Appello per il Diritto alla Scienza

La Conferenza internazionale Science for Peace 2018 si conclude con un appello appassionato e cruciale per il diritto alla salute di tutti: la scienza e la ricerca sono un diritto fondamentale dell'uomo. Negarle significa compiere un delitto di disuguaglianza

È stato presentato in chiusura della decima edizione della Conferenza Mondiale Science for Peace. L'Appello per il Diritto alla Scienza è il documento che la Fondazione Umberto Veronesi ha lanciato alle istituzioni italiane e contiene proposte e raccomandazioni per tutelare un bene fondamentale per l'umanità: il sapere scientifico. 

Carlo Alberto Redi, vice presidente del Comitato etico della Fondazione e membro del Comitato di programma di Science for Peace, ha spiegato: "Oggi viviamo in democrazie cognitive. La cittadinanza è cittadinanza scientifica. Ai ragazzi chiediamo di leggere questo appello, di scaricarlo e di diffonderlo. Al Signor Ministro dell''Istruzione e al Governo chiediamo di leggerlo e di renderlo carne, ovvero di aumentare le risorse per l'istruzione e per la ricerca".

Riportiamo qui il contenuto dell'Appello:

Il sapere scientifico rappresenta una straordinaria opportunità per il futuro dell’umanità. Nel corso dei secoli la scienza, nelle sue più svariate discipline, ha contribuito enormemente a migliorare le condizioni di vita dell’uomo, spesso cambiando il mondo in positivo.

Il presente riserva ancora molte sfide, in primis, le disuguaglianze di ogni tipo (di genere, di istruzione, di ricchezza, ecc.). La mancanza di conoscenze adeguate costituisce una pesante penalizzazione non solo dal punto di vista del singolo, ma anche della collettività: sempre più spesso i cittadini sono chiamati a compiere scelte (nei più svariati settori: salute, stili di vita, ambiente, energia, ecc.) che, per essere davvero responsabili e consapevoli, richiedono una solida cultura scientifica di base.

È compito della collettività, attraverso gli organi elettivi e gli apparati statali, impegnarsi per appianare le disuguaglianze nelle condizioni di partenza e per far sì che ogni individuo possa avere le stesse possibilità di apprendimento e conoscenza.

Oggi il sapere scientifico e il suo progresso sono minacciati su più fronti. La crisi economica ha portato alcuni Stati ad una risposta difensiva, che ha ridotto le risorse a disposizione della ricerca. Ciò ha precarizzato i ricercatori e ha penalizzato il loro ruolo all’interno della società. La riduzione delle spese per la ricerca rappresenta dunque il primo, duplice peccato di disuguaglianza. Esso si traduce, da un lato, in disuguaglianze in termini di opportunità di lavoro per chi fa ricerca, dall’altro, in disuguaglianze in termini di fruizione dei risultati della ricerca da parte dei normali cittadini che non possono fruire delle conoscenze generate della ricerca scientifica per prendere decisioni veramente libere, informate e consapevoli.

In occasione del decimo anniversario di Science for Peace, Fondazione Umberto Veronesi: Si impegna Ad aggiornare, in collaborazione con l’Università Bocconi, lo studio “Gli effetti economici di una riduzione della spesa militare e della produzione di armi. Evidenze dall’UE” e a darne larga diffusione. Rivolge un appello Alle Istituzioni affinché si impegnino con decisione a sostenere con maggiori risorse la ricerca scientifica nel nostro paese e a diffonderne i risultati a beneficio della società civile; e per questo Chiede Al Ministro dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca di rafforzare l’iniziativa “Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica” nelle scuole di ogni ordine e grado. La Fondazione Umberto Veronesi si rende disponibile ad appoggiare l’iniziativa mettendo a disposizione le proprie risorse conoscitive e organizzative.

Milano, 16 novembre 2018
PRESIDENTE SCIENCE FOR PEACE Paolo Veronesi
VICE PRESIDENTI Alberto Martinelli, Kathleen Kennedy Townsend
COMITATO DI PROGRAMMA Guido Barbujani, Emma Bonino, Marta Dassù, Domenico De Masi, Marco Ottaviani, Telmo Pievani, Carlo Alberto Redi, Giuseppe Testa, Chiara Tonelli

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