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Vareniclina

Vareniclina

*EDIT (12/10/2023): attualmente la vareniclina non è in commercio. Secondo la nota AIfa del 15 luglio 2021, infatti, i lotti di vareniclina in cui sono stati riscontrati livelli di N-nitroso-vareniclina al di sopra dei livelli di assunzione giornalieri ritenuti accettabili da Pfizer sono stati ritirati. A titolo precauzionale, Pfizer ha interrotto la distribuzione del medicinale in attesa dei risultati di ulteriori controlli.

 

COS'È

La vareniclina è un farmaco che aiuta a smettere di fumare. Viene assunto per via orale sotto forma di compresse, solitamente due al giorno per un periodo di tre-sei mesi. È acquistabile in farmacia, ma deve essere prescritto da un medico. Attualmente non rientra tra i farmaci dispensati dal Servizio Sanitario Nazionale.

 

COME FUNZIONA

La vareniclina interferisce con l’attività della nicotina a livello del cervello. Quando la nicotina raggiunge i neuroni si lega ad alcune molecole presenti sulla loro superficie, i recettori nicotinici, che funzionano come interruttori che danno il via al rilascio di un neurotrasmettitore, la dopamina, coinvolto nei processi di gratificazione. In altre parole, la nicotina stimola il rilascio di dopamina che genera nel fumatore un senso di appagamento.

La vareniclina si lega a uno dei recettori a cui si lega la nicotina, il recettore nicotinico dell’acetilcolina α4β2, e lo attiva, ma solo parzialmente (in gergo si dice che è un agonista parziale di questo recettore): l’effetto massimo è circa la metà di quelli della nicotina. La dopamina rilasciata in seguito al legame della vareniclina al recettore riduce i sintomi correlati al desiderio di fumare e all’astinenza. Allo stesso tempo, il farmaco, rimanendo legato al recettore, impedisce il legame della nicotina introdotta col fumo, perciò quando il fumatore inala il fumo di una sigaretta non prova la stessa gratificazione a cui era abituato.

 

COME SI USA

La forma farmaceutica con cui si presenta la vareniclina è la compressa. Il trattamento inizia con una compressa da 0,5 mg al giorno, presa al mattino, assieme a un bicchiere d’acqua. Dopo 3 giorni, si passa a due compresse da 0,5 mg al giorno, una la mattina e una la sera. Dall’ottavo giorno in poi si assumono due compresse da 1 mg al giorno, una la mattina e una la sera. Questo è uno schema di trattamento standard: per alcuni fumatori il medico potrebbe prevedere degli aggiustamenti. È previsto un periodo di trattamento di 3-6 mesi. Durante i primi 7 giorni di trattamento i fumatori possono fumare, devono astenersi dal farlo idealmente a partire da una settimana dopo l’assunzione della prima dose. Se ciò non accade dopo una settimana, ma dopo due o tre non è un problema; il limite massimo per iniziare a smettere di fumare è 3 mesi dopo la prima dose di vareniclina.

 

GLI EFFETTI COLLATERALI

I principali effetti collaterali della vareniclina sono nausea, mal di testa, insonnia e sogni anomali. Se la nausea fosse molto forte potrebbe essere necessario ridurre la dose giornaliera; in genere la nausea tende comunque a diminuire nel giro di 12 di giorni, nel frattempo, per alleviare la sensazione di fastidio, è utile assumere il farmaco con del cibo invece che a stomaco vuoto. In caso di disturbi del sonno particolarmente intensi, la dose serale potrebbe essere ridotta e poi eliminata, mantenendo solo la dose mattutina. Una riduzione della dose è spesso necessaria anche nei pazienti con problemi renali, dato che la vareniclina viene filtrata dai reni ed eliminata con le urine. La vareniclina non è indicata per i pazienti con malattia renale cronica allo stadio terminale. Altre controindicazioni all’uso della vareniclina sono l’ipersensibilità al principio attivo o agli eccipienti, la gravidanza e l’allattamento.

Il trattamento con vareniclina è riservato alle persone adulte (>18 anni). Nel 2009, poco dopo la sua approvazione alla commercializzazione, è stato ipotizzato che l’uso della vareniclina potesse avere effetti neuropsichiatrici, inducendo tra l’altro depressione e pensieri suicidi. L’autorità regolatoria americana, la Food and Drug Administration (FDA) aveva perciò imposto che il foglietto illustrativo riportasse un’avvertenza in proposito. L’avvertenza è stata eliminata nel 2016, dopo la pubblicazione dei risultati dello studio clinico EAGLES che ha coinvolto complessivamente più di 8.000 fumatori intenzionati a smettere di fumare che si erano aiutati con un trattamento farmacologico (vareniclina, bupropione o cerotti di nicotina). Nel gruppo di partecipanti che avevano utilizzato la vareniclina non è stato riscontrato un tasso di eventi neuropsichiatrici significativamente più alto di quello osservato negli altri gruppi o nel gruppo di partecipanti che aveva assunto il placebo. I risultati hanno portato a concludere che l’uso della vareniclina non si associa a un eccesso di rischio di disturbi neuropsichiatrici.

 

QUANTO È EFFICACE

Nel 2021 sono stati pubblicati i risultati di una metanalisi, ossia uno studio statistico che aggrega i risultati di tutti gli studi effettuati fino a quel momento in proposito, relativa all’efficacia della vareniclina. Sono stati presi in esame oltre 12.000 fumatori che avevano partecipato a 27 studi clinici randomizzati, studi in cui ogni partecipante è assegnato in modo casuale al gruppo a cui viene somministrato il trattamento in sperimentazione o al gruppo che riceve il placebo (una sostanza inattiva). I risultati della metanalisi indicano che assumendo la vareniclina la probabilità di smettere di fumare a distanza di 6 mesi è più che doppia rispetto a quella che si ha assumendo il placebo.


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