Terapia mirata del carcinoma polmonare a cellule piccole: un approccio combinato
- DoveUniversità degli Studi di Sassari
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
Il carcinoma polmonare a cellule piccole (SCLC) è un tumore aggressivo, con un tasso di sopravvivenza inferiore al 5% a causa della presenza di metastasi al momento della diagnosi e della resistenza alla chemioterapia. Studi recenti hanno mostrato come il trattamento con farmaci sperimentali che inibiscono l’attività delle proteine MYC, EZH2, PARP1 o AURKB possa ridurre la crescita delle cellule di SCLC. Questi farmaci, sotto studio clinico per la terapia di altri tumori, hanno mostrato effetti collaterali minimi.
Scopo della ricerca è l’identificazione di una nuova opzione farmacologica per il trattamento dei pazienti affetti da SCLC che sia in grado di prevenire la resistenza al singolo farmaco: la strategia si baserà sull’effetto sinergico generato dalla somministrazione simultanea e combinata di queste molecole. La ricerca verrà condotta trattando un pannello di 20 linee cellulari di SCLC con combinazioni multiple di molecole che inibiscono le proteine della famiglia MYC, insieme a inibitori di EZH2, PARP e AURKB. Verranno poI impiegate tecniche di imaging digitale automatizzato per valutare gli effetti sulla crescita e vitalità delle cellule.
Questi risultati saranno preliminari ad una seconda fase del progetto, dove verrà condotta un’analisi del profilo di espressione genica delle linee cellulari trattate, nel tentativo di individuare marcatori molecolari la cui espressione risulti predittiva della risposta al trattamento farmacologico.
DOVE SVILUPPERA’ IL PROGETTO
Università degli Studi di Sassari
Trattamento a lungo termine del carcinoma polmonare a piccole cellule
- Dove Scopo del progetto è valutare gli effetti a lungo termine di una nuova combinazione farmacologica per trattare il carcinoma polmonare a piccole cellule
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
Il carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) è un tumore estremamente aggressivo, con un tasso di sopravvivenza ancora oggi molto limitato. Il trattamento standard per i pazienti è la chemioterapia, a causa della frequente presenza di metastasi al momento della diagnosi. Nonostante la frequente regressione iniziale, il tumore si ripresenta in pochi mesi resistente ad ulteriori trattamenti.
E’ stata identificata una nuova combinazione di farmaci sperimentali (inibitori BET e inibitori PARP), ad oggi in fase di trial clinico come agenti singoli per altri tumori, in grado di indurre la morte delle cellule di SCLC a basse concentrazioni e in tempi limitati di trattamento.
Scopo della ricerca è la valutazione in vitro della recidività tumorale in seguito al trattamento con questa nuova combinazione farmacologica (paragonata al trattamento standard), alle concentrazioni e ai tempi usati in clinica. Verranno impiegate attrezzature robotiche per il mantenimento delle condizioni di coltura a lungo termine (6 mesi) e tecniche di imaging automatizzato per la valutazione della vitalità tumorale. Questi risultati saranno preliminari a un’analisi del profilo di espressione genica, nel tentativo di individuare marcatori predittivi per la recidività al trattamento.
Scopo del progetto è valutare gli effetti a lungo termine di una nuova combinazione farmacologica per trattare il carcinoma polmonare a piccole cellule
Usare i farmaci IBET e TLZ insieme contro il carcinoma polmonare
- DoveUniversità degli Studi di Sassari
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
Il carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) è un tumore estremamente aggressivo, con un tasso di sopravvivenza ancora oggi molto limitato. Il trattamento standard per i pazienti è la chemioterapia ma, dopo una iniziale regressione, il tumore si ripresenta di frequente dopo poco tempo e sviluppa resistenza ai chemioterapici usati.
Una nuova combinazione di farmaci (IBET e TLZ), oggi ancora in fase sperimentale e usati singolarmente per altri tumori, sembra essere in grado di causare la morte delle cellule di SCLC in vitro, a basse concentrazioni e in tempi di trattamento limitati.
Scopo della ricerca è identificare il meccanismo molecolare alla base dell’azione sinergica tra IBET e TLZ nelle cellule SCLC, studiando gli effetti di questi farmaci sull’espressione di più di 1000 geni delle cellule tumorali. Il secondo obiettivo sarà quello di valutare IBET e TLZ per il trattamento di recidive resistenti alla chemioterapia, che spesso causano esito infausto nel paziente.
I risultati del progetto permetteranno di stabilire se questa combinazione abbia il potenziale per diventare un nuovo standard di trattamento nel tumore carcinoma polmonare a piccole cellule e nelle sue recidive.
Dove svilupperà il progetto:
Università degli Studi di Sassari
Nuove combinazioni farmacologiche per il carcinoma polmonare a piccole cellule
- DoveUniversità degli Studi di Sassari
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
Il carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) è il sottotipo di tumore polmonare più aggressivo. La sopravvivenza dopo una diagnosi è molto limitata e la prognosi sfavorevole: spesso si trova la presenza di metastasi già al momento della prima diagnosi e lo sviluppo di recidive resistenti ai farmaci è frequente. Per questi motivi diventa fondamentale identificare nuove terapie farmacologiche per il trattamento dei pazienti con SCLC.
Studi preliminari hanno evidenziato che il trattamento combinato con i farmaci I-BET762 e Talazoparib potrebbe indurre la morte cellulare selettiva delle cellule di SCLC che presentano una duplicazione anormale dei geni MYC. I due farmaci combinati sembrano bloccano i meccanismi di riparo del DNA, causando l’accumulo di molti danni al genoma delle cellule cancerose – fino alla loro eliminazione.
Partendo da questi presupposti, l’obiettivo del progetto sarà quello di studiare ulteriormente questa combinazione farmacologica che blocca i meccanismi di riparo del DNA, allo scopo di sviluppare un trattamento combinato efficace e selettivo per il carcinoma polmonare a piccole cellule.
Dove svilupperà il progetto:
Università degli Studi di Sassari