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Daniele Banfi
pubblicato il 16-11-2020

Covid-19: il punto della situazione sul vaccino Moderna



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Il vaccino mRNA-1273 sarebbe efficace nel 94% dei casi e avrebbe il vantaggio di essere conservato a temperature tra i 2 e 8 gradi

Covid-19: il punto della situazione sul vaccino Moderna

E' l'ora del vaccino di Moderna per Covid-19. Dopo l'annuncio della scorsa settimana di Pfizer, questa volta tocca a mRNA-1273. Secondo quanto dichiara l'azienda, l'efficacia del vaccino si attesterebbe intorno al 94%. I dati, anche in questo caso, non sono stati ancora pubblicati ufficialmente e rappresentano una prima parziale fotografia sull'utilità del vaccino. Risultati però molto simili tra loro (per Pfizer era il 90%) che sembrano indicare la bontà dell'approccio utilizzato.

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I VACCINI A mRNA

Ad oggi, secondo gli ultimi dati reperibili dal sito clinicaltrials.gov -il database americano che raggruppa tutte le sperimentazioni farmaceutiche attive nel globo-, sono 52 i candidati vaccini contro Sars-Cov-2 testati nell'uomo. Uno di essi è mRNA-1273 della biotech statunitense Moderna. A differenza della maggior parte dei vaccini, che prevedono la somministrazione di parti inattivate del virus, questo sviluppato da Moderna si basa sulla tecnologia ad mRNA. L'approccio consiste nell'iniettare all'interno del corpo degli mRNA in modo tale che una volta all'interno delle cellule sia il corpo stesso a produrre il vaccino. In questo caso mRNA-1273, una porzione della proteina virale "spike" di superficie.

EFFICACIA ELEVATA

Nei mesi scorsi il vaccino in questione ha superato le fasi I e II dove è stata valutata la sicurezza ed altri importanti parametri. Nella fase III invece, oltre a confermare quanto osservato nella I e II, si è passati a verificarne la reale efficacia. Nella fase III, che ha coinvolto 30mila partecipanti divisi in due gruppi, uno che ha ricevuto il vaccino e l'altro il solo placebo. Dalle analisi intermedie sono emersi 95 casi positivi a Sars-Cov-2. Di questi 90 erano nel gruppo del placebo. Non solo, 11 casi gravi di Covid-19 sono risultati nel solo gruppo placebo, segno che il vaccino non solo sarebbe in grado di prevenire la malattia ma anche di renderla meno severa. Risultati dunque che indicherebbero un'efficacia intorno al 94%.

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CONSERVAZIONE PIU' SEMPLICE

Ma l'altra buona notizia associata al vaccino Moderna riguarda il metodo di conservazione. Per l'approccio a mRNA usato da Pfizer la conservazione del prodotto prevede una temperatura di -80 gradi centigradi. Quello di moderna invece, stando a quanto dichiara l'azienda, sarebbe stabile tra i 2 e gli 8 gradi centigradi (quelli di un normale frigorifero) per un mese. Sul lungo periodo imvece sarebbero necessari frigoriferi in grado di tenere i -20 gradi centigradi. Un vantaggio non indifferente in termini di logistica e distribuzione.


Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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