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Oncologia

Gli italiani e l’informazione (di qualità) sui tumori

Vogliamo capire, ma spesso ci mancano contenuti chiari e strumenti pratici. Sale l'attenzione per la salute mentale

Gli italiani si interessano sempre di più alla prevenzione, ma troppo spesso si fermano lì. Quando si tratta di riconoscere sintomi, comprendere le terapie disponibili o orientarsi tra prognosi e trattamenti, l’informazione si fa più frammentaria, e l’interesse cala. Eppure, come ci ricordano i numeri dell’indagine realizzata da AstraRicerche per Fondazione Veronesi, la malattia oncologica è ancora tra le sfide più complesse e diffuse del nostro tempo. Conoscerla meglio può davvero fare la differenza.

Prevenzione sì, ma poi?

AstraRicerche ha condotto un'indagine sull'informazione e la salute per Fondazione Umberto Veronesi ETS nel giugno 2025, coinvolgendo un campione rappresentativo di oltre mille italiani fra i 15 e i 65 anni. Quasi un partecipante su due ha detto di sentirsi ben informato sui comportamenti che aiutano a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore. Soprattutto sugli aspetti legati alla prevenzione (nello specifico: i comportamenti che si possono tenere per diminuire la probabilità di ammalarsi di tumore 48,0%; i percorsi di diagnosi o di screening per valutare l’insorgenza di tumori 41,5%), sugli aspetti psicologici ed emotivi legati alla malattia, che coinvolgono pazienti e famiglie (43,4%) e sulle principali cause dei tumori (43,2%). Quasi la metà di persone che si sentono informate non è certamente abbastanza, ma si tratta di un dato incoraggiante, che riflette anni di campagne di sensibilizzazione su fumo, alimentazione, attività fisica. Se però si va oltre la prevenzione primaria, la conoscenza si dirada ulteriormente: solo il 41,5% sa dove e come accedere ai percorsi di screening.

I sintomi e le cure

Solo il 39,9% si sente informato sulle cure e terapie attualmente disponibili. Inoltre:

  • Il 39,4% conosce i diversi tipi di tumori
  • Il 38,6% ha un’idea chiara delle prospettive di vita, che variano molto da caso a caso
  • Solo il 36,2% si dichiara informato sui sintomi che potrebbero indicare un tumore

Un dato ancora più rilevante è che solo il 17,4% degli italiani cerca spontaneamente informazioni sui tumori. Un tema cruciale per la salute pubblica, ma che viene esplorato meno di altri più quotidiani come alimentazione, influenza, dolori muscolari o disturbi digestivi. Una lacuna informativa che potrebbe pesare, soprattutto quando si affronta un percorso oncologico che richiede consapevolezza, scelte condivise e, spesso, un sostegno psicologico adeguato.

Che cosa cercano davvero le persone

Dall’indagine emerge un bisogno di contenuti concreti e utili. Le persone vogliono consigli per affrontare le malattie, articoli chiari basati su evidenze scientifiche, storie vere di chi ci è passato, spiegazioni sui trattamenti e sulle novità terapeutiche. Preferiscono la chiarezza alla brevità a tutti i costi, l’autorevolezza al sensazionalismo. Ed è da qui che dovrebbe partire chi fa informazione e divulgazione: da un linguaggio rispettoso, dalla capacità di spiegare la complessità, dalla volontà di accompagnare chi legge in un percorso di comprensione e fiducia.

I risultati dell'indagine

Ecco più in dettaglio i risultati dell'indagine AstraRicerche:

Quando si tratta di salute, le persone cercano formazioni su una vasta gamma di argomenti, con una prevalenza per le condizioni che hanno un impatto più immediato o comune sulla vita quotidiana e per le quali le persone cercano informazioni pratiche o soluzioni immediate:

  • Disturbi dell’alimentazione 29,7% (specie i 15-24enni, soprattutto le donne)
  • Problemi ossei o muscolari 27,5% (donne 55-65enni)
  • Malattie infettive stagionali (influenza) 25,2%
  • Apparato digerente 24,5%
  • Malattie della pelle 23,1%

La salute mentale non è più un tabù

Davvero importante sottolineare la crescente consapevolezza e la minore stigmatizzazione delle problematiche psicologiche, che - finalmente! - non sono più un tabù. infatti il 22,2% ricerca informazioni su disturbi/malattie mentali (tra cui ansia, depressione, disturbo bipolare, schizofrenia e disturbi della personalità): in particolare i giovani 15-24enni, specie le donne.

Arrivano dopo, con percentuali più contenute:

  • Malattie croniche (diabete, artrite, ...) 19,1%
  • Apparato cardio-circolatorio 18,6% (over45enni)
  • Tumori 17,4%
  • Vaccinazioni 16,6%
  • Apparato respiratorio 14,9%
  • Apparato visivo 14%
  • Problematiche legate al cuoio cappelluto (forfora, psoriasi, calvizie, ...) 12,9%
  • Apparato riproduttivo e sessualità 10,6% (soprattutto 15-24enni)
  • Disturbi del neurosviluppo (ADHD, disturbi dello spettro autistico, disturbi specifici, ...) 9,5% (soprattutto donne 25-34enni)
  • Malattie neurodegenerative 8%
  • Malattie rare 7,3%
  • Malattie infettive non stagionali (HIV, epatite, morbillo, …) 7,2%
  • Problematiche legate alla gravidanza 4,2%
  • Tumori infantili 1,9%

Gli argomenti più cercati

Il tipo di informazioni ricercate riguardano prevalentemente la prevenzione (64,8%: in particolare donne 35-44enni e uomini 25-34enni): informazioni su sintomi specifici, possibili cause e opzioni di trattamento 38,0%; informazioni sulla prevenzione di determinate malattie 34,5%; informazioni su screening e vaccinazioni 15,2%; le terapie e i trattamenti (52,2%): informazioni su effetti collaterali e benefici dei trattamenti 27,3%; dettagli su farmaci, interventi chirurgici e terapie alternative 36,3%; nuove terapie disponibili per determinate malattie 20,3% e per finire diete e intolleranze alimentari (48,2%: soprattutto donne 35-44enni): articoli su stili di vita sani, alimentazione, esercizio fisico e abitudini che promuovono la salute 40,8%; guide su diete equilibrate, alimenti salutari e consigli nutrizionali 34,3%; informazioni su intolleranze alimentari e allergie 21,7%.

I linguaggi e i format

Quando vanno alla ricerca informazioni sulla salute e il benessere, le persone cercano un mix di praticità, autorevolezza scientifica e narrazione umana, non privilegiano la brevità a tutti i costi ma danno preferenza a contenuti che offrono soluzioni o una comprensione approfondita:

  • Consigli e suggerimenti su come gestire specifiche condizioni o adottare stili di vita sani 47,1% (soprattutto donne e 55-65enni)
  • Articoli informativi, testi che spiegano in modo chiaro e dettagliato argomenti medici complessi, basati su evidenze scientifiche e fonti affidabili 41,2% (in particolare 25-34enni)
  • Storie di persone che hanno affrontato specifiche malattie o condizioni, condivisione di esperienze e consigli pratici 28,2% (soprattutto i più giovani, 15-24enni)
  • Sintesi brevi e dirette ‘al punto’, con solo le informazioni fondamentali 28,0%
  • Notizie su nuove scoperte mediche, trattamenti innovativi e ricerche scientifiche 27,4%
  • Guide pratiche passo-passo per eseguire procedure o esercizi 26,5%
  • Interviste a medici, ricercatori e altri professionisti del settore sanitario 24,2%
  • Informazioni su campagne di sensibilizzazione e iniziative sanitarie 21,1%.
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