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Oncologia
Daniele Banfi
pubblicato il 17-09-2024

Tumore del retto: guarire senza il ricorso alla chirurgia



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Preservare l’integrità del retto garantendo gli stessi livelli di guarigione e sicurezza dati dalla chirurgia è possibile. I risultati dello studio italiano NO CUT presentati al congresso ESMO

Tumore del retto: guarire senza il ricorso alla chirurgia

Nel tumore del retto localmente avanzato, preservare l’integrità del retto garantendo gli stessi livelli di sicurezza e guarigione dati dall’approccio chirurgico tradizionale è possibile. A dimostrarlo è lo studio clinico NO CUT presentato al congresso dell'European Society for Clinical Oncology. Un risultato importante, volto a preservare la qualità di vita dei pazienti, frutto della ricerca italiana dell'Ospedale Niguarda di Milano (ente promotore), dell'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, dell'Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Padova e dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

COME SI CURANO I TUMORI DEL RETTO?

Nei tumori del retto localmente avanzato una delle strategie di cura attualmente più utilizzate prevede la rimozione chirurgica della malattia. In particolare i casi di carcinoma del retto medio-basso localmente avanzato fino al 2017 venivano sempre curati in tutti i casi con chemioradioterapia e chirurgia del retto e a seguire chemioterapia precauzionale (adiuvante) post-chirurgica per diminuire il rischio di recidiva.

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PRESERVARE L'INTEGRITÀ

Con lo studio NO CUT i ricercatori hanno voluto invece indagare l’efficacia di un percorso di cura che potesse preservare l’integrità del retto garantendo gli stessi livelli di guarigione e sicurezza dati dalla chirurgia. Il protocollo ha previsto la somministrazione preventiva di una terapia più intensa, composta da una prima fase di chemioterapia seguita da una seconda potenziata con radioterapia. Successivamente, se alla rivalutazione clinica strumentale (con esame rettale, risonanza magnetica nucleare, ecoendoscopia rettale e biopsia) veniva evidenziata una remissione clinica completa della malattia, il paziente poteva evitare la chirurgia rettale venendo invece sottoposto a sorveglianza attiva con stretti controlli nel tempo.

I RISULTATI

Nello studio in questi anni sono state curate e studiate 180 persone e il risultato clinico presentato ad ESMO è stato che una persona su 4 ha raggiunto la remissione clinica completa che si è mantenuta nel tempo. Una caratteristica che ha consentito loro di evitare la chirurgia del retto e la colostomia migliorando sensibilmente la qualità di vita. «L'obiettivo principale dello Studio NO CUT -commenta Salvatore Siena, direttore Oncologia dell'Ospedale Niguarda di Milano e principal investigator dello studio- è molto innovativo e rilevante per lo sviluppo della terapia senza chirurgia del carcinoma del retto localmente avanzato: si tratta di verificare se evitare la chirurgia (il Non-Operative Management, NOM) condizioni il tasso di metastasi del tumore. L'obiettivo principale è stato raggiunto ed è positivo, perché seguendo la NOM la sopravvivenza dei pazienti a distanza di 30 mesi era del 97%, e libera da metastasi. Un risultato ampiamente più favorevole di quanto atteso».

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Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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