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Ferraresi Alessandra

Progetti

NKX3-2: nuovo oncogene implicato nella chemioresistenza nel tumore ovarico

Anno2023
  • DoveUniversità del Piemonte Orientale "A. Avogadro", Novara
  • Durata12 mesi
  • Area di ricercaNon definito

NKX3-2 è una proteina fino a oggi nota per il suo coinvolgimento nella maturazione della cartilagine. Studi precedenti hanno però evidenziato la sua capacità nel promuovere le metastasi e il differenziamento delle cellule immunitarie, sebbene il suo ruolo nella progressione del cancro ovarico resti per lo più sconosciuto.

Obiettivo del progetto sarà studiare il coinvolgimento di NKX3-2 nei meccanismi di chemioresistenza del carcinoma ovarico, un fenomeno alla base delle recidive post-terapia, e di “predire” quali siano le strategie terapeutiche da impiegare per migliorare il trattamento e la qualità di vita delle pazienti. In particolare, lo studio si focalizzerà sulle relazioni tra le diverse cellule (popolazioni) che compongono la massa tumorale: questa, infatti, non è composta solamente da cellule tumorali, ma anche da cellule sane che in condizioni patologiche vengono “corrotte” da quelle cancerose e indotte a svolgere delle funzioni che accentuano la malignità della neoplasia.

Il ruolo di NKX3-2 nel microambiente tumorale ovarico

Anno2024
  • DoveUniversità del Piemonte Orientale "A. Avogadro", Novara
  • Durata12 mesi
  • Area di ricercaNon definito

NKX3-2 è una proteina fino a oggi poco studiata nella biologia del cancro, che ha mostrato una correlazione con la resistenza alla chemioterapia e la capacità di formare metastasi nei tumori ovarici.

Obiettivo della ricerca sarà studiare il coinvolgimento di NKX3-2 nella regolazione delle comunicazioni tra le diverse cellule all’interno e intorno alla massa tumorale. Le cellule malate, infatti, dialogano anche con le cellule sane del tessuto circostante (chiamato “microambiente tumorale” e composto da diversi tipi cellulari, vasi sanguigni e molecole). Le cellule sane così vengono “corrotte” da quelle cancerose e indotte a svolgere funzioni che favoriscono la progressione della neoplasia. Le prospettive a lungo termine saranno quelle di sviluppare delle strategie terapeutiche mirate che consentano di “riprogrammare” il microambiente tumorale e di agire in sinergia con i farmaci chemioterapici, al fine di prevenire o ridurre le recidive legate alla resistenza ai trattamenti.

 

NKX3-2: un nuovo potenziale bersaglio nelle terapie contro il tumore ovarico

Anno2025
  • DoveUniversità del Piemonte Orientale "A. Avogadro", Novara
  • Durata12 mesi
  • Area di ricercaNon definito

Obiettivo: mettere a punto una strategia per distruggere selettivamente la proteina NKX3-2, per contrastare la resistenza del carcinoma ovarico alla chemioterapia.

NKX3-2 è una proteina fino a oggi poco studiata nella biologia del cancro, che ha mostrato una correlazione con la resistenza alla chemioterapia e la capacità di formare metastasi nei tumori ovarici. Studi precedenti hanno gettato luce sull’attività pro-tumorale di questa proteina, mostrando come essa promuova la proliferazione delle cellule malate e la loro capacità di “corrompere” le cellule sane del microambiente circostante per favorire l’aggressività della neoplasia. Questa ricerca si prefigge di sviluppare molecole in grado di riconoscere e distruggere in maniera selettiva NKX3-2 sfruttando l’autofagia, uno dei sistemi che la cellula utilizza per smaltire elementi danneggiati o nocivi. Le più promettenti molecole identificate verranno testate in vitro per confermare la loro efficacia nel contrastare le capacità del tumore di proliferare, metastatizzare e resistere alle terapie. Questo approccio innovativo mostra diversi potenziali vantaggi in termini di selettività, riduzione degli effetti collaterali e della necessità di ripetute somministrazioni farmacologiche.