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Quali sono gli effetti collaterali delle terapie oncologiche e perché ci sono?

Quali sono gli effetti collaterali delle terapie oncologiche e perché ci sono

Le terapie oncologiche hanno trasformato il trattamento del cancro, migliorando la sopravvivenza e la qualità della vita di milioni di persone. Tuttavia, possono provocare effetti collaterali dovuti all’impatto che i farmaci e i trattamenti hanno non solo sulle cellule tumorali, ma anche su quelle sane. Conoscere le possibili conseguenze e sapere come gestirle aiuta i pazienti a prepararsi al meglio al percorso terapeutico e a ridurre eventuali disagi.

Perché le terapie oncologiche causano effetti collaterali?

I trattamenti contro il cancro, come chemioterapia, radioterapia, immunoterapia e terapie mirate, agiscono distruggendo le cellule tumorali o bloccandone la crescita. Tuttavia, poiché il meccanismo di azione non sempre è selettivo, anche alcune cellule sane, soprattutto quelle che si dividono rapidamente (come le cellule della pelle, del sangue e della mucosa intestinale), possono essere colpite, con conseguenti effetti collaterali. Questi ovviamente possono variare in base alla terapia ricevuta e alla risposta individuale del paziente.

Principali effetti collaterali delle terapie oncologiche

Fatigue oncologica: la stanchezza persistente

Uno degli effetti collaterali più comuni delle terapie oncologiche è la fatigue, una sensazione di stanchezza intensa e persistente, che non migliora con il riposo e che non è giustificabile dalle semplici attività quotidiane. È dovuta a diversi fattori, tra cui l’impatto della terapia sul metabolismo, l’infiammazione sistemica e l’alterazione della produzione di globuli rossi, che può portare ad anemia.

Nausea e vomito: una reazione controllabile

Alcuni farmaci chemioterapici possono stimolare i centri del vomito nel cervello o irritare il tratto digestivo, causando nausea e vomito. Inoltre, durante le terapie è frequente riscontrare alterazioni del gusto che rendono più difficile alimentarsi anche con cibi normalmente graditi e apprezzati.

Grazie ai progressi della medicina, oggi esistono farmaci antiemetici molto efficaci che aiutano a prevenire o ridurre questo sintomo, migliorando la qualità della vita del paziente.

Neuropatie periferiche: formicolii e intorpidimento

Alcune terapie possono danneggiare i nervi periferici, causando formicolii, intorpidimento e perdita di sensibilità a mani e piedi. Questo effetto, noto come neuropatia periferica, può migliorare gradualmente dopo la fine dei trattamenti, ma in alcuni casi può persistere a lungo termine.

Alterazioni cognitive: il cosiddetto "chemo brain"

Molti pazienti riferiscono difficoltà di concentrazione e perdita di memoria, un fenomeno noto come "chemo brain". Questo effetto, che può durare settimane o mesi dopo la fine della terapia, è dovuto all’infiammazione e alla neurotossicità provocate da alcuni farmaci.

Danni alla pelle e alle mucose

La radioterapia può causare arrossamenti, secchezza e irritazioni cutanee, mentre la chemioterapia può provocare infiammazioni della mucosa orale (mucositi) che rendono dolorosa la deglutizione. Idratazione e trattamenti lenitivi possono aiutare a ridurre questi sintomi.

Perdita di capelli

Uno degli effetti collaterali più noti della chemioterapia è la caduta dei capelli (alopecia), dovuta al danneggiamento dei follicoli piliferi, che si dividono rapidamente e sono quindi particolarmente sensibili ai farmaci antitumorali. La perdita di capelli può interessare non solo il cuoio capelluto, ma anche ciglia, sopracciglia e peli corporei. Questo effetto è generalmente temporaneo e la ricrescita inizia dopo la fine del trattamento, anche se il colore e la consistenza dei capelli possono risultare diversi rispetto a prima. Per ridurre l’impatto psicologico, è possibile ricorrere a parrucche, copricapi e, in alcuni casi, ai dispositivi per il raffreddamento del cuoio capelluto durante la somministrazione della chemioterapia, che possono limitare la caduta.

Linfedema: un possibile effetto dopo l’asportazione dei linfonodi

Nei pazienti sottoposti all’asportazione chirurgica dei linfonodi, soprattutto in sede ascellare (come nel tumore al seno), può verificarsi il linfedema, un accumulo anomalo di liquidi che provoca gonfiore e tensione agli arti. Questa condizione è causata da un alterato drenaggio linfatico e può insorgere anche dopo radioterapia ai linfonodi. Per gestire il linfedema, si possono adottare strategie come drenaggio linfatico manuale, esercizi specifici, bendaggi elastocompressivi e un’adeguata igiene della pelle per prevenire infezioni.

Cachessia: la perdita di massa muscolare e peso

Alcuni pazienti oncologici, in particolare quelli con tumori in stadio avanzato, possono sviluppare cachessia, una condizione caratterizzata da perdita di peso, riduzione della massa muscolare e affaticamento. La cachessia è dovuta a un’alterazione del metabolismo indotta dalla malattia e dall’infiammazione cronica, che porta il corpo a consumare più energia del normale, riducendo l’appetito e la capacità di mantenere il peso corporeo. Un supporto nutrizionale adeguato e terapie specifiche possono aiutare a contrastare questa condizione, migliorando la qualità della vita.

Problemi intestinali: diarrea e stitichezza

Le terapie oncologiche possono influenzare la funzione intestinale, causando diarrea o stitichezza a seconda del tipo di trattamento e della sensibilità individuale. La diarrea può derivare dall’effetto tossico di alcuni farmaci sulla mucosa intestinale o da trattamenti che colpiscono il colon, mentre la stitichezza può essere indotta da alcuni farmaci, in particolare gli analgesici oppioidi usati per la gestione del dolore oncologico. Una dieta bilanciata, una corretta idratazione e, quando necessario, il supporto di farmaci specifici possono aiutare a prevenire e gestire questi disturbi.

Infezioni: maggiore suscettibilità alle malattie

Alcuni trattamenti oncologici, come la chemioterapia e le terapie mirate, possono ridurre il numero di globuli bianchi nel sangue, rendendo il sistema immunitario più vulnerabile alle infezioni. Questo effetto, noto come neutropenia, può aumentare il rischio di infezioni batteriche, virali o fungine. Per prevenire complicanze, è fondamentale adottare misure igieniche adeguate, evitare ambienti ad alto rischio di contagio e, se necessario, ricevere trattamenti preventivi come antibiotici o fattori di crescita dei globuli bianchi.

Piccole emorragie e lividi

Un altro possibile effetto collaterale delle terapie oncologiche è una maggiore predisposizione a lividi ed emorragie, dovuta alla riduzione delle piastrine nel sangue (piastrinopenia). Questa condizione può portare a sanguinamenti spontanei dalle gengive, dal naso o sotto la pelle, manifestandosi con ecchimosi frequenti. Nei casi più severi, possono essere necessari trasfusioni di piastrine o trattamenti specifici per stimolare la loro produzione.

Effetti collaterali a lungo termine

Alcune conseguenze delle terapie oncologiche possono emergere anche anni dopo la fine del trattamento. Tra queste ci sono problemi cardiaci, infertilità e un rischio leggermente aumentato di sviluppare secondi tumori. Per questo motivo, i pazienti sono seguiti con controlli periodici anche dopo la guarigione.

Come affrontare gli effetti collaterali?

È possibile gestire gli effetti collaterali grazie a un monitoraggio medico costante e a strategie mirate. Seguire uno stile di vita sano, con un’alimentazione equilibrata e attività fisica moderata, può migliorare il benessere generale. L'uso di farmaci di supporto (come antiemetici o stimolatori della produzione di globuli rossi) e il supporto psicologico aiutano a ridurre l'impatto delle terapie sul quotidiano.

Gli effetti collaterali delle terapie oncologiche possono essere impegnativi, ma oggi esistono molte soluzioni per ridurli e gestirli al meglio. Conoscere questi aspetti consente ai pazienti di affrontare il percorso terapeutico con maggiore consapevolezza e serenità. Il supporto medico e l’adozione di strategie adeguate sono fondamentali per garantire la miglior qualità di vita possibile durante e dopo il trattamento.


NOTA BENE: Le informazioni fornite non sostituiscono il parere di uno specialista. Per valutazioni personalizzate, è fondamentale consultare un medico.

Terapie

Affrontare una diagnosi di tumore è un percorso complesso, ma conoscere le terapie disponibili può fare la differenza. In questa sezione troverai informazioni affidabili e aggiornate sulle principali terapie oncologiche

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