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Alimentazione
Redazione
pubblicato il 30-05-2011

Con quali cibi non si deve esagerare?



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Le “bestie nere” per la salute, soprattutto quando si parla di tumori, sono state individuate da tempo: il consumo eccessivo di alcol e l’obesità. Il secondo rapporto intitolato “Cibo, alimentazione, attività fisica e prevenzione del cancro” realizzato dal World Cancer Research Fund (WCRF), una rete internazionale di esperti che da anni si impegna a fare periodicamente il punto della situazione sull’argomento, ha dedicato grande spazio al cibo e ai meccanismi con cui i chili di troppo e l’alcol influiscono sulla probabilità di innescare una patologia tumorale. Sono due i punti fermi evidenziati nel documento del WCRF.

Con quali cibi non si deve esagerare?

Le “bestie nere” per la salute, soprattutto quando si parla di tumori, sono state individuate da tempo: il consumo eccessivo di alcol e l’obesità. Il secondo rapporto intitolato “Cibo, alimentazione, attività fisica e prevenzione del cancro” realizzato dal World Cancer Research Fund (WCRF), una rete internazionale di esperti che da anni si impegna a fare periodicamente il punto della situazione sull’argomento, ha dedicato grande spazio al cibo e ai meccanismi con cui i chili di troppo e l’alcol influiscono sulla probabilità di innescare una patologia tumorale. Sono due i punti fermi evidenziati nel documento del WCRF.

Innanzitutto l’obesità è ormai dimostrato essere legata a doppio filo con un rischio superiore alla media per i tumori dell’esofago, del colon-retto, del pancreas, della mammella, dell’endometrio e del rene. Secondo gli esperti, anche per questa ragione, oltre alle connessioni con altre patologie, soprattutto quelle cardiovascolari, le politiche di sanità pubblica a livello internazionale dovrebbero essere finalizzate a convincere più persone ad avere un indice di massa corporea compreso tra 21 e 23. L’indice di massa corporea (IMC o BMI in inglese) si ottiene dal rapporto tra peso in chili e il quadrato dell’altezza espressa in metri. Per avere un ordine di grandezza, basti pensare che un uomo di 65 chili, alto 1 metro e settanta, ottiene un indice di 22,5. Secondo le ultime indagini gli italiani che superano il valore di 23 sono circa il 40% e anche se siamo piazzati bene a livello di classifica europea (migliori di noi sono soltanto svizzeri e norvegesi), occorre considerare che 9 italiani su 100 sono obesi, cioè hanno un indice di massa corporea maggiore di 30.

In secondo luogo, gli esperti ribadiscono che meno si beve meglio si sta. Oggi ci sono maggiori certezze sull’alcol in qualità di fattore di rischio per i tumori di bocca, faringe, laringe, esofago, colon-retto e mammella. Oltre ovviamente alla cirrosi epatica, che è una potenziale anticamera del carcinoma del fegato. Il limite individuato da non superare è il consumo di due bicchieri di vino al giorno per gli uomini e uno per le donne. Infine, il WCRF sottolinea l’importanza di non eccedere nel consumo di carne perchè il collegamento tra tumore colon-rettale e consumo di carne rossa passa da “probabile”, così si pensava negli anni scorsi, a “convincente”. Infatti è stato riscontrato che esiste una differenza del 30% nell’incidenza di tale tumore nella popolazione tra i grandi mangiatori di carni rosse e insaccati rispetto a chi proprio non ne fa uso. Il consumo medio di 300 grammi a settimana, più o meno un paio di bistecche, è stato individuato come ragionevolmente non pericoloso.

(testo tratto dall' Enciclopedia della Salute, realizzata da Fondazione Veronesi per Corriere della Sera)


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