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Redazione
pubblicato il 22-04-2013

Prevenire le malattie cardiovascolari con le antocianine



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Il progetto di Elena Dogliotti

Prevenire le malattie cardiovascolari con le antocianine

Il progetto di Elena Dogliotti

Ricercatore sostenuto dalla Fondazione Veronesi
(Ospedale San Paolo, Milano):

La nutrigenomica è la scienza che studia il rapporto fra genoma e dieta. Obiettivo del progetto di ricerca è chiarire il ruolo delle antocianine nella prevenzione cardiovascolare indagando l’interazione tra struttura genetica e consumo di queste molecole in relazione ai livelli di colesterolo.

La strategia:

Da un punto di vista chimico le molecole antiossidanti sono degli agenti che prevengono o rallentano il fenomeno dell'ossidazione. Una spiegazione tecnicamente corretta ma che, per tutti i non addetti ai lavori, significa ben poco. Per comprendere meglio il significato di una reazione di ossidazione basta pensare agli zuccheri come, ad esempio, il glucosio. Giunto nella cellula viene consumato attraverso numerose reazioni di ossidazione. Ciò avviene utilizzando l'ossigeno.

Purtroppo però queste reazioni sono caratterizzate dalla formazione di prodotti chiamati radicali liberi. Questi non sono altro che delle molecole di ossigeno altamente reattive capaci di danneggiare le strutture della cellula ossidandole. Una particolarmente sensibile è proprio il DNA. Ed è qui che intervengono gli antiossidanti. Queste molecole sono infatti in grado di neutralizzare i radicali liberi e quindi di proteggere le cellula. Ciò è possibile perchè loro stessi si ossidano al posto delle strutture cellulari. In altre parole sono dei veri e propri “cattura radicali liberi”.

«Le antocianine, che sono i pigmenti responsabili della colorazione rossa,viola e blu di molti frutti, cereali e fiori, si trovano in grande quantità nei ribes neri, lamponi, mirtilli, melanzane, cavolo rosso e nelsucco di arance rosse. Grazie alla loro attività antiossidante è possibile prevenire alcune patologie a carico del sistema cardiovascolare come l'aterosclerosi. Questa malattia infatti sé dovuta all'ossidazione delle proteine LDL presenti a livello sanguigno. Obiettivo del mio progetto è indagare la stretta relazione tra il consumo di queste sostanze e l'espressione genica che regola i livelli di colesterolo» spiega la dottoressa Dogliotti.


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