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Fumo
Donatella Barus
pubblicato il 31-05-2023

Fuma ancora il 20 per cento degli italiani ( e ci giochiamo la salute dei ragazzini)



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Presentati i dati sul tabagismo in Italia. I fumatori sono oltre 10 milioni, più uomini che donne, più al sud che al nord. Gli adolescenti diventano policonsumatori, perfetti per il variegato mercato della nicotina

Fuma ancora il 20 per cento degli italiani ( e ci giochiamo la salute dei ragazzini)

In Italia fuma una persona su 5 sopra i 15 anni, al sud più che al nord, gli uomini più delle donne. Rispetto all’anno scorso cala un po’ il numero dei fumatori ma aumentano le sigarette fumate. E aumentano i consumatori di sigarette elettroniche e tabacco riscaldato. A preoccupare è l’uso di nicotina (l’”amo” che porta verso la dipendenza), consumata da un adolescente su 3. Questo è il quadro presentato dall’Istituto superiore di Sanità nel suo annuale Rapporto nazionale sul tabagismo, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio.

I FUMATORI IN ITALIA

Un po’ meno dell’anno scorso, ma fuma ancora il 20,5 per cento degli italiani sopra i 15 anni. Il 25 per cento se si considerano solo gli uomini e il 16,3 per cento le donne. Al sud le percentuali salgono: fuma poco meno del 30 per cento degli uomini e il 18,9 per cento delle donne. In tutto, sono 10 milioni e mezzo di persone, due milioni in meno rispetto al rapporto 2022. In media si fumano 12,2 sigarette al giorno, i forti fumatori (20 e più sigarette al giorno) sono un quarto del totale. Ma non ci sono solo sigarette confezionate (sempre le preferite: le usa più dell’80 per cento dei fumatori): l’11,2 per cento usa sigarette fatte a mano, il 14 per cento sigarette a tabacco riscaldato e il 5 per cento sigarette elettroniche.

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Il fumo. Una dipendenza che mette a rischio la salute

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I RAGAZZI E LA NICOTINA

La parola chiave è “policonsumatore”. La tendenza infatti è, soprattutto per i più giovani, quella all’uso combinato di più prodotti contenenti nicotina: sigarette a combustione, e-cig, riscaldatori di tabacco. Quasi il 40 per cento dei 14-17enni che fuma usa più di un prodotto, circa il 30 per cento usa in modo esclusivo sigarette e un altro terzo usa sigarette elettroniche. Sul totale degli adolescenti in questa fascia d’età, ha usato tabacco o nicotina nel mese precedente la survey il 36,6 per cento, e quasi il 10 per cento fra gli 11 e i 13 anni. E, diversamente da quanto succede con gli adulti, fra loro il consumo è più diffuso tra le ragazze. I ricercatori hanno anche rilevato una certa associazione fra l’uso di nicotina nei ragazzi e altri consumi problematici (alcol, cannabis) o difficoltà di altro tipo (problemi del sonno, difficoltà a parlare con i genitori, peggiori prestazioni scolastiche, uso problematico dei social).

E-CIG  PREVALENTI FRA I RAGAZZINI

Perché è il caso di tenere d’occhio l’uso di tutti i prodotti con tabacco e/o nicotina lo spiega Simona Pichini, direttrice del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss: «Si tratta di dispositivi che creano dipendenza in persone molto giovani, che non dovrebbero né utilizzarli né comprarli, e che espongono i ragazzi a sostanze nuove e in quantità che non sono controllabili». E ancora, spiegano i ricercatori del Centro: tra coloro che consumano almeno un prodotto contenente tabacco o nicotina, l’83,6 per cento degli 11-13enni e il 59,8 per cento dei 14-17enni usa la sigaretta elettronica e il 9,9 per cento degli 11-13enni e il 33,2 cento dei 14-17enni consuma tabacco riscaldato.

I CENTRI ANTIFUMO: AL NORD SONO IL TRIPLO

L’ISS ha registrato a maggio 2023 la presenza di 241 centri antifumo in Italia, in aumento rispetto ai 223 dell’indagine precedente. Molto poco omogenea la distribuzione, con una netta prevalenza dei centri al nord (145) rispetto a centro (46) e sud (50).

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