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Oncologia
Caterina Fazion
pubblicato il 06-03-2024

Cancro della cervice uterina: prevenirlo con la vaccinazione



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Il vaccino contro il Papilloma virus si conferma estremamente efficace nel prevenire i tumori alla cervice uterina. In uno studio scozzese registrati zero casi di malattia nelle donne vaccinate a 12 anni

Cancro della cervice uterina: prevenirlo con la vaccinazione

Eliminare i tumori della cervice uterina Hpv correlati è una sfida complessa, ma non impossibile grazie alle numerose strategie che abbiamo a disposizione, prima fra tutte la vaccinazione. A testimoniarne le potenzialità è uno studio scozzese, recentemente pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute dove nessuna delle ragazze immunizzate a 12-13 anni con il vaccino bivalente contro i principali ceppi oncogeni dell’Hpv (Papilloma Virus Umano) ha sviluppato una neoplasia invasiva.

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LO STUDIO

Nello studio, condotto da Tim Palmer e dal suo team, sono stati analizzati i dati clinici di circa 450mila donne scozzesi nate tra il 1988 e il 1996. Di queste circa 40mila sono state vaccinate a 12-13 anni, l’età migliore per massimizzare l’efficacia del vaccino, 124mila dopo i 14 anni e 300mila non vaccinate. Per individuare i casi di tumori invasivi della cervice uterina correlati all’infezione da Hpv, i ricercatori hanno analizzato gli esiti degli esami di screening. Scopriamo cosa è emerso.

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COSA È EMERSO?

I casi di tumori invasivi della cervice uterina hpv correlati sono stati poco più di 250. Nelle donne vaccinate tra i 14 e i 22 anni di età a cui sono state somministrate 3 dosi di vaccino bivalente hanno mostrato una riduzione significativa dell'incidenza rispetto a tutte le donne non vaccinate (3,2 su 100 000 rispetto a 8,4 ). Il dato più eclatante, però, è legato alle donne vaccinate a 12 o 13 anni di età, indipendentemente dal numero di dosi, dove sono stati registrati zero casi di cancro invasivo.

Il dato è ancora più significativo se si pensa che il vaccino utilizzato è il bivalente, contro Hpv 16 e 18, mentre oggi sono disponibili altri vaccini efficaci contro un numero più elevato di ceppi. Parliamo di un vaccino quadrivalente (contro Hpv 16, 18, 6 e 11) e uno nonavalente (contro Hpv 16, 18, 6, 11, 31, 33, 45, 52 e 58).

 

UN AIUTO PER LE AREE SVANTAGGIATE

Nello studio è presente un altro dato degno di nota: le donne provenienti dalle aree più svantaggiate hanno mostrato una riduzione significativa dell'incidenza dopo tre dosi di vaccino passando da 13,1 casi a 2,29 su 100 000. Il valore della vaccinazione anti-Hpv per ridurre la circolazione del virus assume un’importanza ancora più rilevante proprio nelle aree a basso reddito. In questo contesto, infatti, è più complesso accedere agli screening per individuare infezioni persistenti e lesioni precancerose e poter usufruire di terapie efficaci in tempo utile e con strumenti adeguati. 

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I VACCINI DISPONIBILI

La vaccinazione contro il Papilloma Virus è inclusa nelle raccomandazione del Codice europeo contro il cancro e in Italia è inserita nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale, offerta attivamente e gratuitamente nel dodicesimo anno di vita (dal compimento degli 11 anni) a ragazze e ragazzi. Oggi disponiamo di varie tipologie di vaccini in grado di prevenire l’infezione da Papilloma Virus che hanno mostrato di prevenire circa il 90% delle lesioni pretumorali associate ai vari tipi di Hpv. La vaccinazione, dunque, secondo le istituzioni sanitarie nazionali e internazionali ha un ruolo determinante nell’eliminazione dell’infezione da Hpv e nella riduzione del numero di donne e uomini colpiti dalle patologie oncologiche, e non solo, che il virus provoca.

 

NON ABBANDONARE GLI SCREENING

La vaccinazione da sola, tuttavia, non basta. Anche se i risultati degli studi scozzesi e di altri Paesi indicano il successo della vaccinazione anti-HPV, dobbiamo considerare che il periodo di follow-up preso in esame è breve per escludere con certezza una possibile insorgenza successiva di tumore. Sviluppare tumori al collo dell'utero nelle persone vaccinate, infatti, è possibile. Anche i vaccini più recenti, infatti, non offrono protezione completa contro tutti i ceppi oncogeni di HPV.

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Caterina Fazion
Caterina Fazion

Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile


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