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Virus, giù le mani dai bambini (...grazie al vaccino)

Il virus è estremamente più pericoloso della vaccinazione. La paura di danni a lungo termine è infondata. Sono ben altre le situazioni di cui dovremmo preoccuparci per la salute dei nostri figli

Virus, giù le mani dai bambini (...grazie al vaccino)

"Giù le mani, dai bambini". Questo slogan abbiamo incominciato a sentirlo già qualche settimana quando l'FDA ha approvato la vaccinazione contro Covid-19 nella fascia di età 5-11 anni. Oggi è il momento dell'Europa. Dalle 13 del 25 novembre 2021 ogni Stato membro è autorizzato a somministrare Comirnaty, il vaccino di Pfizer-BioNTech.

Scrivendo di vaccini quasi tutti i giorni, sono settimane che ricevo diversi messaggi di insulti. Lasciando perdere questi, tanti altri sono di persone preoccupate sul da farsi. I timori sono essenzialmente due. Perché farlo a dei bambini che in fondo non stanno poi così male? Io sono adulto ma nei bambini che effetti avremo a lungo termine sul loro sviluppo?

I bambini è vero, superano meglio Covid-19. Il decesso è decisamente più probabile più si va in là con gli anni. C’è un però:

1) i bambini si infettano e più del 10% degli infettati sviluppa Long-Covid che significa stanchezza profonda, problemi al sistema respiratorio e a quello immunitario e miocarditi. Se gli evitiamo il contagio con la vaccinazione possiamo ridurre questo rischio.

2) I bambini si infettano come gli adulti e come tali sono veicolo di contagio. Da vaccinati le probabilità che si infettino sono inferiori e dunque nell’economia della circolazione del virus, che ricordo circola meglio laddove non trova ostacoli, ovvero tra i non vaccinati- la vaccinazione in questa fascia di età contribuirà a tenere sotto controllo ulteriormente la pandemia.

3) e mi collego al punto precedente, se il virus circola meno, si generano meno varianti potenzialmente in grado di essere più infettive e meno riconoscibili dai vaccini.

4) Se il virus circola senza controllo in quella fascia di età (maggiormente suscettibile perché non vaccinata) significa interrompere ancora le attività scolastiche. Interruzione ben più grave di qualsiasi effetto avverso della vaccinazione. Questi danni comprendono il peggioramento della salute mentale, l'aumento delle lacune nell'istruzione e la diminuzione dell'attività fisica. Danni indiretti del virus che sono risultati addirittura più marcati nelle fasce più povere della popolazione.

5) I numeri ci dicono che anche se è vero che la maggior parte dei bambini sperimenta una malattia asintomatica o lieve, alcuni si ammaleranno e un piccolo numero andrà incontro a decesso. Ad oggi i bambini vengono vaccinati, ad esempio, per l'influenza, la meningite, la varicella, il morbillo, la parotite e la rosolia. Nessuna di queste malattie, ancor prima della disponibilità delle vaccinazioni, ha causato ogni anno il numero di decessi che invece ha portato Sars-Cov-2 da inizio pandemia. Partendo da questo presupposto, non vaccinare un bambino per il nuovo coronavirus non è affatto una scelta esente da rischi. Al contrario è una scelta che implica la decisione di esporsi ad un rischio maggiore rispetto a ciò che può accadere con la vaccinazione.

Ma entriamo nel dettaglio sulla questione sicurezza ed effetti a lungo termine. Un vaccino non è altro che un inganno al sistema immunitario. Con il vaccino io simulo la malattia, ovvero faccio vedere al mio organismo che faccia ha il virus, senza i danni che causa il virus. E’ come una sorta di foto segnaletica. Quando mi vedo davanti il tizio ricercato, so già chi è e sono pronto a rispondere.

Bene, nei vaccini a mRNA ci sono mRNA, grassi, zuccheri e sali. Niente di particolare. L’mRNA serve per produrre una piccolissima porzione di proteina virale. Produrre proteine dagli mRNA avviene di continuo nelle nostre cellule. Qualsiasi parte del vostro corpo viene fabbricata in questo modo. Questa che io produco con il vaccino, visto che non serve nulla alle nostre cellule, viene espulsa e riconosciuta dal sistema immunitario.

Il virus, quando entra fa la stessa cosa. La stessa. Identica. C’è un però: con il vaccino io produco una porzione minuscola di proteina spike. Con il virus produco il virus per intero! E’ come la differenza tra l’iniettare una pagina o tutta la divina commedia. Il virus intero è progettato per eliminare la concorrenza. Mette KO le nostre cellule. Causa una infiammazione generalizzata. Si nasconde in strutture chiamate sincizi per meglio riprodursi e non farsi riconoscere. Questo NON accade iniettando un frammento di mRNA! 

Sapendo dunque il meccanismo d’azione con cui si produce la proteina spike, avere paura degli effetti a lungo termine sullo sviluppo dei bambini è immotivato. C’è da avere paura che entri tutto il virus, non un piccolo mRNA. Se vogliamo vedere il tutto con una similitudine, il virus è come un camion che vi riversa un carico di terra addosso. Il vaccino è un cucchiaino da thè pieno di terra. Chi farà più danno?

Voglio concludere con questo messaggio: ogni santo giorno il nostro sistema immunitario è impegnato a combattere contro invasori esterni e spesso noi non ce ne accorgiamo. L’impegno che ci mette per rispondere ad una vaccinazione non è nulla rispetto all’impegno richiesto al contatto con un agente infettivo.

Da genitore vi dico che c’è ben altro su cui agire per evitare danni a medio lungo termine nei nostri figli. Fumo, alcol, cannabis e obesità. Sono questi i veri nemici della salute a lungo termine. Non un granellino di mRNA.

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