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Redazione
pubblicato il 04-07-2011

Umberto Veronesi: Il Giro del benessere



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Ho praticato diversi sport ma quello che ho più amato è il ciclismo. Ho vinto anche un titolo nazionale di canottaggio nel 2con, ma i miei ricordi sono legati alle corse in bicicletta, quando gli studi universitari mi lasciavano un po’ di tempo libero e insieme ai compagni di studio si andava all’assalto di montagne che hanno fatto la storia del ciclismo. Lo Stelvio soprattutto, oh come lo ricordo, la fatica al limite della sopportazione fisica, curva dopo curva, su strade che allora erano sterrate, le forature, la sete che toglieva il respiro, il traguardo che non arrivava mai.

Umberto Veronesi: Il Giro del benessere
Ho praticato diversi sport ma quello che ho più amato è il ciclismo. Ho vinto anche un titolo nazionale di canottaggio nel 2con, ma i miei ricordi sono legati alle corse in bicicletta.

Ho praticato diversi sport ma quello che ho più amato è il ciclismo. Ho vinto anche un titolo nazionale di canottaggio nel 2con, ma i miei ricordi sono legati alle corse in bicicletta, quando gli studi universitari mi lasciavano un po’ di tempo libero e insieme ai compagni di studio si andava all’assalto di montagne che hanno fatto la storia del ciclismo. Lo Stelvio soprattutto, oh come lo ricordo, la fatica al limite della sopportazione fisica, curva dopo curva, su strade che allora erano sterrate, le forature, la sete che toglieva il respiro, il traguardo che non arrivava mai.

Si può amare uno sport? Io ho amato il ciclismo e forse è anche per questa antica nostalgia delle due ruote che ho accettato con entusiasmo la proposta della Gazzetta dello Sport di dare vita, con la Fondazione Veronesi, a un giro d’Italia parallelo a quello competitivo. Le ho chiamate “Le Tappe della Salute” e seguiranno quelle dei ciclisti, con l’obiettivo di suggerire ai milioni di appassionati e non, piccoli ma importanti suggerimenti di stili di vita corretti e giudiziosi per il nostro benessere. Quella del Giro d’Italia è, per me, la più bella corsa del mondo perché non solo attraversa il più bel Paese del mondo, ma perché seguendolo tappa dopo tappa, possiamo riscoprire la nostra storia, i nostri usi, le nostre abitudini alimentari, le varie cucine regionali, i sapori tutti diversi e particolari che la contraddistinguono, i tesori che madre natura ci ha regalato, i prodotti delle nostre terre, le acque che vi scorrono e che già i nostri progenitori romani hanno saputo sfruttare nelle terme ristoratrici.

Per ogni tappa e sulla base delle tradizioni e del territorio di quella regione o città, gli esperti scientifici della Fondazione Veronesi hanno tratto lo spunto per approfondire un tema che riguarda la nostra salute e per offrire il consiglio utile per prevenire i rischi di malattie e le indicazioni scientifiche per sfruttare le potenzialità salutistiche che i prodotti della regione interessata nascondono e che pochi conoscono.

Il concetto di salute che l’Organizzazione Mondiale della Salute ha definito già 50 anni fa, ci dice che essa ”non è solo assenza di malattie, ma uno stato di benessere psico fisico e sociale”. E’ una distinzione importante perché sottolinea ancora una volta che lo stare bene è un complesso di sensazioni che si possono raggiungere con comportamenti virtuosi: il mangiare e il bere sano, il non fumare, fare sport, ma anche saper godere della bellezza di un tramonto, saper intrattenere rapporti sereni con quelli che ci stanno vicino, saper ascoltare il trillo di un uccellino.

Le Tappe della Salute seguendo il Giro vogliono consigliare i molti e svariati modi per godere al meglio la bellezza della vita e il benessere che l’accompagna. Potete scoprirlo giorno per giorno nelle trasmissioni televisive che commentano ogni tappa, sul nostro sito e su quello della Gazzetta dello Sport.  

Umberto Veronesi

Scopri gli argomenti che verranno trattati nelle "Tappe della Salute"


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