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Oncologia
Redazione
pubblicato il 13-12-2022

Screening oncologici, la Commissione Europea accoglie le nuove raccomandazioni



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Adottato un nuovo approccio per migliorare la diagnosi precoce in tutta l'Unione Europea: gli screening sono estesi a più tumori e coinvolgono più persone

Screening oncologici, la Commissione Europea accoglie le nuove raccomandazioni

Per migliorare la diagnosi precoce il Consiglio dell'Unione europea ha adottato un nuovo approccio agli screening oncologici. La proposta della Commissione, di cui abbiamo recentemente parlato, è stata accolta: rafforzare la prevenzione del cancro estendendo gli screening a più persone e più tumori per ridurre la mortalità e le disuguaglianze.

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COSA CAMBIA

Come annunciato a settembre, questo nuovo approccio, basato sui più recenti sviluppi e prove scientifiche disponibili, contribuirà a garantire che il 90% della popolazione europea in possesso dei requisiti necessari possa sottoporsi a screening per il tumore al seno, il tumore al collo dell'utero e il tumore del colon-retto entro il 2025. Si prevede anche l'estensione dei programmi di screening al cancro alla prostata, ai polmoni e, in determinate circostanze, al cancro gastrico, con un approccio graduale.

Queste raccomandazioni fanno parte di un nuovo programma di screening oncologici dell'Unione Europea, proposto come iniziativa di punta del Piano europeo per la lotta contro il cancro, tema cruciale per la sanità pubblica. Nell'Unione Europea, infatti, si stima che nel 2020 sia stato diagnosticato un tumore a 2,7 milioni di persone, e che un cittadino su due svilupperà un tumore nel corso della vita, con conseguenze durature sulla qualità della vita di pazienti e familiari. 

 

SCREENING: TUTTE LE RACCOMANDAZIONI

Il nuovo approccio dell'Unione Europea prevede raccomandazioni aggiornate per screening di tumori già considerati nelle precedenti versioni.

  • Cancro al seno: consigliata la mammografia per le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, suggerita anche tra i 45 e i 74 anni (in Italia attualmente solo alcune regioni prevedono l'offerta di screening gratuiti prima dei 50 e dopo i 69 anni)
  • Cancro del collo dell'utero: il test per il papilloma virus umano (HPV) è considerato strumento privilegiato per le donne di età compresa tra i 30 e i 65 anni, con un intervallo di almeno cinque anni (già previsto in Italia)
  • Cancro colonrettale: il test immunochimico quantitativo delle feci (FIT) è indicato come test di screening preferenziale rispetto al test del sangue occulto nelle feci per i soggetti di età compresa tra 50 e 74 anni, utile per indirizzare alla colonscopia di follow-up solo i soggetti a rischio.

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GLI SCREENING SI ESTENDONO

Le nuove raccomandazioni del Consiglio Europeo sostituiscono ed estendono il campo di applicazione delle precedenti adottate nel 2003, che comprendevano solo lo screening del cancro al seno, al colon-retto e al collo dell'utero. Si aggiungono indicazioni per altri tipi di tumore:

 

IL SOSTEGNO FINANZIARIO

Per gli screening oncologici, è disponibile un sostegno finanziario: 38,5 milioni di euro sono già impegnati per progetti nell'ambito del programma EU4Health, e 60 milioni di euro nell'ambito di Horizon Europe. All'interno del programma di lavoro EU4Health 2023, invece, altri 38,5 milioni di euro sosterranno gli Stati membri nell'attuazione della nuova raccomandazione del Consiglio e nello sviluppo di linee guida dell'Unione Europeo. Un ulteriore sostegno può essere fornito anche dai fondi europei regionali, di coesione e sociali.

Screening e diagnosi precoce sono fondamentali per evitare diagnosi tardive e, in alcuni casi, per evitare completamente lo sviluppo del cancro. Grazie a queste nuove raccomandazioni, i tipi di tumore coperti rappresentano più della metà di tutti i casi e decessi per patologie oncologiche nell'Unione Europea, ulteriore passo avanti per salvare numerose vite, in ogni parte d’Europa.

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