La brachiterapia è un tipo di radioterapia usata in diversi tipi di tumori. Si tratta di una radioterapia interna, diversa quindi da quella a fasci esterni. Nella brachiterapia una sorgente di materiale radioattivo (aghi, semi metallici, fili o cateteri) viene collocata nell’organismo direttamente all’interno del tumore. Grazie a questa tecnica è possibile inviare un’alta dose di radiazione in una piccola area, cosa che non sarebbe possibile utilizzando una fonte di radiazioni esterna.
La procedura di solito dura pochi minuti: l’impianto, ovvero il materiale radioattivo, viene inserito e poi rimosso una volta trascorso il tempo necessario alla sua azione (10-20 minuti). Anche se meno comune, l’impianto può essere permanente e quindi restare all’interno dell’organismo: nei mesi successivi il materiale radioattivo continuerà a emettere radiazioni, che diminuiranno nel tempo fino a sparire.
È possibile che per un certo periodo venga richiesto al paziente di evitare contatti con alcune persone, inclusi donne incinte e bambini, in quanto l’organismo potrebbe emettere una piccola quantità di radiazioni. Questa tecnica si utilizza nel tumore del polmone ed in particolare nel carcinoma polmonare non a piccole cellule, per alleviare i sintomi del tumore e migliorare la qualità di vita, e quando il tumore ostruisce le vie aeree.
L’impianto può essere collocato o nel tumore o nelle vie aeree vicine mediante un piccolo intervento chirurgico o un broncoscopio, un tubo flessibile che attraverso il naso o la bocca viene spinto fino ai bronchi e ai bronchioli.
