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Oncologia
Fabio Di Todaro
pubblicato il 01-10-2013

Seno: meglio non esagerare con l'alcol tra il menarca e la prima gravidanza



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Un recente studio ha dimostrato come l'alcol durante l'adolescenza aumenti il rischio futuro di una neoplasia maligna al seno. Gli esperti: più protetta chi non aspetta troppo prima di avere un figlio

Seno: meglio non esagerare con l'alcol tra il menarca e la prima gravidanza

La prudenza è consigliata a tutte le età: meglio non esagerare con l’alcol, si sente spesso. Il consiglio riguarda soprattutto le donne in gravidanza e i più giovani, ma in linea di massima, quando si parla su larga scala, viene esteso a tutta la popolazione. Bere alcolici non è vietato, ma i danni alcol correlati all’abuso di etanolo possono avere gravi conseguenze, soprattutto quando i soggetti a rischio sono quelli sopra menzionati.

I RISCHI DURANTE L’ADOLESCENZA - Fatte le debite premesse, mai nessuno finora aveva indagato i rischi correlati all’esposizione nel periodo compreso tra il menarca e la prima gravidanza. È soltanto di poche settimane fa la pubblicazione di uno studio in merito sul Journal of the National Cancer Institute. L’indagine multicentrica è arrivata a una conclusione non trascurabile: il consumo di alcol nel periodo precedente la prima gravidanza è associato a un forte rischio di sviluppare carcinoma in situ e neoplasie maligne della mammella. «Il tessuto ghiandolare è particolarmente suscettibile in un periodo della vita in cui la riproduzione cellulare è estremamente veloce - spiega Graham Colditz, direttore dell’istituto di salute pubblica ed epidemiologo alla facoltà di medicina dell’università di Washington -. Abbiamo notato come, più lungo è l’intervallo tra la prima mestruazione e la prima gravidanza, maggiore è il rischio, se nel frattempo la donna ha consumato alcol con una certa regolarità».

IL DANNO E' MINORE DOPO UNA GRAVIDANZA - Il periodo citato, che oggigiorno arriva spesso a superare anche i vent’anni, rappresenta una finestra temporale in cui il tessuto mammario è particolarmente vulnerabile allo stimolo cancerogeno. L’analisi, condotta per quattro lustri (dal 1989 al 2009), ha dimostrato come 1.609 delle oltre 91mila donne campionate - i cui consumi di alcol sono stati monitorati in quattro fasce d’età: 15-17 anni, 18-22 anni, 22-30 anni e 31-40 anni - hanno sviluppato una neoplasia maligna della mammella. Di poco inferiore - 970 diagnosi, con riscontro confermato dalle biopsie - il dato relativo alle forme tumorali benigne. La causa? Il consumo di alcol, vista l’assenza di malattia nei gruppi di controllo. «Il dato può essere spiegato con un aumento degli estrogeni circolanti, e di conseguenza della proliferazione delle cellule epiteliali, che si registra nelle donne che assumono sostanze alcoliche - spiegano i ricercatori -. Sicuramente bere nel periodo compreso tra il menarca e la prima gravidanza è più pericoloso rispetto allo stesso atteggiamento tenuto da una donna che ha già un figlio». Un motivo in più per essere prudenti sin dall’adolescenza.

Fabio Di Todaro
Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).


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