Le malattie infiammatorie croniche intestinali come il morbo di Crohn risentono della stagionalità. In primavera aumentano i ricoveri per le manifestazioni acute della patologia
La primavera è un momento dell'anno in cui chi soffre del morbo di Crohn ha più probabilità che la malattia si aggravi rendendo così necessario un ricovero ospedaliero. Lo stesso fenomeno si verifica anche in estate. Per contro, chi soffre di colite ulcerosa -un'altra malattia infiammatoria cronica intestinale- è meno soggetto all'aggravarsi della malattia proprio nella bella stagione. E' questo, in estrema sintesi, il risultato che emerge da uno studio irlandese presentato nelle scorse settimane durate il congresso della European Crohn's and Colitis Organisation (ECCO).
CHE COSA SONO LE MICI?
Le Mici, acronimo di malattie infiammatorie croniche intestinali, sono delle patologie a carico dell'apparato digerente. Le principali sono il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa. Il primo è caratterizzato da un’infiammazione cronica dell’intestino. che può colpire tutto il tratto gastrointestinale; la seconda colpisce in modo specifico il colon. Ad oggi si calcola che in Italia ne soffrano circa 250 mila persone, in gran parte giovani tra i 20 e i 40 anni di età. I sintomi più frequenti del morbo di Crohn e della rettocolite ulcerosa sono diarrea, spesso sanguinolenta, dolore addominale e dimagrimento. Di fondamentale importanza è la diagnosi precoce per riuscire ad intraprendere subito una terapia in grado di bloccare l'infiammazione.
IL MORBO DI CROHN PEGGIORA IN PRIMAVERA
Per quanto riguarda il morbo di Crohn, pur essendo stati fatti molti passi avanti sul versante delle terapie, la malattia presenta un decorso caratterizzato da periodi di benessere -quello che in gergo tecnico gli addetti ai lavori chiamano "remissione" alternati ad altri in cui i sintomi sono presenti senza uno stato di guarigione totale. Ad oggi non esistono strumenti che possano predire con certezza una probabile ricaduta. Tra i vari fattori che possono influenzare l'andamento della malattia sembrerebbero esserci le condizioni atmosferiche ed in particolare la stagionalità. In uno studio presentato ad ECCO da parte dei ricercatori irlandesi del Connolly Hospital and RCSI di Dublino è emerso che il morbo di Crohn tende a peggiorare in primavera e in estate. Al contrario per quanto riguarda la rettocolite ulcerosa i mesi caldi sono quelli in cui la persona tende a stare meglio. Il risultato è stato ottenuto confrontando i ricoveri ospedalieri registrati nei principali ospedali della capitale irlandese. Un risultato curioso e preliminare che però indica, insieme ad altri fattori, un legame importante tra le condizioni ambientali e l'evoluzione delle Mici.
FUMO E ANIMALI: I FATTORI DI RISCHIO E QUELLI PROTETTIVI
Ma se per quanto riguarda il riacutizzarsi delle Mici c'è ancora molto da scoprire, sempre più numerosi studi cominciano ad indicare in alcuni stili di vita e condizioni ambientali i fattori predisponenti e protettivi delle malattie infiammatorie croniche intestinali. Sempre ad ECCO sono stati presentati alcuni dati, ad opera dei ricercatori della University Medical Center di Groningen (Olanda), in cui si mostra che sia l'esposizione al fumo nella vita prenatale sia l'essere fumatori rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo delle Mici. Per contro nello studio olandese è stato evidenziato che bambini che hanno vissuto con cani e gatti hanno meno probabilità di andare incontro a questo genere di malattie.
Fonti
Daniele Banfi
Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.