famiglie che spesso si ritrovano ad affrontare solo con le proprie forze la difficile esperienza della malattia.

Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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