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Come tenere il cuore sano partendo dalla tavola

Miggiano e Galiuto spiegano come le scelte alimentari condizionino la salute cardiovascolare. Dallo chef pluristellato Beck i consigli per realizzare alcuni piatti salutari, ma che soddisfano appieno il palato

Come tenere il cuore sano partendo dalla tavola

Due medici e uno chef stellato assieme: in nome del cuore. È un testo da tenere in libreria, se non proprio in cucina, «Nutrire il Cuore» (edito da L’Asino d’Oro), scritto a quattro mani dagli specialisti del policlinico Gemelli di Roma, Giacinto Miggiano (direttore dell’unità operativa di dietetica e nutrizione clinica) e Leda Galiuto (responsabile dell’unità operativa di riabilitazione cardiovascolare). A supportarli lo chef Heinz Beck, autore di una serie di proposte succulente, ma rispettose della salute cardiovascolare. Si tratta di un valido esempio di divulgazione scientifica che torna utile per fare prevenzione nei confronti della prima causa di morte nella società occidentale: le malattie cardio e cerebrovascolari, infarto del miocardio e ictus cerebrale in primis. Un libro che punta dritto al cuore, ma pure al cervello.

Miggiano e Galiuto hanno messo i dati davanti a tutto. Se è vero che le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei Paesi occidentali, lo è altrettanto che nove infarti su dieci rappresentano quasi la logica conseguenza della concomitanza di diversi fattori di rischio, tutti noti: dall'ipertensione al diabete, dal fumo di sigaretta alla sedentarietà. Senza trascurare l'obesità, l'isolamento sociale e la depressione. Concetti esplicitati nella prefazione firmata da Filippo Crea, direttore dell'unità operativa di cardiologia della stessa struttura, propedeutici alla diffusione del messaggio cruciale: possiamo far stare meglio il cuore a partire dalle scelte che compiamo a tavola. 

Ecco allora che tra i giusti valori pressori, il ruolo degli omega 3 nella prevenzione dei danni provocati al cuore e alle arterie, i danni provocati dall'eccesso di zuccheri in circolo nel sangue e dal fumo di sigaretta, spuntano una serie di ricette che, oltre a soddisfare il palato, possono aiutarci a mettere al riparo la salute da spiacevoli disavventure. Perché se è vero che il cuore non si comanda, gli si possono dare i giusti input per rimanere in forma il più a lungo possibile. Si parla del ruolo benefico garantito dall'attività sportiva, senza la quale l'effetto protettivo della dieta risulterebbe smorzato. Ma è sopratutto sulla tavola (e sulle indicazioni di cottura) che si sono concentrati Miggiano e Galiuto, con l'obiettivo di dare al lettore indicazioni scientificamente solide, ma pure di facile attuazione. Trovano così conferma le indicazioni che promuovono la frutta secca e i semi oleosi, viene rimandato il giudizio definitivo sul caffè, sfatato il mito che un bicchiere di vino rosso metta al riparo da infarti e ictus. Bocciati, come si sa da tempo, i grassi saturi, derivanti principalmente dal grasso animale e dagli oli tropicali (cocco, palma e palmisto). Il mix di salute si conferma composto da frutta, verdura (almeno cinque porzioni al giorno), proteine di origine vegetale e pesce. Senza esagerare, anche in quest'ultimo caso, con gli omega 3. Quanti di voi, prima di leggere questo agile manuale, sapevano che un eccesso può favorire l'insorgenza di un'emorragia cerebrale?


Leda Galiuto e Giacinto Miggiano (con il contributo di Heinz Beck)

NUTRIRE IL CUORE - Voci dai confini del sapere

L’Asino d’oro, 149 pagine pagine, 15 euro


Fabio Di Todaro



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