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Pediatria

Dieci consigli utili per chi allatta in estate

Nella Settimana dell'allattamento materno dall'Iss un decalogo per il periodo estivo. In Italia profonde differenze regionali

Torna la settimana dedicata all’allattamento materno, definito dall’OMS uno dei modi più efficaci per proteggere la salute e lo sviluppo di un bambino nei suoi primi mesi di vita.

Oms e Unicef raccomandano l’allattamento al seno esclusivo fino ai sei mesi d’età del bambino. In Italia, secondo un’indagine del 2022, meno della metà dei bimbi di 2-3 mesi ricevono solo latte materno, con valori molto più bassi nelle regioni del Sud, mentre la Provincia di Trento, la Toscana, il Friuli Venezia Giulia superano in media il 60 per cento.

QUESTIONE DI SALUTE MA ANCHE DI EQUITÀ

L’Istituto Superiore di Sanità continua a sottolineare la necessità di educare il personale sanitario, informare le donne e supportare le neomamme che vogliono allattare i loro figli. E si fa portavoce della campagna che ogni prima settimana di agosto promuove l’allattamento al seno come «fondamento di una nutrizione giusta, sicura e sostenibile, capace di offrire benefici a lungo termine per la salute pubblica, l’ambiente e l’autonomia delle famiglie. Allattare significa non solo garantire il migliore standard per la crescita di bambine e bambini, ma anche ridurre la dipendenza da prodotti industriali con alto impatto ambientale e costi economici elevati».

ALLATTARE IN ESTATE: LA LISTA DEI PRO

L’asse seno-bimbo, infatti è un’alleanza che offre parecchi vantaggi, anche in estate, ha ricordato Angela Giusti, prima ricercatrice del Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute dell’Istituto superiore di sanità:

  • Il latte materno è sempre alla temperatura giusta, non va scaldato o raffreddato
  • Non va bollito, non servono sterilizzazioni o pulizia
  • È disponibile al momento, ovunque ci si trovi
  • Apporta liquidi e nutrienti secondo le necessità dei bambini, che in estate possono variare
  • Non presenta rischi di contaminazione, neanche con il caldo.

DIECI CONSIGLI UTILI

Di seguito il decalogo Iss per chi si trova ad allattare un bimbo nei mesi estivi:

  1. Offrire il latte con più frequenza

Con il caldo aumenta il fabbisogno di liquidi. Il latte materno si adatta naturalmente, diventando più ricco d’acqua nelle prime fasi della poppata, mantenendo un ottimale apporto di elementi nutritivi. I bimbi e le bimbe allattate aumentano normalmente il numero di poppate durante i periodi caldi.

  1. Non somministrare acqua ai lattanti nei primi sei mesi

Il latte materno è sufficiente a garantire l’idratazione, anche in estate. Aggiungere acqua può ridurre l’assunzione di nutrienti e non è raccomandato.

  1. Mantenere una buona idratazione della madre: bere acqua e consumare frutta e verdura

Bere acqua regolarmente secondo il proprio bisogno, soprattutto nei momenti più caldi, è il modo migliore per idratarsi. È preferibile evitare bevande zuccherate o dolcificate, che possono interferire con il metabolismo. Frutta e verdura fresca, in una dieta equilibrata, contribuiscono al benessere generale e al mantenimento dell’idratazione.

  1. Mantenere una sana alimentazione materna. E per tutta la famiglia

L’alimentazione materna, come quella di tutta la famiglia, dovrebbe includere tutti i gruppi alimentari: cereali integrali, legumi, verdure fresche, frutta, fonti proteiche (carne, pesce, uova o alternative vegetali) e grassi di buona qualità (olio extravergine di oliva, frutta secca, ecc.). L’estate è un momento particolarmente adatto a reperire verdura e frutta di stagione.

  1. Limitare sostanze potenzialmente nocive

Le madri che allattano dovrebbero evitare il consumo di alcol, una sostanza sempre dannosa per l’organismo e particolarmente rischiosa in gravidanza e allattamento. Quando possibile, è preferibile scegliere prodotti tracciabili, freschi e sicuri, per ridurre i rischi associati a residui chimici.

  1. Indossare abiti leggeri e traspiranti

Per entrambi, mamma e bambino/bambina, è preferibile scegliere tessuti in fibre naturali, come il cotone, che favoriscono la traspirazione e aiutano a regolare la temperatura corporea. Per il bambino o la bambina, meglio evitare accessori inutili e ridurre al minimo gli strati di vestiario.

  1. Allattare in ambienti ombreggiati e ben ventilati

Sia in casa che all’aperto, è importante garantire ambienti freschi e areati per il comfort della madre e del bambino o bambina. In casa, favorire il ricircolo d’aria aprendo più finestre o usando ventilatori indiretti. All’aperto, preferire l’ombra naturale o porticati ventilati, evitando l’esposizione diretta al sole.

  1. Limitare gli sbalzi di temperatura

Evitare passaggi bruschi da ambienti caldi ad altri con aria condizionata, soprattutto quando si entra o si esce da negozi, automobili o abitazioni. Favorire una transizione graduale, per esempio entrando in ambienti climatizzati a ventole spente o tenendo inizialmente il bambino o la bambina vicino al proprio corpo, favorendo un adattamento graduale.

  1. Non coprire passeggini o carrozzine con teli. Usare fasce porta bebè leggere e traspiranti

Coprire con teli, anche leggeri, l’ingresso di carrozzine o passeggini può limitare la ventilazione e causare un rapido aumento della temperatura interna. È preferibile utilizzare ombrellini parasole o coperture che permettano il riciclo dell’aria. Anche in estate è possibile utilizzare fasce porta bebè realizzate in tessuti leggeri e traspiranti.

  1. Osservare i segnali del bambino o bambina

Ogni bambino o bambina manifesta bisogni differenti. Seguire i suoi ritmi e segnali è essenziale per garantire un buon allattamento, anche in estate.

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