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Alimentazione
Daniele Banfi

Gli italiani sopra i 65 mangiano male e poco

pubblicato il 27-12-2011


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Gli anziani mangiano poco e male. Più di 400 calorie giornaliere mancano all'appello e aumenta il rischio di ricovero. Le cause? In primis la crisi economica

Gli italiani sopra i 65 mangiano male e poco

Mangiare poco sembrerebbe essere il segreto per rimanere in forma, soprattutto da anziani. Un regime di ristrettezza calorica non solo diminuisce i rischi cardiovascolari legati al sovrappeso, ma riduce anche quelli correlati allo sviluppo dei tumori. Ma quanto poco bisogna mangiare? Le persone avanti con l'età come si dovrebbero comportare? A scattare un'istantanea sul rapporto tra cibo e anziani ci ha pensato il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Padova. Dal vasto studio battezzato “Nutrage” emerge chiaramente che gli over 65 italiani mangiano troppo poco e soprattutto male. Un dato impressionante se si pensa che la malnutrizione può aumentare del 25% la possibilità di ricovero in ospedale.

ERRORI ALIMENTARI- Tra gli errori più comuni vi è sicuramente la scarsa propensione al consumo di frutta e verdura. Ma ancor più preoccupante è quello che riguarda l'assunzione di calcio e vitamina D. I nostri anziani arrivano appena al 50% della quantità di calcio raccomandata, mentre altri Paesi raggiungono il 90%. Con rischi per la salute delle ossa. Ma le sorprese non finiscono qui. In un paese come l'Italia, considerato la patria della pasta, gli anziani ne consumano ben poca: con 250 grammi al giorno per gli uomini e 220 per le donne, è preceduta solo dalla Grecia, mentre ai primi posti figurano Spagna e Svezia. E che dire delle porzioni? Nel nostro paese circa un milione di over 65 non mangia a sufficienza e ogni giorno introduce 400 calorie in meno del quantitativo minimo consigliato. Unico dato positivo è quello riguardante il consumo di grassi: siamo il paese con il più basso introito di lipidi e possiamo vantare anche una bassa assunzione di colesterolo. A preferire cibi più grassi sono invece gli anziani spagnoli e dei Paesi Bassi.

LE CAUSE?- A detta degli esperti la ragione principale della malnutrizione negli anziani del nostro paese è di tipo economico. La crisi, che ha colpito maggiormente la fascia di popolazione più debole come quella degli over 65, ha fatto calare notevolmente i consumi alimentari. Secondo un'indagine promossa dal Ministero della Salute, quasi il 70% degli anziani fa fatica ad arrivare alla fine del mese e così il carrello della spesa ne risente rimanendo desolatamente vuoto. In particolare mancano all'appello carne e pesce, sicuramente più costosi ma di fondamentale importanza per una corretta e sana alimentazione.

CASE DI RIPOSO- Ma agli anziani ricoverati nelle case di riposo non va certo meglio. Anche se il problema del carrello vuoto non c'è, secondo i dati presentati lo scorso mese al Nutrition Day, il progetto dell'European society for clinical nutrition and metabolism (Espen), presso le strutture di degenza la malnutrizione oscilla tra il 30 e il 60%, manifestandosi in modo più grave nei pazienti di sesso femminile e in quelli di età più avanzata.  

 

Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza. Collabora con diverse testate nazionali.


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