Mi chiamo Marco, ho 68 anni, peso 58 kg, sono microcitemico e ho un enfisema bolloso non grave e una lieve BPCO. Sono attivo fisicamente (palestra e bici) e in condizioni fisiche buone/discrete secondo il mio medico. Tra due settimane vorrei partire per un viaggio in Ladakh con escursioni leggere fino a 4500 m. In passato ho raggiunto i 3700-4000 m senza problemi, assumendo preventivamente cardioaspirina e Diamox. Viste l’età e le mie condizioni, è sconsigliabile affrontare il viaggio? Quali precauzioni e farmaci sarebbe opportuno considerare?
Risponde il professor Roberto Boffi, Responsabile Pneumologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
Gentile Marco,
l’enfisema bolloso (se è davvero tale) “non grave” non esiste. La BPCO di grado lieve, se ben controllata terapeuticamente con la terapia inalatoria quotidiana (di solito una doppia broncodilatazione), non dovrebbe invece essere un problema in altura e neanche per i cambi repentini di altitudine o per gli sforzi intensi. Le consiglierei di consultare il suo medico prima di partire, dando per scontato che non sia un fumatore corrente, se no lascerei comunque perdere i cimenti in alta quota, e insieme a lui valuterei l’esecuzione di:
1) emocromo recente (se non già in suo possesso)
2) TAC torace senza mdc, per controllare lo stato delle bolle polmonari (sono aumentate di numero o ingrandite? Questo potrebbe influire sul rischio di pneumotorace in caso di bruschi cambiamenti di pressione nella gabbia toracica)
3) spirometria globale + diffusione alveolo-capillare del CO, per valutare l’attuale capacità polmonare (non solo quindi l’ostruzione bronchiale, ma anche la funzionalità dell’interstizio polmonare)
4) rivalutazione pneumologica con l’esito degli esami suddetti.
Naturalmente è raccomandabile che la valutazione sull’opportunità di partire e la scelta dei farmaci, in particolare, siano condotte insieme al medico di base e allo specialista che la seguono.