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Il mio digiuno per la mente

Un «giorno di magro» a base di alimenti vegetali per riposare meglio la notte e sentire un umore migliore 

Il mio digiuno per la mente

Il prossimo 17 Marzo sarò ospite della trasmissione «L’ora della Salute» su La 7, trasmissione che vanta il contributo scientifico fondamentale di Fondazione Umberto Veronesi e che parlerà delle malattie che hanno in un certo senso a che fare con la tavola. Parleremo di ortoressia, di come accorgersi dei primi segni, i cosiddetti campanelli d’allarme, di disturbo alimentare e, infine, degli effetti del digiuno su corpo e mente.
 

Personalmente, occupandomi della cura di pazienti anoressiche spesso devastate dagli effetti mentali del digiuno, ho sempre avuto un atteggiamento diffidente nei confronti del digiuno terapeutico. D’altro canto, una letteratura scientifica sempre più ricca indica nel digiuno un’importantissima risorsa di autoguarigione, di promozione della longevità e di prevenzione delle malattie croniche tipiche delle società occidentali (esempio malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, alcuni tipi di tumore, malattie neurodegenerative come le demenze). Mi sono quindi trovato, un paio d’anni fa, stimolato dalle richieste di molti miei pazienti obesi, appassionati lettori di libri su digiuno, dimagramento e salute, a sperimentare su me stesso gli effetti di un digiuno parziale (quella che in letteratura scientifica viene definita «restrizione calorica intermittente»), a livello sia fisico sia mentale.

Ne è uscita un’idea di digiuno molto delicato, un «giorno di magro» da fare una volta alla settimana, organizzato in questo modo: 

  • Durante tutta la giornata, beviamo almeno un litro e mezzo di liquidi a scelta (tè a basso contenuto di teina, tisane, infusi non zuccherati e SENZA dolcificanti). Per quanto delicato sia il digiuno, durante il giorno di magro bruciamo più «spazzatura» e, di conseguenza, produciamo più scorie. Alcune di queste scorie, i cosiddetti corpi chetonici, vanno diluite per evitare effetti non gravi ma fastidiosi, come il mal di testa o la stanchezza.


  • Colazione del mattino: mangiamo due noci che, come tutti i grassi buoni, ci regalano un po’ di senso di sazietà e ci rendono meno gravosa la fame nel corso della giornata. Beviamo un bicchierino (50 ml) di latte fermentato (kefir) al naturale, un alimento probiotico per mantenere in gran forma i nostri batteri intestinali amici e, subito dopo, beviamo una tazza grande (300 ml) di tè a basso contenuto di teina. 

  • Pranzo e Cena: chiamiamo nuovamente a raccolta i nostri batteri intestinali amici che, con il digiuno, riescono a diventare ancora più amici. Mangiamo quindi un cucchiaio di verdure latto-fermentate (tipo crauti o giardiniera di verdure), beviamo una tazza grande (300 ml) di brodo vegetale e, piatto forte del pasto, mangiamo un’abbondante porzione di verdura di stagione (cotta o cruda, a scelta), condita con un cucchiaio da minestra di olio extravergine d’oliva. Mi raccomando, «abbondante» vuol dire proprio abbondante. Per farvi un esempio, nel mio ultimo «giorno di magro» ho mangiato due piatti di crema di broccoli profumata al timo ed alla polvere di capperi, un piatto grande di carciofi trifolati e un piatto piccolo di funghi saltati in padella.


  • Se proprio avete bisogno di più volume nella pancia e di masticare consistenze diverse, potete anche mangiare un piatto di spaghetti shirataki (fatti di fibra vegetale di konjac, a zero calorie), conditi con un pesto leggero di basilico o un ragù di verdure.  

Ancora più importante del «giorno di magro» sono, ovviamente, gli altri sei giorni della settimana, in cui seguiremo un’alimentazione mediterranea a base vegetale, ricca di cereali integrali, legumi, verdura e frutta di stagione e poche proteine animali.
 

Tutti possiamo fare il «giorno di magro»? Molti di noi sì, ma certamente non tutti. Lo devono evitare in maniera assoluta le persone in accrescimento (bambini, adolescenti, donne in gravidanza o allattamento), le persone anziane a rischio malnutrizione e le persone sofferenti di anoressia o bulimia nervosa. Per tutti gli altri: chiedete, sempre e comunque, un parere al vostro medico di fiducia prima di iniziare. 
 

Cosa aspettarci, oltre a soffrire la fame e ad un po’ di mal di testa? Diamoci tempo un mesetto, con un giorno alla settimana di magro e sei giorni di sana alimentazione mediterranea a base vegetale, e facciamo caso a come cambia la nostra mente. Noteremo di riposare meglio la notte, di sentirci più lucidi, concentrati e, soprattutto, di sentire un umore migliore, più con i nervi «meno scoperti». In una parola, più pacifici. 
 

Non so se, mangiando tutti meglio, il mondo possa diventare più pacifico, Sicuramente, una persona alla volta, potremo sentirci più in pace con noi stessi e con gli altri. E, si sa, la pace e la lucidità di pensiero possono essere molto contagiose. 



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