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Redazione
pubblicato il 31-07-2013

Quando prendere gli antibiotici?



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Gli antibiotici sono da prendere prima o dopo i pasti?

Quando prendere gli antibiotici?

Sto facendo una cura antibiotica ma non so quale sia il momento più adeguato per prendere il farmaco: prima o dopo i pasti? Luigi B. Milano

Risponde Francesco Scaglione, Professore di Farmacologia, Università degli Studi di Milano

 

Di ogni farmaco, e degli antibiotici in particolare, per stabilire il momento più opportuno per l’assunzione (in linea generale mai vicino ai pasti), è importante conoscere la composizione; infatti in taluni casi può esistere una interferenza con il cibo e/o alcuni tipi di alimenti.

Tra le classi di antibiotici, questa relazione è evidente con le tetracicline o i fluorochinoloni che andrebbero assunti almeno due ore prima dei pasti, specie se si beve latte o si mangiano latticini (yogurt e formaggi).

Il calcio contenuto in questi alimenti, infatti, si lega a questi antibiotici e ne impedisce l’assorbimento rendendoli inefficaci (in ogni caso il pasto rallenta l’assorbimento di qualsiasi farmaco, anche se in maniera non importante).

La stessa regola vale per gli antiacidi che vengono prescritti per i bruciori di stomaco.

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Tuttavia, oltre alla possibile interferenza con i cibi, è bene tenere a mente altre buone norme per l’assunzione dei farmaci.

Specie se si tratta di antibiotici, la cui assunzione è spesso motivata da una infezione che deve essere combattuta il più rapidamente possibile per evitare ricadute o cronicizzazioni, è bene seguire attentamente le indicazioni del medico.

Vale a dire che vanno cominciati il prima possibile dalla prescrizione medica senza dimenticare che la dose e l’intervallo tra una somministrazione e l’altra vanno rispettate alla regola.

La terapia, inoltre, non va mai sospesa prima del termine stabilito, salvo diversa indicazione medica o in presenza di particolari manifestazioni quali prurito, eruzioni cutanee o diarrea che possono denunciare una allergia al farmaco, al fine di evitare la ripresa della febbre, del virus o di complicanze.

Da non sottovalutare è anche la conservazione dei farmaci: gli antibiotici (come gli altri medicinali) devono essere tenuti in luogo fresco e asciutto e lontano dalla portata dei bambini.

In caso si disponga di antibiotici rimasti da un uso precedente, la raccomandazione è di non iniziare mai una terapia ‘fai-da-te’, come spesso accade per malattie infettive ricorrenti (cistiti, faringiti, otiti) già note.

L’impiego poco accorto degli antibiotici, ma anche dei farmaci in genere, senza una prescrizione medica può infatti costituire un rischio importante per la salute sia per mancato effetto terapeutico sia per gli effetti collaterali di un uso sbagliato.

Un utilizzo poco attento non è neppure esente dal far emergere batteri resistenti all’azione degli antibiotici, un fenomeno piuttosto frequente, che ancora una volta danneggia l’appropriatezza e l’efficacia della terapia.

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