Chiudi
Oncologia
Redazione
pubblicato il 17-06-2021

Time to act: Covid-19 non fermi le cure anticancro



Aggiungi ai preferiti

Registrati/accedi per aggiungere ai preferiti

La pandemia ha rallentato le nuove diagnosi e il ricorso alle cure oncologiche. Non possiamo perdere ulteriore tempo

Time to act: Covid-19 non fermi le cure anticancro

Anche Fondazione Umberto Veronesi partecipa alla campagna europea Time To Act: il Covid-19 non deve fermare la lotta contro il Cancro. L’iniziativa è promossa da European Cancer Organisation (ECO), una coalizione non profit di organizzazioni attive nella lotta ai tumori, che ha raccolto dati per analizzare la situazione delle cure e della ricerca oncologica attraverso i paesi dell’Unione.

IL MESSAGGIO DI PAOLO VERONESI



100 MILA PAZIENTI AL MESE IN MENO

Durante il primo anno di pandemia i medici in Europa hanno visto circa 1,5 milioni di pazienti oncologici in meno; circa 100 mila pazienti al mese in meno. Rispetto a quanto accadeva prima dell’arrivo del virus Sars-CoV-2, si è dimezzato il numero di pazienti rinviati con urgenza a consulto specialistico per cause oncologiche.

GLI SCREENING

Per quanto riguarda gli screening, le stime indicano 100 milioni di test di screening oncologici mancati, il che fa presagire una riduzione della precocità delle diagnosi e un aumento dei casi di cancro scoperti in fase avanzata. Per recuperare il ritardo e smaltire le attese ci potrebbe volere un anno.

LE DIAGNOSI

Un milione di pazienti potrebbe non ricevere una diagnosi in tempo utile, a causa del calo degli screening, dei rinvii agli specialisti e delle restrizioni d’accesso ai servizi ospedalieri e territoriali. Inoltre, la paura del contagio ha per molti mesi frenato il ricorso ai consulti medici. Sin da ora si registrano evidenze, in vari Paesi, dai laboratori di diagnostica che testimoniano un maggior numero di tumori in fase avanzata rispetto al passato.

Abbiamo a cuore i pazienti più fragili

Abbiamo a cuore i pazienti più fragili

Non fermare la ricerca


Scegli la tua donazione

Importo che vuoi donare

IL TRATTAMENTO

Nel corso del 2020, circa la metà dei malati in cura per un tumore è stato in qualche modo toccato da ritardi o disservizi dovuti a Covid-19, e al momento accade ancora al venti per cento dei pazienti. Un paziente su 10 in Europa non riceve il trattamento radioterapico che dovrebbe. Preoccupano anche i ritardi in chirurgia: l’ammonimento di ECO è che se per tutte le pazienti con un tumore della mammella si registrasse un ritardo di 12 settimane nell’intervento, si arriverebbe ad un eccesso di 12 mila vittime rispetto ai tassi di mortalità pre-Covid.

IL PERSONALE SANITARIO

La pandemia, lo sappiamo, ha colpito duramente anche chi lavora negli ospedali e negli ambulatori. Quattro operatori sanitari su 10 hanno accusato segni di burnout e 3 su dieci hanno mostrato segni di depressione.

LE POSSIBILI SOLUZIONI

Al momento, fra le misure prese per contenere i ritardi e attenuare l’impatto del Covid-19 sulla cura dei tumori si contano gli inviti di sensibilizzazione alle persone, affinché si tengano sotto controllo per quanto possibile, il ricorso a strategie costo-efficaci per aumentare gli screening (ad esempio con le unità mobili) e una stratificazione dei soggetti più a rischio per concentrarsi su chi sta correndo pericoli più alti di diagnosi mancate o tardive.

LA CAMPAGNA

La campagna, lanciata in Italia il 17 giugno dal Ministro della Salute Roberto Speranza, dal Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e da altri rappresentati del personale sanitario e dei pazienti oncologici, ha l'obiettivo di approfondire l’impatto di Covid-19 sulla vita dei malati di tumore e delle loro famiglie, sui servizi e sul lavoro del personale sanitario impegnato nella diagnosi, nella prevenzione e nella cura delle malattie oncologiche. Vuole ricordare la necessità di agire immediatamente e in modo unitario per arginare il ritardo negli screening, nel trattamento e nella ricerca accumulato durante la pandemia. Time To Act include video, infografiche e messaggi-chiave in oltre 30 lingue europee, incoraggiando cittadini e pazienti a recarsi immediatamente dal medico in caso di sintomi riconducibili al cancro e a non rimandare le proprie visite.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.TimeToActCancer.com e all’interno della sua sezione italiana.


Articoli correlati


In evidenza

Torna a inizio pagina