Nello splendore della culla del barocco siciliano si terrà domenica 15 giugno l'incontro con Naomi Oreskes, autrice insieme a Eric M. Conway di "Mercanti di dubbi - come un manipolo di scienziati ha oscurato la verità, dal fumo al riscaldamento globale". Si tratta di un testo-chiave su scienza e disinformazione di cui Edizioni Ambiente pubblica quest'anno la seconda edizione italiana. Con lei dialogano Massimo Polidoro, giornalista, scrittore e divulgatore scientifico, nonché guest director del Festival, e Donatella Barus, giornalista e direttrice del Magazine Fondazione Veronesi, che hanno firmato di prefazioni alla seconda edizione del volume.
Dove e quando: domenica 15 giugno h 20.30 Piazza Pola - Ragusa Ibla, qui il programma dell'evento.
Naomi Oreskes è una studiosa e saggista di fama internazionale, scienziata della terra e storica della scienza, autrice di alcune fra le più importanti riflessioni sulla scienza e il mondo contemporaneo. "Mercanti di dubbi" è apparso negli USA quindici anni fa e in Italia sei anni fa, e ha immediatamente sparigliato le carte al tavolo del dibattito sulla disinformazione. Con un meticoloso lavoro di ricostruzione storica, gli autori hanno infatti fornito un resoconto vivace e accurato di come i portatori di interessi economici e industriali riescono a manipolare l'opinione pubblica e a frenare le politiche sanitarie e ambientali, con il concorso attivo di una parte del mondo scientifico.
Nel libro, Oreskes e Conway descrivono la costruzione del dubbio come strumento politico e industriale di fronte alla crisi climatica e al tentativo di arginare i combustibili fossili. Gli autori ne spiegano le strategie ricorrendo al precedente storico di quanto avvenuto a partire dagli anni '50 sul tema del fumo, con i tentativi di delegittimizzare le conoscenze scientifiche consolidate sui danni del fumo, di dipingere una comunità scientifica (falsamente) divisa e rallentare le politiche antifumo a tutela della salute.
Nel frattempo, scrive Donatella Barus nella prefazione alla seconda edizione: "Il mercato del tabacco, primo grande laboratorio della manipolazione scientifica ricordato dai nostri autori, ha accelerato la sua evoluzione. Le multinazionali hanno investito massicciamente in prodotti “a rischio ridotto”: riscaldatori, sigarette elettroniche, pods, usa e getta, sacchetti di nicotina, il cui comune denominatore è la nicotina, l’ingrediente utile a mantenere consumatori fedeli nel tempo. L’industria si presenta come parte della soluzione e cerca di ridefinire il dibattito sulla regolamentazione. (...) Accade così che in Italia il consumo di tabacco si evolve in un “policonsumo” di nicotina, mentre triplicano in 5 anni i ragazzini utilizzatori abituali di sigarette elettroniche. In quest’era di nuovi mercati e nuove dipendenze, il report Global Tobacco Index 2023 colloca l’Italia al 77° posto su 90 per capacità di rispondere alle interferenze dell’industria: “le multinazionali del tabacco guadagnano influenza sull’agenda politica e promuovono iniziative per intervenire nella ricerca in ambito sanitario”. (...) Nel frattempo il panorama dell’informazione è diventato ancora più complesso. (...) Non basta più lo sforzo di distinguere scienza e propaganda, dati e opinioni: occorrono nuove mappe per orientarsi in un sistema dell’informazione che premia i contenuti che polarizzano, che emozionano, che creano schieramenti netti. Il gap tra la complessità della scienza e la rapidità dell’informazione resta un problema apertissimo".