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Oncologia
Donatella Barus
pubblicato il 18-11-2021

Tumori del pancreas: importante conoscere i fattori di rischio



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Terapie complesse, numeri in aumento e poche novità dalla ricerca: i tumori del pancreas sono un'emergenza da affrontare a partire dalla prevenzione possibile e dai fattori di rischio

Tumori del pancreas: importante conoscere i fattori di rischio

In Italia la mortalità per tumore è in calo per tutte le forme di malattia, con un’eccezione: il tumore del pancreas, per cui rimane stabile negli uomini e aumenta del 4 per cento fra le donne (insieme a quella per tumore del polmone).

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21.000 PERSONE CON UN TUMORE PANCREATICO IN ITALIA

Nel 2021 si attendono 12.900 vittime in Italia (erano state 11.500 nel 2015). Con la Giornata dedicata (il 18 novembre) si vuole ogni anno richiamare l’attenzione sulle oltre ventunmila persone che con le loro famiglie stanno affrontando un tumore del pancreas oggi in Italia. Si tratta di una malattia che vede aumentare il numero delle diagnosi in tutti i paesi industrializzati (cresciute più di due volte negli ultimi trent'anni e l’Europa occidentale è una delle regioni con i tassi più elevati). Ma nello stesso tempo, a differenza della gran parte delle altre patologie oncologiche, non ha visto progressi significativi nella capacità di cura.

INVESTIRE IN RICERCA E PREVENZIONE

Come registra l’annuale rapporto sui I numeri del cancro in Italia (AIOM e AIRTUM), ancora nella gran parte dei casi la malattia si scopre in fase avanzata e meno del 20 per cento dei nuovi pazienti è candidabile a una chirurgia con intento curativo. Per questo è importante investire in ricerca (servono farmaci, biomarcatori per la diagnosi precoce, centri specializzati e superorganizzati) e puntare sulla prevenzione: conoscere i fattori di rischio può aiutare a prevenire l’insorgenza di una quota importante di casi e - vale la pena ripeterlo - agire oggi significa trovarsi con percentuali meno drammatiche fra venti o trent'anni. 

FUMO, DIETA E MOVIMENTO

I tumori del pancreas rientrano fra quelli che dipendono dall’obesità. Inoltre, fra gli agenti probabili cancerogeni associati secondo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) c’è il consumo di alcolici, e fra quelli certi il fumo di tabacco. In totale, si stima che il 38 per cento dei decessi per tumore del pancreas negli uomini e il 22 nelle donne potrebbe essere evitato modificando alcuni fattori di rischio. In primis il fumo (che per gli uomini ridurrebbe di un terzo le vittime, per le donne del 13 per cento), poi il peso in eccesso (si eviterebbero 5-7 decessi su cento) e l’inattività fisica (tre per cento). Contano anche l’elevato consumo di grassi saturi, e dalla scarsa assunzione di verdure e frutta fresca, alimenti ricchi di vitamine e sali minerali, di fibra, e poveri di grassi, correlati a un effetto protettivo contro tumori e malattie cardiovascolari. Vale la pena ricordare che in Italia la metà degli adulti ancora consuma meno di due porzioni al giorno di frutta e verdura, contro le 5 raccomandate (obiettivo centrato dal 10 per cento degli adulti). Inoltre, meno della metà degli adulti può essere considerato fisicamente attivo secondo i parametri indicati dall’OMS, trenta su cento sono in sovrappeso e dieci su cento sono obesi (dati in aumento costante).

LE MALATTIE

Ma ci sono anche delle condizioni di salute che possono essere correlate ad un rischio aumentato per i tumori del pancreas: è il caso delle pancreatiti croniche e del diabete mellito. Così come l’avere affrontato una gastrectomia. In questi casi e nei casi di familiarità o di predisposizione genetica, si può valutare insieme agli specialisti un piano di controlli mirati.

LA STORIA FAMILIARE

In un caso su dieci c’è una storia familiare di tumori del pancreas, e talvolta ciò accade in presenza di condizioni ereditarie particolari, come mutazioni del gene BRCA2, la pancreatite ereditaria, e sindromi particolari correlate a varie forma di cancro, come la sindrome familiare con nevi atipici multipli e melanoma, la sindrome di Lynch, la sindrome di Peutz-Jeghers.

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Donatella Barus
Donatella Barus

Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.


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