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Oncologia
Daniele Banfi
pubblicato il 24-05-2024

Tumori testa-collo: il vaccino HPV è utile anche nei maschi



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Negli uomini la vaccinazione ha ridotto di oltre il 55% i casi di tumore testa-collo rispetto ai non vaccinati. I risultati saranno presentati ad ASCO

Tumori testa-collo: il vaccino HPV è utile anche nei maschi

Il vaccino contro l'HPV riduce nei maschi l'incidenza dei tumori testa-collo. Un'ulteriore conferma della bontà della vaccinazione come prevenzione dei tumori HPV-correlati arriva direttamente dall'American Society of Clinical Oncology (ASCO). Lo studio, realizzato dalla Thomas Jefferson University, sarà presentato a Chicago in occasione del congresso ASCO.

PAPILLOMAVIRUS: QUALI TUMORI CAUSA?

Il papillomavirus umano (HPV) è un virus in grado di causare diversi tumori. A differenza del passato, dove l'attenzione si è concentrata esclusivamente sulla cervice uterina -il 99% dei casi di cancro in questa sede è correlato ad un'infezione da HPV-, è emerso sempre più chiaramente che anche negli uomini il virus può fare danni. Il bersaglio dei papillomavirus è infatti anche il distretto testa-collo. Secondo gli ultimi dati disponibili l'infezione da HPV rappresenta la causa del 32-36% dei tumori dell'orofaringe. 

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IL RUOLO DELLA VACCINAZIONE

Da diversi anni (era il 2006) fortunatamente le infezioni da HPV possono essere neutralizzate grazie alla vaccinazione. Se da un lato nei maschi la vaccinazione è utile per ridurre la circolazione virale -il virus si trasmette prevalentemente attraverso per via sessuale tramite il contatto con cute e mucose-, dall'altro nel tempo si è compreso che vaccinare i ragazzi era utile per ridurre la possibilità di sviluppare neoplasie diverse dal tumore della cervice uterina. Da quando la vaccinazione è stata introdotta nei maschi, diversi studi hanno mostrato una riduzione significativa dell'incidenza di condilomi genitali. Ciò è stato particolarmente evidente in Australia e in altri paesi che hanno implementato programmi di vaccinazione su larga scala già da diversi anni. Non solo, la vaccinazione è risultata utile nel ridurre il rischio di lesioni anali precancerose e potenzialmente di tumori anali soprattutto negli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), una popolazione con un rischio più elevato di infezioni da HPV e tumori anali.

DIMINUISCONO I CASI DI TUMORI TESTA-COLLO

Ora le evidenze sulla protezione arrivano anche per i tumori del distretto testa-collo. Nello studio che sarà presentato ad ASCO gli autori hanno analizzato oltre 5 milioni di persone di cui quasi un milione vaccinate per HPV tra il 2006 e il 2018 di età compresa tra i 9 e i 39 anni. Un campione decisamente ampio che ha permesso di esaminare dettagliatamente l'impatto della vaccinazione HPV su vari tipi di tumori correlati all'infezione virale. Dalle analisi è emerso che la vaccinazione HPV si è associata ad una significativa riduzione dei tassi di tumori correlati all'HPV sia negli uomini che nelle donne. In particolare, negli uomini vaccinati, il rischio di sviluppare tutti i tumori correlati all'HPV è diminuito (3,4 casi per 100mila vaccinati rispetto a 7,5 casi per 100mila non vaccinati), con una riduzione particolarmente marcata nei tumori testa-collo (2,8 casi per 100mila vaccinati contro 6,3 casi per 100mila non vaccinati). In termini percentuali si tratta di una riduzione pari ad oltre il 55%.

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Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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