Vogliamo curare i tumori al seno più difficili

Ogni anno in Italia circa 3.850 donne ricevono una diagnosi di tumore metastatico e 10.000 di tumore al seno triplo negativo. Fondazione Umberto Veronesi definisce il suo impegno in tre direzioni per le donne colpite da tumori al seno complessi da curare.

Il tumore al seno è la neoplasia più diffusa fra le donne ed una delle malattie oncologiche con le più elevate possibilità di guarigione. Ma ancora oggi, in Italia, migliaia di donne convivono con una malattia particolarmente difficile da curare.

Oggi in Italia sono circa 37.000 le donne che vivono con una diagnosi di tumore al seno metastatico: una condizione estremamente complessa, sul piano clinico ed emotivo, per le pazienti e per le loro famiglie, una malattia che può e deve essere curata anche quando l’obiettivo non può essere la guarigione.

Circa il 7 per cento delle 55.000 nuove diagnosi l’anno di tumori della mammella si presenta metastatico, mentre nella maggior parte dei casi le metastasi si manifestano come una ripresa di malattia, anche a diversi anni di distanza.

Nel 15-20 per cento dei casi, poi, il tumore al seno si presenta in una forma particolarmente complessa da trattare: è il cosiddetto tumore al seno triplo negativo, così chiamato perché non possiede tre importanti bersagli terapeutici: il recettore degli estrogeni, quello dei progestinici e l’iperespressione di HER2. Circa 10.000 donne ogni anno scoprono di avere un tumore triplo negativo.

I tumori metastatici della mammella e i tumori tripli negativi rappresentano pertanto una sfida importante per la ricerca scientifica. Proprio nei tumori del seno l’oncologia ha segnato alcuni fra i successi più straordinari degli scorsi decenni; in Italia possiamo contare su dati di sopravvivenza fra i migliori al mondo (88 per cento delle donne in vita a cinque anni dalla diagnosi). Questo grazie a terapie sempre più efficaci e mirate e grazie alla diagnosi precoce.

Il dovere della ricerca, diceva il Professor Umberto Veronesi, «è non smettere mai di cercare le risposte più difficili». Con questo spirito Fondazione Umberto Veronesi definisce in tre direzioni il suo impegno per la cura dei tumori della mammella più difficili da curare, i tumori metastatici.

Migliorare la diagnosi precoce  

Fondazione Umberto Veronesi sostiene lo Studio P.I.N.K. (Prevention, Imaging, Network and Knowledge), che indaga le migliori forme di diagnostica per il tumore al seno (mammografia, ecografia, tomosintesi o una loro combinazione) personalizzandole in base alle caratteristiche e al profilo di rischio di ogni donna; lo studio è promosso dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ifc) e finanziato da Fondazione Umberto Veronesi, è stato avviato nel 2018 e coinvolge 15 centri in Italia, con l’obiettivo di reclutare 50.000 donne in cinque anni.

A giugno 2022 il progetto annovera 28.879 donne reclutate e un numero complessivo di casi tumorali confermati da referto micro-istologico pari a 710; i dati preliminari raccolti finora avvalorano l’ipotesi secondo cui l’integrazione fra più metodiche diagnostiche è lo strumento principe per promuovere la diagnosi precoce, migliorando del 30 per cento l’accuratezza diagnostica.

Investire in ricerca d'avanguardia  

Grazie a strategie innovative, nuovi farmaci e nuove combinazioni terapeutiche, la sopravvivenza e la qualità di vita delle donne con un tumore metastatico o triplo negativo è andata migliorando in maniera significativa. Solo nel 2022 Fondazione Umberto Veronesi ha finanziato 5 progetti di ricerca e il lavoro di 14 ricercatrici e ricercatori impegnati nello studio delle metastasi tumorali, i meccanismi di resistenza alle terapie, nuove molecole e potenziali strategie terapeutiche.

Promuovere informazione e prevenzione 

Mai come ora è evidente che una corretta informazione e la giusta sensibilizzazione possono cambiare in meglio la qualità di vita delle donne con un tumore del seno: Fondazione Umberto Veronesi offre manuali e quaderni scaricabili e consultabili gratuitamente, dedicati a dieta, attività fisica, psiconcologia per il benessere del corpo e della mente.

Fondazione Umberto Veronesi ETS con il progetto Pink is good, nato nel 2013, finanzia medici e ricercatori che hanno deciso di dedicare la propria vita allo studio e alla cura del tumore al seno, utero e ovaio. Dalla sua nascita Fondazione ha sostenuto 262 eccellenti ricercatori e ricercatrici impegnati contro i tumori femminili e allo stesso tempo finanzia progetti di ricerca di altissimo profilo. Grazie alla condivisione delle storie personali di malattia delle donne che fanno parte del progetto delle Pink Ambassador, Fondazione vuole sottolineare costantemente l’importanza della prevenzione, dei sani e corretti stili di vita e del sostegno alla ricerca scientifica d’eccellenza.

 

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