
Affrontare le terapie oncologiche può essere impegnativo, ma conoscere i possibili effetti collaterali e adottare strategie efficaci per gestirli aiuta a migliorare la qualità della vita del paziente. Ogni trattamento ha un impatto diverso sull’organismo e può causare sintomi variabili da persona a persona. Seguire consigli mirati, adottare una corretta alimentazione e affidarsi al supporto medico sono strategie fondamentali per affrontare al meglio il percorso terapeutico.
Come contrastare i principali effetti collaterali delle terapie oncologiche
Gestire la fatigue oncologica
La fatigue oncologica è una delle conseguenze più comuni delle terapie e si manifesta con una stanchezza intensa e persistente, che non migliora con il riposo. Per contrastarla è utile:
- Mantenere un ritmo di sonno regolare e concedersi pause durante il giorno, senza esagerare con il riposo.
- Fare attività fisica moderata, come passeggiate, yoga o cyclette a casa, per migliorare il metabolismo e ridurre la sensazione di affaticamento.
- Seguire un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta, verdura e proteine magre, per garantire un apporto energetico adeguato.
Contrastare nausea e problemi digestivi
Le terapie oncologiche, in particolare la chemioterapia e la radioterapia addominale, possono provocare nausea, vomito, inappetenza e alterazioni del gusto. Per ridurre questi effetti, è consigliabile:
- Preferire piccoli pasti frequenti, piuttosto che pasti abbondanti, per evitare di sovraccaricare lo stomaco.
- Optare per cibi secchi e leggeri come cracker o pane tostato, particolarmente utili in caso di nausea mattutina.
- Bere tisana allo zenzero o camomilla, che possono aiutare a ridurre il senso di nausea.
- Evitare cibi grassi, fritti, molto speziati o con odori forti, che possono accentuare il fastidio.
Affrontare le neuropatie periferiche
Alcuni trattamenti possono influire sul sistema nervoso periferico, causando formicolii, perdita di sensibilità e dolori a mani e piedi. Per alleviare questi disturbi:
- Fare esercizi di mobilità e stretching per mantenere la funzionalità muscolare e ridurre la rigidità.
- Proteggere mani e piedi con guanti e calze morbide per prevenire fastidi legati alla sensibilità termica.
- Seguire una dieta ricca di vitamina B12 e acidi grassi omega-3, presenti in pesce, frutta secca e legumi, che possono supportare il sistema nervoso.
Contrastare il "chemo brain" e le difficoltà cognitive
Molti pazienti oncologici riferiscono difficoltà di concentrazione, problemi di memoria e ridotta lucidità mentale, fenomeni noti come "chemo brain". Per migliorare la funzione cognitiva è utile:
- Scrivere appunti e liste, per aiutare la memoria nelle attività quotidiane.
- Allenare la mente con giochi e lettura, per stimolare la concentrazione e mantenere attivo il cervello.
- Evitare il multitasking, concentrandosi su una cosa alla volta per ridurre il senso di confusione mentale.
- Garantire un sonno di qualità, poiché la privazione del riposo peggiora la funzione cognitiva.
Curare la pelle e il cuoio capelluto
La radioterapia e la chemioterapia possono causare secchezza e arrossamenti della cute e caduta dei capelli. Per proteggere pelle e capelli durante le terapie:
- Usare detergenti delicati e creme idratanti per prevenire secchezza e irritazioni cutanee.
- Evitare l’esposizione diretta al sole e proteggere la pelle con creme solari specifiche.
- Idratare il cuoio capelluto con oli naturali per ridurre il prurito e la secchezza causati dalla perdita dei capelli.
- Optare per parrucche, turbanti o cappelli, se si preferisce coprire la testa durante la fase di ricrescita.
Naturalmente, confrontarsi sempre col proprio oncologo curante prima di utilizzare qualunque prodotto detergente o idratante.
Prevenire e gestire il linfedema
Il linfedema è un accumulo anomalo di linfa nei tessuti, spesso conseguente a interventi chirurgici o radioterapici che coinvolgono i linfonodi. Per prevenire la sua insorgenza o limitarne la progressione, è fondamentale adottare specifiche misure di cura della pelle e comportamentali. Una corretta igiene cutanea aiuta a prevenire le infezioni che potrebbero aggravare la condizione, per questo si raccomanda di mantenere la pelle pulita e idratata, utilizzando creme emollienti per evitare secchezza e fissurazioni. È importante proteggere la pelle da lesioni meccaniche, termiche o chimiche:
- Indossare abiti protettivi e utilizzare repellenti per insetti per prevenire punture.
- Evitare l'uso di saune, bagni turchi e l'esposizione prolungata a fonti di calore intense.
- Utilizzare guanti durante attività come giardinaggio o lavori domestici che espongono a rischi di tagli o abrasioni.
Inoltre, è consigliabile evitare abiti troppo stretti o accessori che possano comprimere i vasi linfatici, come anelli, bracciali o orologi aderenti. Mantenere un peso corporeo adeguato attraverso una dieta equilibrata e l'attività fisica regolare contribuisce a ridurre il rischio di linfedema. L'esercizio fisico, preferibilmente di tipo aerobico e a basso impatto, favorisce la circolazione linfatica e il benessere generale. Tuttavia, è importante evitare sforzi eccessivi o prolungati che possano affaticare l'arto a rischio. In caso di comparsa di segni come gonfiore, rossore o sensazione di pesantezza, è fondamentale consultare tempestivamente un medico per una valutazione appropriata.
Approfondisci
Affrontare gli effetti collaterali delle terapie oncologiche richiede un approccio consapevole e ben strutturato. È fondamentale mantenere un dialogo costante con l'oncologo, poiché ogni sintomo o disturbo può essere gestito in modo più efficace con il giusto supporto medico. Seguire uno stile di vita sano aiuta a migliorare la tolleranza ai trattamenti e il benessere generale: un’alimentazione bilanciata e un’attività fisica regolare, compatibile con le proprie condizioni, possono fare una grande differenza. Per un supporto più mirato, è utile consultare uno specialista in nutrizione oncologica, che possa fornire indicazioni personalizzate per affrontare al meglio le esigenze del proprio corpo durante il percorso di cura. Infine, il coinvolgimento della famiglia e il supporto psicologico rappresentano un aiuto prezioso per affrontare con maggiore serenità le difficoltà emotive e fisiche legate alla malattia, offrendo conforto e motivazione nel percorso terapeutico.
NOTA BENE: Le informazioni fornite non sostituiscono il parere di uno specialista. Per valutazioni personalizzate, è fondamentale consultare un medico.