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Redazione
pubblicato il 27-09-2022

Statine e mal di gambe: cosa fare?



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Il dolore alle gambe causato dalle statine colpisce una percentuale ristretta di persone. I consigli dell'esperto

Statine e mal di gambe: cosa fare?

Dolore costante ai muscoli delle gambe, sensazione di indurimento. Iniziano al mattino e peggiorano la sera. Uso Simvastatina 20mg da 10 anni circa. Consigli?
Grazie

Gigliola (domanda pervenuta tramite form L'Esperto risponde)

Risponde Gianfranco Parati, Direttore scientifico, Auxologico IRCCS, Milano; professore onorario di Medicina Cardiovascolare all’Università di Milano-Bicocca

Il dolore muscolare associato all’utilizzo delle statine è spesso amplificato per una sorta di effetto "nocebo". In sostanza capita che ci si attenda questo effetto collaterale e quindi lo si sperimenti veramente a causa di un condizionamento psicologico. Le statine attualmente in commercio, come testimoniato da studi pubblicati su importanti riviste scientifiche (British Medical Journal, European Heart Journal) possono sì dare problemi muscolari, ma si tratta di una percentuale non elevata della popolazione (tra il 10-12% secondo alcune ricerche e anche intorno al 7% secondo altri studi).

Molto spesso invece i dolori muscolari, non affatto legati all’utilizzo delle statine, dipendono da altre cause come, ad esempio, l’invecchiamento, artrosi, mialgie su base infiammatoria o lo stress ossidativo. Dunque per verificare la situazione, il consiglio è quello di eseguire un esame del sangue per la valutazione del livello di CPK (creatinfosfochinasi, un enzima presente nel muscolo cardiaco, nel cervello e nel tessuto muscolare scheletrico, ndr) che potrebbe indicare una sofferenza muscolare.

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Un'altra strategia potrebbe essere quella di sospendere la statina per una settimana anche se, potendosi trattare di una suggestione di tipo psicologico, diventerebbe ancora più difficile una valutazione oggettiva, con il rischio (non da poco) di mettere a repentaglio la salute del paziente. Non dobbiamo infatti dimenticare il valore protettivo delle statine, soprattutto in situazioni di alto profilo di rischio, ossia in pazienti con precedenti ictus, infarti, presenza di placche arteriosclerotiche, colesterolo e trigliceridi alti, comorbilità…, soggetti a cui le statine allungano in maniera significativa l’aspettativa di vita.

Dobbiamo inoltre tenere presente che ne esistono diversi tipi in commercio, quindi è sempre possibile cambiare quella che si sta assumendo, ovviamente sotto stretto controllo medico. Nel caso poi vi fosse veramente un problema muscolare da statine, occorrerà selezionare una terapia ipocolesterolemizzante alternativa insieme al proprio medico, ancora una volta in funzione del profilo di rischio individuale. Il medico deve essere, anche in questo caso, il referente fondamentale e il punto di riferimento imprescindibile.

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