Colpiscono 12 mila persone ogni anno. La diagnosi, proprio per i sintomi poco specifici, arriva quasi dopo sei mesi. Ecco perchè conoscerli è di fondamentale importanza per sconfiggerli
I numeri non promettono nulla di buono: oltre 12 mila individui colpiti ogni anno nella sola Italia. Molti arrivano troppo tardi alla diagnosi. E' questa la sconfortante fotografia tracciata dalla Fialpo (Federazione Italiana delle Associazioni di Laringectomizzati e Pazienti Oncologici), per quanto riguarda i tumori della testa e del collo. Eppure già solo con la prevenzione si potrebbe fare molto. Purtroppo però sono ancora molte le persone totalmente all'oscuro dei fattori che possono influire sul rischio di ammalarsi. Ecco perchè una campagna di sensibilizzazione sul tema è oggi più che mai una pressante esigenza.
MALATTIA SCONOSCIUTA
Quando si parla di tumori della testa e del collo in realtà ci si riferisce ad un insieme piuttosto vasto di forme di cancro. I principali che appartengono a questa categoria sono quelli localizzati a livello della laringe (l’organo più spesso coinvolto), della bocca, della faringe e della lingua. «Purtroppo nell’ultimo decennio -spiega la dottoressa Lisa Licitra dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, una delle massime esperte su questo genere di tumori- si è verificato in tutto il mondo un aumento significativo dell’incidenza di questo tipo di cancro, soprattutto fra le donne».
COMPORTAMENTI SCORRETTI
Le cause dell'insorgenza della malattia sono un mix di fattori ambientali e comportamenti a rischio. In pochi sanno infatti che il fumo, l'essere affetti da HPV (Papilloma Virus Umano) e l'eccessivo consumo di alcol sono tra i fattori di rischio più comuni e spesso sottovalutati. «In particolare -continua la dottoressa Licitra- il boom di casi atteso nei prossimi anni è dovuto in gran parte all'incremento del consumo di alcol e di fumo da parte dei giovani».
DIAGNOSI PRECOCE
Come per ogni tipo di tumore la diagnosi precoce rappresenta una delle strategie principali per evitare guai seri. Purtroppo però i tumori della testa e del collo vengono ancora troppo spesso diagnositicati in fase tardiva, ovvero quando ormai sono ad uno stadio di sviluppo molto avanzato. La ragione di questo ritardo è molto semplice. Come spiega il professor Giovanni Succo, direttore del reparto di Otorinolarigoiatria all'Ospedale San Luigi Gonzaga-Martini di Torino, «i sintomi della malattia sono generalmente aspecifici. I più classici sono mal di gola persistente, anche per alcuni mesi, difficoltà nel masticare o dolore quando si deglutisce, raucedine prolungata o cambiamento della voce e mal di orecchi. Ecco perchè, in presenza di questi sintomi, è meglio non aspettare troppo tempo, a volte sino a sei mesi, prima di rivolgersi ad un dottore».
AIUTO AI MALATI
Purtroppo chi è colpito da questo genere di tumori subisce un forte impatto nella vita di tutti i giorni. Le ripercussioni, causate ad esempio dall’asportazione della lingua o della laringe e che quindi possono comportare la perdita della capacità di parlare e deglutire, possono essere davvero pesanti sia dal punto di vista fisico che emotivo. Per questo in Italia esiste un' associazione che da 70 anni contribuisce a ridurre l'impatto che questi tumori hanno sulla vita dei pazienti e dei loro familiari: si tratta dell’AILAR, che ha iniziato l’attività di riabilitazione fonetica a Milano nel 1942 e che nel 2008 ha costituito la FIALPO insieme ad altre Associazioni con scopi analoghi. «Nel corso di questa lunga storia – ricorda il Dottor Maurizio Magnani, Presidente di AILAR e FIALPO – abbiamo portato una voce di speranza ai pazienti. Ancora oggi, il nostro impegno è quello di far comprendere loro che la vita va avanti e le nostre Associazioni sono pronte a rispondere alle loro esigenze con passione e forte impegno». Per informazioni: www.fialpo.it
Daniele Banfi
Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.