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Vera Martinella
pubblicato il 19-01-2018

Malattie reumatiche: sintomi troppo spesso trascurati



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Oltre 5 milioni di italiani soffrono di una delle 150 diverse malattie reumatiche. La campagna #ReumaDays. Fumo e obesità fra i fattori di rischio

Malattie reumatiche: sintomi troppo spesso trascurati

No, non sono dovute al clima freddo o umido come pensano 7 italiani su 10. Invece sì, si possono prevenire, ma la metà dei connazionali non lo sa. Sappiamo ben poco delle malattie reumatiche, ma oltre 5 milioni di cittadini ne soffrono. Riconoscere i primi campanelli d’allarme e arrivare al più presto a una diagnosi è essenziale per limitare i danni e curare al meglio i malati. Per questo la Società Italiana di Reumatologia (SIR) ha deciso di portare in formazione e prevenzione nelle piazze di 11 città con la campagna itinerante #ReumaDays.

 

MALATTIE REUMATICHE IN AUMENTO

«Sono patologie destinate ad aumentare di pari passo con il crescere dell’età media della popolazione del nostro Paese - dice Mauro Galeazzi, presidente Nazionale SIR -. Solo l’artrite e l’artrosi interessano il 16 per cento degli italiani mentre l’osteoporosi il 7,6 per cento. Se non vengono curate in modo adeguato e tempestivo possono compromettere seriamente la qualità della vita ed essere anche mortali». «Le malattie reumatiche nel nostro Paese interessano una persona su tre dopo i 65 anni e sono in aumento, soprattutto per via dell’invecchiamento generale della popolazione – prosegue Galeazzi, che è anche direttore della Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese -. Colpiscono soprattutto le articolazioni, lo scheletro e l’apparato muscolare, ma a volte coinvolgono anche organi interni e altri tessuti. Esistono oltre 150 tipi di patologie reumatiche diverse sia per come si manifestano, sia per le cause che le determinano. Artrite reumatoide, artrosi e osteoporosi sono fra le più comuni, altre come il lupus eritematoso, la sclerodermia o alcune forme di patologie autoimmuni sistemiche sono più rare. Pochi e scarsi segnali d’allarme all’inizio. Poi, all’improvviso, compaiono i dolori articolari e le prime difficoltà nel movimento, che molte persone però trascurano a lungo, mentre è importante non perdere tempo».

 

I SINTOMI

«Insegneremo agli italiani come riconoscere i più evidenti segnali specifici delle malattie - prosegue Luigi di Matteo, Vice Presidente SIR -. Dolori articolari e muscolari persistenti, dolore lombare nei giovani, rigidità osteoarticolare e lombalgia, mani fredde, secchezza oculare, sono sintomi che contraddistinguono i disturbi reumatici. Meglio non trascurare una tumefazione che compare velocemente, senza un motivo apparente, così come un rigonfiamento associato o meno a dolore e arrossamento locale, di una o più articolazioni in assenza di trauma. Le persone che soffrono di psoriasi o con familiari affetti da psoriasi dovrebbero insospettirsi davanti alla comparsa di dolore alle articolazioni o alla colonna vertebrale o al tallone. Chi ne soffre deve quindi rivolgersi tempestivamente ad uno specialista reumatologo».

 

LE TERAPIE

«Oggi abbiamo a disposizione terapie con le quali possiamo garantire la remissione della patologia e quindi un ritorno ad una vita normale» spiega ancora di Matteo. «Tuttavia, in ancora troppi casi siamo costretti a intervenire quando è già tardi e le cure risultano così meno efficaci. Le malattie alle ossa e agli organi di locomozione, infatti, rappresentano la terza causa di invalidità in Italia».

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LA PREVENZIONE: NO A FUMO E SOVRAPPESO

Stando ai dati emersi dal sondaggio SIR nella prima tappa della campagna itinerante #ReumaDays (che si è svolta a Rimini in occasione del congresso nazionale di fine novembre, intervistando 2.000 persone), il 54% degli italiani non sa che è possibile prevenire le malattie reumatiche. «Gli stili di vita sono fondamentali per la prevenzione di molte malattie, comprese quelle reumatologiche – spiega Luigi di Matteo, vicepresidente SIR -. Numerosi studi scientifici hanno ormai accertato che il fumo è coinvolto nell’insorgenza dell’artrite reumatoide, del lupus e di altre patologie autoimmuni sistemiche. Si calcola che, in una persona geneticamente predisposta, fumare aumenti di ben 15 volte il rischio di artrite reumatoide.

 

Anche lobesità è un fattore di rischio noto: è tipica di chi soffre di artrite psoriasica e determina un forte aumento del pericolo di artrosi (soprattutto quella che interessa colonna vertebrale e ginocchia). Senza considerare che i chili di troppo causano un sovraccarico delle articolazioni e a lungo andare possono danneggiarle. Mentre l’attività fisica (di ogni tipo, ciascuno in base alle proprie possibilità) è un vero toccasana, anche perché aiuta a conservare il tono muscolare e difende la mobilità articolare».

 

LA CAMPAGNA IN 11 CITTÀ

Dopo Rimini, le città coinvolte dal #ReumaDays saranno: Ancona (28 febbraio - 1 marzo), Pescara (3-4 marzo), Potenza (9-10 marzo), Ragusa (12-13 marzo), Cagliari (17-18 marzo), Siena (21-22 marzo), Perugia (24-25 marzo), Brescia (4-5 aprile), Udine (7-8 aprile) e Padova (10-11 aprile). La campagna nazionale è realizzata anche grazie al ruolo attivo svolto dalle associazioni di pazienti ANMAR Onlus (Associazione Nazionale Malati Reumatici) e APMAR (Associazione Nazionale per Persone con Malattie Reumatologiche e Rare) che aiutano la SIR nelle varie iniziative. In ogni tappa sono installati nelle piazze punti informativi nei quali viene distribuito materiale divulgativo e dove i medici SIR spiegano le principali malattie reumatiche e le più importanti terapie per contrastarle.

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Vera Martinella
Vera Martinella

Laureata in Storia, dopo un master in comunicazione, inizia a lavorare come giornalista, online ancor prima che su carta. Dal 2003 cura Sportello Cancro, sezione dedicata all'oncologia sul sito del Corriere della Sera, nata quello stesso anno in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi.


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