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Pediatria
Caterina Fazion
pubblicato il 05-04-2024

Qual è il legame tra allergie stagionali e dermatite?



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Le allergie stagionali possono peggiorare i sintomi della dermatite atopica. Ecco perché accade e come si può gestire l'irritazione della pelle

Qual è il legame tra allergie stagionali e dermatite?

Non solo occhi arrossati e naso che cola, le allergie stagionali possono rappresentare un fattore peggiorativo per la dermatite nei soggetti predisposti. La dottoressa Maria Mariano, dermatologa dell’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma, ci spiega come tenere sotto controllo l’infiammazione e l’irritazione della pelle.

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I SINTOMI: NON SOLO OCULORINITE

I sintomi dell’allergia primaverile, anche detta febbre da fieno o rinite allergica, dipendono dagli allergeni presenti nell'aria: principalmente pollini di graminacee, parietaria, cipresso, artemisia, ambrosia, olivo e betulla, ma anche muffe, seppur in misura minore. Quali sono i sintomi dell'allergia primaverile?

La manifestazione più comune delle allergie stagionali è l'oculorinite che, determinando l’infiammazione e l’irritazione della mucosa nasale e oculare, si presenta con:

  • congestione nasale
  • prurito a naso e gola
  • starnutazione
  • occhi arrossati e gonfi che lacrimano e prudono

In alcuni casi può insorgere orticaria da contatto con il polline oppure, nei pazienti predisposti, l’allergia primaverile può fungere da fattore peggiorativo per la dermatite.

 

CHI SONO I SOGGETTI PREDISPOSTI

La rinite allergica, spesso ereditaria, è un segno di atopia: significa che chi ne soffre è predisposto a manifestare risposte immunitarie molto amplificate nei confronti di quantità di sostanze, come i pollini o gli acari della polvere, che di solito sono innocue per la maggior parte delle persone. Molti di questi soggetti oltre a manifestazioni di tipo respiratorio presentano anche manifestazioni cutanee, come la dermatite atopica che si presenta con chiazze eritematose infiammate, secche e desquamanti, nel cui contesto si possono trovare anche vescicole e croste, che inducono un forte prurito. Nelle persone che soffrono di rinite e di congiuntivite allergica, dunque, l'esposizione a determinati allergeni può peggiorare i sintomi della dermatite atopica, anche se non è sempre l'allergia la causa principale di questa condizione.

 

LA MARCIA ATOPICA

La dermatite atopica è una malattia multifattoriale, causata da una combinazione di fattori genetici, immunologici e ambientali. Spesso la dermatite atopica rappresenta il primo stadio della marcia atopica, termine utilizzato per descrivere la predisposizione genetica verso le malattie atopiche come dermatite, asma e rinite allergica. In alcuni soggetti la dermatite atopica scompare durante l’adolescenza e successivamente tendono a comparire rinite allergica e asma

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CONSIGLI UTILI

Per tenere a bada i disturbi dati dalla dermatite atopica, dalle forme più lievi a quelle più gravi, è importante evitare:

  • fattori scatenanti come gli aero-allergeni, acari della polvere, muffe, epiteli degli animali
  • detergenti aggressivi che vadano a danneggiare ulteriormente una barriera cutanea già fragile
  • tessuti irritanti come la lana
  • sudorazione eccessiva
  • ambienti chiusi dove sia presente fumo di sigaretta.

Occorre invece:

  • prevenire le infezioni cutanee e trattare precocemente le riacutizzazioni
  • eseguire una detersione specifica con prodotti delicati che non alterino il film idrolipidico, evitando di danneggiare ulteriormente la barriera cutanea
  • uso di emollienti, considerati un vero e proprio rinforzo alla barriera cutanea e al film idrolipidico.
 

TRATTAMENTI SPECIFICI

Oltre alle indicazioni generali appena descritte, che andrebbero sempre seguite, esistono varie strategie terapeutiche che vanno scelte e adattate, sempre su consiglio medico, in base all'estensione e alla gravità della dermatite, e all'età del soggetto.

Nelle forme localizzate può essere utilizzata una terapia locale a base di creme cortisoniche o di inibitori topici della calcineurina. Si può poi ricorrere agli antistaminici per placare il prurito. Nelle forme diffuse si ricorre all’uso di terapie sistemiche quali gli immunosoppressori e/o la fototerapia, che sfrutta l’effetto dei raggi ultravioletti sull’infiammazione cutanea e viene effettuata da dermatologi specializzati.

Nelle forme in cui le terapie convenzionali non abbiano fatto effetto o siano controindicate, sono disponibili terapie innovative con farmaci biologici, anticorpi monoclonali che bloccano molecole specifiche coinvolte nei meccanismi infiammatori e inibitori di JAK (Janus kinase). 

 

QUALI SONO I BENEFICI DEL SOLE?

I raggi solari, come la fototerapia, nella maggior parte dei casi hanno un effetto benefico per la dermatite atopica grazie alla loro azione antinfiammatoria, anche se la sudorazione eccessiva in alcuni può essere un fattore peggiorativo. Occorre dunque trovare il giusto equilibrio per beneficiare degli effetti positivi del sole e del mare, minimizzando quelli nocivi. La protezione solare va sempre applicata, meglio se specifica per pelli atopiche, contenente ingredienti controllati e ipoallergenici, non irritanti e privi di alcol.

 

GLI EFFETTI SUL CUOIO CAPELLUTO

La dermatite atopica può colpire aree del corpo visibili e/o sensibili quali viso, collo, mani, genitali e superfici flessorie degli arti con eczema, secchezza, desquamazione e prurito molto intenso, che spesso causa importanti disturbi del sonno, determinando un forte impatto negativo sulla qualità di vita, dal punto di vista personale, sociale e lavorativo.

Anche il cuoio capelluto può essere interessato con un intenso rossore, desquamazione, prurito molto invalidante con produzione di numerose squame e croste. Forti infiammazioni in questa zona possono coinvolgere il bulbo pilifero e favorire anche una maggiore perdita di capelli. Per trattare il cuoio capelluto colpito da dermatite possono essere usati shampoo specifici che favoriscono la liberazione dalle squame e che hanno un effetto antinfiammatorio sull’eritema sottostante. Quando gli shampoo non sono sufficienti, possono essere usati trattamenti formulati come lozioni o spume da usare secondo indicazioni mediche.

L’infiammazione può interessare anche la matrice ungueale determinando, in alcuni casi, onicodistrofia, condizione che causa cambiamenti di forma, colore o struttura delle unghie.

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Caterina Fazion
Caterina Fazion

Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile


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