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Alimentazione
Serena Zoli
pubblicato il 06-03-2020

Ictus cerebrale più lontano se a tavola primeggiano frutta e verdura



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Ponendo a confronto le abitudini alimentari di quasi 420mila persone, si è visto che una dieta ricca di alimenti di origine vegetale protegge dal rischio di avere un ictus cerebrale

Ictus cerebrale più lontano se a tavola primeggiano frutta e verdura

A tavola più frutta e verdura. E meno alimenti di origine animale. La «difesa» dall'ictus cerebrale sembra passare da qui, dalla riscoperta della dieta mediterranea. Questo è quanto si evince da uno studio pubblicato sull'European Heart Journal, condotto coinvolgendo quasi 420mila persone. La ricerca, spiegano gli stessi autori, è di tipo osservazionale. Suggerisce cioè un'associazione, senza confermare un nesso di causalità diretta. Ma vista l'ampiezza del campione composto per studiare le conseguenze delle scelte alimentari sul rischio cerebrovascolare, le conclusioni non sono da trascurare.  

ICTUS CEREBRALE:
FARE PREVENZIONE E' POSSIBILE

ICTUS: PIU' DIFFUSA LA FORMA ISCHEMICA

L'ictus può essere di due tipi. Il più frequente è detto ischemico - dal greco ischamia (riduzione) ed emia (sangue) - e si ha quando un grumo di sangue arriva a restringere o impedire l’arrivo del sangue nel cervello. Quello emorragico si verifica invece quando nel cervello si rompe un vaso sanguigno e si crea una fuoriuscita di sangue che danneggia il tessuto cerebrale. Sommando le due eventualità, si scopre che l'ictus rappresenta la seconda causa di morte nel mondo. Il peso maggiore in termini di decessi lo ha quello ischemico (85 per cento), rispetto all'ictus cerebrale (15 per cento).


Ictus e infarti più frequenti se si mangiano poca frutta e verdura

 

ICTUS: IL RUOLO DELLA DIETA

Nel lavoro in questione, i ricercatori inglesi hanno voluto verificare l'impatto delle scelte alimentari sul rischio di sviluppare la malattia cerebrovascolare. Nello studiare la dieta delle persone coinvolte, gli scienziati hanno rilevato i consumi di carne (rossa e bianca)pesce, latte, formaggi e latticini, uova, cereali, frutta e verdura, legumi, semi e nocciole. Osservando in maniera prospettica le abitudini alimentari dei partecipanti allo studio, gli autori hanno osservato che il consumo di una maggiore quantità di frutta, verdura (200 grammi al giorno), fibre (oltre 10 grammi al giorno), latte (200 grammi al giorno), yogurt (un vasetto al giorno da 100 grammi) e formaggio (30 grammi) risulterebbe collegato a un diminuito rischio di ischemia (di contro non appariva alcuna associazione con l’ictus emorragico). Effetto protettivo che svanirebbe invece al crescere del consumo delle uova. A mangiarne tante (20 grammi al giorno), ecco scattare l’associazione con una maggiore probabilità di essere colpiti da un ictus cerebrale (due casi in più ogni 3.000 persone). 


Un pieno di fibre per proteggerci da ictus, infarti, diabete e tumori


LE DUE FACCE DELL'ICTUS

L’insieme delle fibre (tratte da frutta, verdura, cereali, legumi noci e semi) che i volontari mangiavano è risultato associato alla più grande riduzione di eventi di origine ischemica. Ogni dieci grammi in più consumati quotidianamente, infatti, il rischio è risultato calare del 23 per cento (2 casi in meno su 1.000 persone). Secondo Tammy Tong, epidemiologo dell’Università di Oxford (Gran Bretagna) e primo autore della ricerca, «la scoperta più importante è che l’apporto di frutta e verdura risulta associato con minori rischi di ischemia. Il pubblico dovrebbe essere informato con un’azione pressante perché aumenti il consumo di fibre oltre che di frutta e verdura». Continua lo scienziato: «Il nostro studio mette in risalto anche la necessità di studiare i due tipi di ictus separatamente, visto che le associazioni con il cibo risultano diverse e questo andamento va di pari passo con altri fattori di rischio che influenzano diversamente i due sottotipi della malattia». 

COSA METTERE NEL PIATTO DELLA SALUTE

La forza dello studio, dicono i ricercatori, è data dall'elevato numero di partecipanti, dalla loro appartenenza a Paesi diversi (9: Danimarca, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Gran Bretagna, Germania) e dal lungo periodo di osservazione (oltre 12 anni). L'ipotesi più accreditata è che le associazioni individuate potrebbero in parte essere spiegate dagli effetti della dieta sulla pressione sanguigna e sul colesterolo. Per ridurre il rischio cardo e cerebrovascolare, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di assumere almeno 400 grammi di frutta e verdura al giorno. Quanto alle fibre, almeno 25 grammi al giorno. Nel lavoro sono riportate anche diverse indicazioni per seguire una dieta equilibrata. Due fette di pane integrale tostato, per esempio, regalano 6.6 grammi di fibra. Una porzione di broccoli ne fornisce circa 3. Una mela media non pelata circa 1.2 grammi di fibra. 

Serena Zoli
Serena Zoli

Giornalista professionista, per 30 anni al Corriere della Sera, autrice del libro “E liberaci dal male oscuro - Che cos’è la depressione e come se ne esce”.


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