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Daniele Banfi
pubblicato il 17-11-2021

Il vaccino Comirnaty è sicuro ed efficace anche nella fascia di età 5-11 anni



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La vaccinazione nei bambini si è dimostrata sicura ed efficace. Evita la malattia e contribuisce a ridurre la circolazione virale in una fascia di età particolarmente esposta al contagio

Il vaccino Comirnaty è sicuro ed efficace anche nella fascia di età 5-11 anni

Il vaccino a mRNA di Pfizer-BioNTech contro Covid-19 si è dimostrato sicuro ed estremamente efficace anche nella fascia di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Un risultato perfettamente in linea con quanto ottenuto nei trial clinici passati che hanno portato all'approvazione di Comirnaty nelle fasce di età più adulte della popolazione. Un risultato importante, ottenuto utilizzando un vaccino progettato contro il virus originario ma in grado di neutralizzare le successive varianti emerse, che ha aperto la strada alla somministrazione del prodotto anche nei più piccoli. Negli Stati Uniti ciò è già realtà. Entro fine novembre è invece attesa la decisione da parte di EMA.

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LA STORIA DELLA VACCINAZIONE CONTRO SARS-COV-2

L'11 dicembre 2020 ha rappresentato una data storica nella lotta a Covid-19. E' in quel giorno che l'FDA approva in via emergenziale l'utilizzo di Comirnaty, il primo vaccino della storia contro Sars-Cov-2. Una decisione a cui segue, il 21 dicembre 2020, quella dell'EMA. Un'approvazione -quella del vaccino a mRNA di Pfizer-BioNTech- basata sui dati di un ampio clinical trial realizzato su oltre 40 mila partecipanti. I risultati, pubblicati dal New England Journal of Medicine, lasciano poco spazio alle interpretazioni: il vaccino è efficace nel 95% dei casi nell'evitare lo sviluppo della malattia (indipendentemente dall'età, dal sesso e dall'etnia) e la protezione inizia a partire dal quattordicesimo giorno dopo la prima somministrazione. Successivamente, intorno a fine luglio, è stata la volta degli adolescenti (12-16 anni). Inizialmente esclusi dalla vaccinazione, in seguito alla pubblicazione sui sicurezza ed efficacia, la vaccinazione con Comirnaty e Spikevax (Moderna) è stata possibile vaccinare anche questa fascia di età.

L'EFFICACIA NELLA FASCIA 5-11 ANNI

Ora è arrivato il momento per la fascia di età 5-11 anni. Il via libera di FDA si basa sulla pubblicazione dei dati, avvenuta sulle pagine del New England Journal of Medicine, relativa al clinical trial effettuato nei mesi scorsi. La sperimentazione ha coinvolto 2.268 bambini, di cui 1.517 hanno ricevuto il vaccino (due dosi da 10 microgrammi a distanza di 21 giorni) e 751 il placebo. Dalle analisi, oltre all'estremo profilo di sicurezza, è emerso che il vaccino ha avuto un'efficacia nell'evitare di sviluppare sintomi da Covid-19 del 90,7%. Efficacia estremamente elevata se si considera che il vaccino, progettato sulla versione originaria di Sars-Cov-2, ha evitato lo sviluppo della malattia causata principalmente da varianti differenti. 

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GLI EFFETTI POSITIVI DELLA VACCINAZIONE

Una volta approvato, il vaccino in questa fascia di età contribuirà ulteriormente a ridurre l'impatto della pandemia. Poter contare dunque su un vaccino efficace su tutte le fasce di età porterà a riprendere ancora più in sicurezza la vita di tutti i giorni, attività scolastiche comprese. Ma l'effetto collaterale positivo, oltre ad evitare la malattia ai piccoli e il rischio di sviluppare complicanze da long-Covid, sarà quello di tenere a freno la circolazione virale riducendo le probabilità di generare varianti. Più il virus circola e più ha la possibilità di mutare. Riducendo la replicazione virale, il rischio di incappare nella genesi di varianti potenzialmente più contagiose o capaci di ridurre l'efficacia dei vaccini sarà decisamente inferiore. 

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Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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