È la «spice» la nuova regina delle droghe tra i giovani
La cannabis rimane la sostanza stupefacente più consumata, ma sono in rapida ascesa i consumi della «spice» e delle nuove sostanze psicoattive (Nps)
La più ricercata continua a essere la cannabis, che si conferma la sostanza psicoattiva illegale più diffusa: utilizzata da quasi un terzo della popolazione studentesca tra i 15 e i 19 anni. Ma il 2016 ha sancito la diffusione capillare anche in Italia della «spice», un miscuglio di erbe essiccate che produce effetti simili a quelli della marijuana, ma in realtà ben più gravi per la salute: aggressività, ipertensione, accelerazione del battito cardiaco, aumento della pressione sanguigna, visione offuscata e allucinazioni sensoriali. Fin qui quello che si conosce, che non è comunque tutto, visto che le autorità sanitarie soltanto da poco tempo stanno passando in rassegna le conseguenze legate all'utilizzo di questa droga: nota anche come K2 o «Black Mamba» e acquistata sopratutto attraverso il web.
«SPICE», UN'ERBA SINTETICA REPERIBILE SOPRATUTTO SUL WEB
A sancire in maniera definitiva la sua diffusione sul mercato italiano è lo studio Espad, condotto come ogni anno dai ricercatori dell'Istituto di fisiologia clinica del Cnr. L'indagine epidemiologica descrive gli scenari e le tendenze presenti fra i giovani nel nostro Paese riguardo all’uso delle sostanze stupefacenti e i comportamenti rischiosi a esse correlate. Gli ultimi dati disponibili, relativi al 2016, hanno svelato come, dopo la cannabis, tra le droghe più consumate dai ragazzi ci sia proprio la «spice». Come spiega Sabrina Molinaro, coordinatrice dell'area epidemiologia e promozione della salute dell'istituto di fisiologia clinica del Cnr e coordinatrice dello studio, «quasi 275mila ragazzi ne hanno fatto uso almeno una volta nella vita. Di questi, uno su tre lo ha fatto almeno dieci volte, se non di più. Il dato è preoccupante, poiché gli effetti del mix sulla salute non sono ancora ben noti».
IL PRIMATO SPETTA SEMPRE ALLA CANNABIS
«La cannabis si conferma la sostanza psicoattiva illegale più diffusa - prosegue l'esperta -. Quasi un terzo dei ragazzi di età compresa tra 15 e 19 anni l'ha utilizzata almeno una volta nella vita. Di questi il 25 per cento, pari a quasi 640mila adolescenti, ne ha fatto uso nell’ultimo anno. Mentre quasi novantamila ragazzi la fumano quotidianamente». Per quanto riguarda la percezione del rischio, il 31,1 per cento degli studenti reputa pericoloso fare uso di cannabis anche solo occasionalmente, mentre il 40,4 per cento ritiene pericoloso farne un uso regolare. Sono le studentesse a mostrare una maggiore consapevolezza rispetto ai coetanei, indipendentemente dalla frequenza di uso. I consumatori di cannabis, tendenzialmente, ne fanno un uso esclusivo. Anche se non manca chi l'associa alla cocaina (9 per cento), a stimolanti (8 per cento) e a sostanze allucinogene (7 per cento).
Dopo la cannabis e la «spice», nei consumi seguono poi le nuove sostanze psicoattive (ketamina, oppioidi, triptamine, fentanili, cannabinoidi e catinoni sintetici), la cocaina, gli stimolanti e gli allucinogeni. Merita di essere tenuta sotto controllo anche la crescente tendenza ad assumere antidolorifici per sballarsi. Sono stati circa sessantamila gli studenti ad averli utilizzati almeno una volta nella vita: più ragazzi che ragazze. «Mentre l’eroina è la sostanza meno diffusa - aggiunge la ricercatrice -. Le nuove droghe sono diffuse anche tra le studentesse: il 2,8 per cento le ha utilizzate almeno una volta nella vita. Quasi ventimila sono le donne in trattamento presso i servizi per le dipendenze per uso di oppiacei, cocaina e cannabis. L'universo femminile ha assunto caratteristiche preoccupanti, sebbene denunce e arresti siano a livelli inferiori rispetto a quelli maschili».
Dal dossier emerge un consumo smodato di sostanze psicoattive considerate legali: come l'alcol, il tabacco e gli energy drink. Quasi nove studenti su dieci hanno assunto bevande alcoliche almeno una volta nella vita: otto su dieci nel 2016. Consola poco, in questo senso, il fatto che un terzo degli studenti ritenga rischioso bere alcolici quotidianamente: con le ragazze più sensibili sul tema. Capitolo fumo: nel 2016 il 43,8 per cento ha provato a fumare tabacco, mentre per il 24,4 per cento dei giovani intervistati il consumo di sigarette è stato quotidiano (con valori superiori tra le ragazze). Quanto agli energy drink, i consumi sono moderatamente in calo dal 2014. Nell'anno della rilevazione, ad averne fatto uso è stato il 40,8 per cento dei giovani intervistati.
Le droghe più consumate dai giovani italiani
Cocaina La cocaina agisce come stimolante del sistema nervoso centrale. Viene assunta principalmente per via inalatoria, ma può essere pure fumata o iniettata. Euforia, apatia e psicosi sono gli effetti più frequenti registrati tra gli assuntori
Eroina Si tratta della droga meno diffusa tra i giovani di oggi, anche se le cronache raccontano di diverse recrudescenze. La sua assunzione avviene principalmente per via iniettiva. A seguire: inalazione diretta o dei fumi derivanti dalla combustione. Gli effetti: euforia, vampate di calore, confusione mentale, depressione respiratoria, costrizione delle pupille, sviluppo della dipendenza e aumento della tolleranza
Marijuana La marijuana è una sostanza psicoattiva che si ottiene dalle infiorescenze essiccate delle piante femminili di canapa. Al suo interno ci sono diverse sostanze psicoattive, stupefacenti e non, tra cui la principale è il delta-9-tetraidrocannabinolo (comunemente detto Thc)
Allucinogeni Si tratta sopratutto di sostanze alcaloidi che portano chi le assume a vedere immagini, sentire suoni e avvertire sensazioni riconosciute come reali, che nella realtà però non esistono
Stimolanti Le sostanze più diffuse di questo tipo, in questo caso, sono le amfetamine e i suoi derivati (ecstasy), smart-drugs, antidepressivi e acido gamma idrossibutirrico)
«Spice» La «spice» è diventata la droga più diffusa tra i giovanissimi, dopo l’erba vera e propria: a cui assomiglia, pur essendo però di produzione sintetica
Nuove sostanze psicoattive Ketamina, oppioidi, triptamine, fentanili, cannabinoidi e catinoni sintetici sono le più diffuse. Le nuove sostanze psicoattive possono comportare rischi per la salute individuale e pubblica e rischi sociali che colpiscono tutta la comunità, ma è ancora carente l'informazione sui rischi a esse associati
Energy drink Si tratta di bibite analcoliche contenenti in genere caffeina, taurina, vitamina B12, carnitina ed eccitanti naturali come zenzero, ginseng, ginkgo biloba, guaranà, tè verde oltre, ovviamente, a dolcificanti, anidride carbonica, coloranti e conservanti e vengono presentate come bevande che danno energia psico-fisica. Diverse ricerche hanno evidenziato il loro potenziale nocivo - indotto da caffeina e altre sostanze psicoattive in esse contenute - e una forte associazione da parte dei giovani con alcol e tabacco
Alcol Il consumo di bevande alcoliche caratterizza la maggior parte degli studenti, senza grandi differenze di genere per quanto riguarda il consumo nella vita. Anche tra minorenni e maggiorenni non si evidenziano grandi differenze, sebbene per i secondi l'acquisto di bevande alcoliche non rappresenti una violazione della legge
Fumo Il 43,8 per cento degli adolescenti ha fumato nel corso dell’ultimo anno e per il 24,4 per cento il consumo di sigarette nel 2016 è stato quotidiano. Sono le ragazze a far segnare valori superiori ai coetanei, anche se i valori risultano pressoché sovrapponibili