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Alimentazione
Redazione
pubblicato il 25-09-2020

I consigli per mangiare bene durante le cure oncologiche



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Le indicazioni per prevenire la nausea e combattere gli effetti collaterali della cure dal quaderno dedicato all'alimentazione durante le terapie oncologiche

I consigli per mangiare bene durante le cure oncologiche

Le indicazioni alimentari hanno lo scopo di aiutare a prevenire la nausea e a combattere gli effetti collaterali della terapia, rappresentati soprattutto da infiammazioni della mucosa (mucositi della bocca) e vomito. Prima di queste, ecco due suggerimenti generali che i medici e i nutrizionisti raccomandano a tutti i pazienti in terapia.

Masticare molto bene e lentamente.

• Non preoccuparsi se dopo la terapia si avverte nausea e non si ha fame: l’appetito tornerà nel giro di pochi giorni. Per un breve periodo è possibile diminuire le quantità degli alimenti introdotti

 


Alimenti da preferire


Cereali in chicco integrali ben cotti o pasta di semola di grano duro, meglio se integrale. Nel caso in cui i farmaci provochino un’intolleranza al glutine, è bene sostituire il grano, l’orzo, la segale, il farro con il riso integrale ben cotto e il miglio

• Creme di legumi o legumi ben cotti, scegliendo quelli decorticati o utilizzando il passaverdure

Pesce, meglio se azzurro, per l’elevato contenuto di grassi omega-3 ad azione anti-infiammatoria

Verdure di stagione

Pane di semola di grano duro

 

 

Alimenti da limitare fortemente

Carni rosse e carni lavorate (salumi, insaccati)

Formaggi a elevato contenuto di grassi

Latte vaccino (in particolare nelle enteriti da radio e chemioterapia. Per gli altri casi da valutare con il proprio oncologo) 

Zuccheri e cibi a base di farine raffinate o altri amidi ad alto indice glicemico, quali patate e mais. Gli zuccheri semplici fanno alzare la glicemia e stimolano la produzione di insulina e di altri fattori di crescita che, a loro volta, costituiscono un fattore di rischio che «istruisce» le cellule tumorali a dividersi

Fibre di cereali, specie se indurite dalla cottura al forno (pane integrale e
pizza, alimenti grezzi), perché possono produrre irritazioni meccaniche

 

 

Indicazioni alimentari in caso di particolari disagi

Non sono infrequenti effetti collaterali sgradevoli e importanti nel corso delle terapie oncologiche: alterazioni del gusto, infiammazioni, forti nausee e vomito o problemi intestinali gravi (stipsi o diarrea) che possono rendere davvero complicato nutrirsi.

 


Calo dell’appetito o alterazioni del gusto

Consumare acqua lontano dai pasti, bere poco a tavola e sostituire l’acqua con tisane ai semi di finocchio, di anice stellato o (meglio se verde). Può essere indicato masticare bene e lentamente il cibo per facilitare la digestione. Si può provare anche a utilizzare posate di plastica (anziché di metallo) e barattoli di vetro per conservare i cibi per ridurre la percezione del gusto metallico.

 


Infiammazione delle mucose

In caso di uno stato infiammatorio sia del cavo orale sia dell’intestino, sono
da preferire: cereali integrali e legumi (lenticchie rosse e legumi interi) sotto forma di crema, riso integrale, verdura verde, pesce azzurro, frutta secca non salata, soia e olio extravergine di oliva. Vanno evitati invece carni rosse e conservate, uova, fritti, snack salati, pomodori crudi, formaggi grassi, dolciumi, cioccolato, pizza e farine raffinate, prodotti integrali cotti al forno, cibi speziati o duri, bevande zuccherate o contenenti caffeina, agrumi e alcolici.

 


Diarrea


Se sopravviene questo disturbo è bene mangiare poco e spesso. È  consigliato bere lentamente acqua minerale naturale, tisane e tè deteinati (per esempio il bancha) senza aggiunta di dolcificanti e mantenuti a temperatura ambiente. Fra gli alimenti, sono da considerare quelli che contengono sodio e potassio, per esempio banane e albicocche (anche essicate), patate, carote, zucca, pesce azzurro, carni bianche, yougurt naturale (anche di soia).

 


Stipsi

La stipsi può essere causata dai farmaci chemioterapici e antidolorifici o da insufficiente attività fisica. In presenza di questa condizione, si consiglia di bere molto, preferibilmente lontano dai pasti, acqua e bevande quali  e succhi di frutta (meglio se alla prugna). Un buon rimedio è rappresentato dall’acqua di cottura delle prugne e da una bevanda a base di mela e agar-agar, che si prepara in modo molto semplice. Basta sciogliere in mezzo bicchiere di succo di mela non zuccherato un cucchiaio raso di agar-agar a scaglie; mettere sul fuoco fino al primo bollore, lasciare raffreddare e bere tutte le sere prima di andare a dormire. Abituarsi a una dieta ricca di fibre, cibi integrali con pane integrale a lievitazione naturale o con i semi di lino, riso integrale o altri cereali (sempre integrali) accompagnati da verdure. I cibi andrebbero sempre masticati a lungo per favorire la digestione. È bene anche muoversi e fare attività fisica, anche moderata, quotidianamente, perché il movimento mette in moto la peristalsi intestinale.

 


Nausea e vomito

È indicato frazionare i pasti in 5-6 spuntini affinché lo stomaco non resti mai vuoto, masticare lentamente il cibo che deve essere a temperatura ambiente. Scegliere soprattutto cibi salati e asciutti (per esempio gallette di riso integrale già salate, aggiungendo olio extravergine di oliva e/o patè di olive). Evitare fritti o cibi caratterizzati da un forte odore, cereali cotti al forno, cibi e bevande dolci (è noto che il dolce aumenta la sensazione di nausea) e proteine animali. Non assumere grandi quantità di liquidi durante i pasti: bere invece a piccoli sorsi una tisana di zenzero.



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