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Pediatria
Fabio Di Todaro
pubblicato il 11-07-2013

Cautela nell'uso della fitoterapia nei bambini



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Gli integratori vegetali non vanno demonizzati, ma è bene conoscere gli effetti delle piante prima di somministrarne gli estratti in età pediatrica. Occorre sempre il parere del medico

Cautela nell'uso della fitoterapia nei bambini

Sull’utilizzo degli integratori alimentari a base di piante nei bambini è giusto applicare ogni cautela. Ma alcune evidenze dimostrano la possibilità di ricorrere alla fitoterapia: come adiuvante all’impiego dei farmaci o anche da sola. Fondamentale, però, è il parere del pediatra, chiamato a dare l’ok all’utilizzo di prodotti erboristici.


NO AL FAI DA TE

In quanto naturali, si è spesso portati a pensare che gli integratori fitoterapici non possano far male. Così può accadere che, su consiglio di persone inesperte, i genitori si cimentino in preparati “fai da te”, con potenziali rischi legati all’utilizzo di prodotti di scarsa qualità, la cui efficacia e sicurezza potrebbero essere perlomeno dubbie. «Per sbilanciarsi servirebbero più studi condotti su popolazioni di bambini. Per adesso è meglio ricorrere alle piante più studiate, con le più basse concentrazioni di alcol», afferma Vitalia Murgia, professore a contratto di pediatria ambulatoriale e docente al master in fitoterapia dell’università Sapienza di Roma. L’Istituto  Superiore di Sanità, tenendo conto del crescente interesse dei consumatori verso gli integratori, ha attivato un sistema di segnalazione delle reazioni avverse. Dal punto di vista regolatorio gli integratori sono considerati alimenti e non farmaci: non c’è alcun obbligo di inserire nella confezione i foglietti illustrativi né di riportare in etichetta la quantità di principio attivo contenuto.


QUANDO UTILIZZARLI? 

Nell’ultimo decennio vi è stata un’esplosione di ricerche farmacologiche e cliniche ed oggi è possibile definire opportunità e limiti d’uso in una fascia d’età così delicata come quella pediatrica. «Molti disturbi frequenti dei bambini possono essere trattati con integratori fitoterapici, come rimedi di prima linea per disturbi non troppo intensi che non hanno nessun farmaco veramente efficace di riferimento: le infezioni respiratorie acute e ricorrenti che si presentano comunemente anche con ostruzione nasale e tosse, i disturbi del sonno, le coliche gassose, il colon irritabile, la stipsi e la diarrea. Anche per questo tipo di applicazioni però è meglio conoscere se esistono studi di efficacia e sicurezza».


GLI EFFETTI INDESIDERATI

Le controindicazioni valide per i prodotti a base vegetale sono le stesse che, a volte anche in percentuali più elevate, determinano ipersensibilità e allergie nei bambini dopo l’uso di alcuni cibi e farmaci. Commenta la pediatra Murgia: «È stato riscontrato che in prodotti di scarsa qualità a base di camomilla sono state trovate tracce di una varietà molto più allergizzante rispetto a quelle tradizionali. Attenzione anche a non somministrare oli essenziali per bocca ai bambini, mentre l’uso topico non deve superare la concentrazione del 3-5% su ridotte superfici corporee. Le essenze pure di menta e canfora non dovrebbero essere usate nei bambini al di sotto dei due anni perché potrebbero provocare disturbi respiratori anche gravi».

Fabio Di Todaro
Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).


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