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Gliomi

Cosa sono i gliomi?

Glioma

I gliomi sono una categoria di tumori cerebrali che si sviluppano dalle cellule gliali, elementi essenziali per il supporto e il funzionamento dei neuroni nel sistema nervoso centrale. Possono insorgere nel cervello o nel midollo spinale e, secondo quanto riportato dal Roswell Park Comprehensive Cancer Center, rappresentano circa il 30% di tutti i tumori cerebrali primari e l’80% dei tumori maligni cerebrali.

I gliomi vengono classificati in base al tipo di cellula gliale coinvolta e al grado di aggressività secondo la classificazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Esistono diversi tipi di gliomi:

  • Astrocitomi: derivano dagli astrociti e possono avere vari gradi di malignità. Il glioblastoma multiforme (GBM) è la forma più aggressiva.
  • Oligodendrogliomi: originano dagli oligodendrociti e tendono a crescere più lentamente.
  • Ependimomi: si sviluppano dalle cellule ependimali e possono colpire sia adulti che bambini.

La gravità del glioma dipende dalla velocità di crescita e dalla capacità di infiltrare i tessuti circostanti, rendendo la diagnosi precoce fondamentale per una gestione terapeutica più efficace.

Fattori di rischio

Le cause precise dei gliomi non sono ancora del tutto note, ma sono stati identificati alcuni fattori di rischio che potrebbero aumentare la probabilità di sviluppare questi tumori:

  • Predisposizione genetica: alcune sindromi ereditarie, come la sindrome di Li-Fraumeni o la neurofibromatosi di tipo 1, sono associate a un rischio maggiore.
  • Esposizione a radiazioni ionizzanti: le persone che hanno ricevuto trattamenti radioterapici a livello cerebrale, soprattutto in giovane età, presentano un rischio aumentato.
  • Età e sesso: i gliomi possono manifestarsi a qualsiasi età, anche in bambini e adolescenti, ma sono più frequenti negli adulti tra i 45 e i 70 anni, con una maggiore incidenza negli uomini.
  • Fattori ambientali e professionali: l’esposizione a sostanze chimiche industriali è stata ipotizzata come possibile fattore di rischio, anche se le evidenze scientifiche non sono ancora definitive.
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Sintomi

I sintomi dei gliomi dipendono dalla loro posizione, dimensione e velocità di crescita. I segnali più comuni includono:

  • Mal di testa persistente, spesso più intenso al mattino o in posizione supina.
  • Convulsioni o crisi epilettiche, che possono essere il primo sintomo di un tumore cerebrale.
  • Disturbi neurologici, come debolezza a un lato del corpo, difficoltà nel parlare, alterazioni della vista o perdita di equilibrio.
  • Cambiamenti nella memoria e nella personalità, soprattutto nei gliomi situati nelle aree frontali del cervello.
  • Nausea e vomito inspiegabili, spesso associati a un aumento della pressione intracranica.

Se uno o più di questi sintomi persistono o peggiorano nel tempo, è fondamentale rivolgersi a un medico per un approfondimento diagnostico.

Diagnosi

La diagnosi dei gliomi si basa su una combinazione di esami clinici e strumentali:

  • Risonanza magnetica (RM) con mezzo di contrasto: il test principale per individuare la presenza di lesioni cerebrali e valutare la loro estensione.
  • Tomografia computerizzata (TC): utilizzata in situazioni di emergenza o per ottenere immagini dettagliate del cervello.
  • Biopsia cerebrale: prelievo di un campione di tessuto per determinare il grado di malignità del tumore.
  • Esami genetici e molecolari: analisi avanzate per identificare mutazioni specifiche che possono influenzare la scelta del trattamento.

Come si curano i gliomi?

Il trattamento dei gliomi varia in base al tipo, alla posizione e al grado di aggressività del tumore. Le principali opzioni terapeutiche includono:

  • Chirurgia: l’obiettivo è rimuovere il tumore nel modo più completo possibile, preservando al contempo le funzioni neurologiche del paziente.
  • Radioterapia: utilizzata dopo l’intervento chirurgico per ridurre il rischio di recidiva o come trattamento primario nei casi inoperabili.
  • Chemioterapia: farmaci come la temozolomide vengono impiegati per rallentare la progressione del tumore, spesso in combinazione con la radioterapia.
  • Terapie mirate e immunoterapia: approcci innovativi che stanno rivoluzionando il trattamento di alcuni tipi di gliomi, migliorando le prospettive dei pazienti.

Il percorso terapeutico è altamente personalizzato e definito da un team multidisciplinare, che include neurochirurghi, oncologi e radioterapisti.

Quanto è diffuso in Italia

Nel 2024 sono stimate circa 6.126 nuove diagnosi (3.482 negli uomini e 2.644 nelle donne). Il tumore maligno del sistema nervoso centrare più frequente nell’adulto è il glioblastoma, con un tasso di incidenza stimato intorno a 3-4 casi su 100 mila abitanti per anno. L’età di insorgenza media del glioblastoma è intorno ai 65 anni con una incidenza a questa età di circa 10-12 casi per 100 mila abitanti all’anno. Nel 2022 sono stati stimati 4.800 decessi (2.800 tra gli uomini e 2.000 tra le donne). Il tasso di sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è del 24% tra gli uomini e 27% tra le donne.

[Dati AIOM - Associazione Italiana Oncologia Medica pubblicati in “I numeri del cancro in Italia - 2024”]

Nota bene: Le informazioni fornite non sostituiscono il parere di uno specialista. Per valutazioni personalizzate, è fondamentale consultare un medico.

Le 5 domande più frequenti sui gliomi

No, esistono gliomi a bassa malignità, che crescono lentamente e possono essere trattati con successo. Tuttavia, i gliomi ad alto grado, come il glioblastoma, sono più aggressivi e richiedono terapie intensive.

La prognosi dipende dal tipo e dal grado del tumore. I gliomi a basso grado hanno una sopravvivenza media di diversi anni, mentre i gliomi ad alto grado, come il glioblastoma, hanno una prognosi meno favorevole, con una sopravvivenza mediana di circa 15 mesi nonostante le terapie avanzate.

Sì, alcune mutazioni genetiche specifiche, come quelle nei geni IDH1 e IDH2, possono influenzare la prognosi e la risposta ai trattamenti.

Mal di testa persistente, convulsioni, difficoltà cognitive o motorie e alterazioni della vista sono segnali d’allarme che richiedono una valutazione specialistica.

Sì, la ricerca sta sviluppando nuove terapie mirate e immunoterapie, che potrebbero offrire opzioni più efficaci per i pazienti con gliomi avanzati.

Ultimo aggiornamento:04.06.2025

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