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Redazione
pubblicato il 26-07-2013

Controllate le vaccinazioni prima di partire per le vacanze



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La ricomparsa del poliovirus in Israele, scoperta in seguito all’analisi di trenta campioni di acque reflue, ripropone la raccomandazione. L’esperta: «Il pericolo di importazione è sempre presente, ecco perché è fondamentale la profilassi»

Controllate le vaccinazioni prima di partire per le vacanze

La ricomparsa del poliovirus in Israele, scoperta  in seguito all’analisi di trenta campioni di acque reflue, ripropone la raccomandazione. L’esperta: «Il pericolo di importazione è sempre presente, ecco perché è fondamentale la profilassi»

A lanciare l’allarme è stata l’Organizzazione Mondiale della Sanità, appena sette giorni fa. «Il poliovirus selvaggio di tipo 1 è stato individuato in trenta campioni di acque reflue prelevate in Israele. Non è stato rilevato alcun caso di poliovirus paralitico, ma il riscontro indica un’aumentata circolazione del virus per un prolungato periodo di tempo. C’è pertanto un rischio elevato di diffusione internazionale». Torna dunque ad affacciarsi quello che è uno dei virus a Rna meglio conosciuti e più indagati. Com’è corretto interpretare questa notizia, divulgata a poche settimane dalle vacanze della maggior parte degli italiani?

VERSO L’ERADICAZIONE - Era il 21 giugno 2002 quando la Regione Europea dell’Oms dichiarò l’area libera dal poliovirus, diffusosi su larga scala nei primi decenni del secolo scorso. L’ultimo Paese a essere escluso dalla lista degli Stati in cui la malattia era endemica è stato l’India, poco più di un anno fa. Del novero, invece, fanno ancora parte Nigeria, Afghanistan e Pakistan. «In Italia la malattia è stata eradicata, ma la possibilità che virus selvaggi o derivati dai vaccini possano essere reintrodotti anche in Stati liberi dal poliovirus è sempre possibile - spiega Lucia Fiore, direttore del reparto vaccini virali dell’Istituto Superiore di Sanità -. Per fortuna in Israele, nonostante il ritrovamento di virus selvaggi di tipo 1 nei liquami, non sono stati notificati casi di poliomielite. Questa notizia ci ricorda che il pericolo di importazione è sempre presente e permette di ribadire l’essenzialità del vaccino, unico mezzo efficace per contrastare la ricomparsa della malattia». Il poliovirus, fortunatamente, è spesso asintomatico: soltanto un soggetto su 200 sviluppa la paralisi flaccida, in conseguenza della diffusione del virus nel torrente circolatorio, oltre la barriera ematoencefalica e nei motoneuroni del midollo spinale. È in quest’ultimo caso, soprattutto entro i primi cinque anni di vita, che il virus sviluppa la sua più grave complicanza, a partire da dieci giorni dopo il contagio: si comincia con una progressiva perdita del tono muscolare e si arriva alla paralisi completa, che può coinvolgere sia gli arti superiori che quelli inferiori, su entrambi i lati.  

L’IMPORTANZA DELLA VACCINAZIONE - Le autorità sanitarie israeliane stanno svolgendo un'indagine epidemiologica completa, con lo scopo di individuare eventuali casi di polio paralitica e soggetti non ancora immunizzati. È inoltre in programma un’attività di vaccinazione supplementare, da effettuare con il vaccino orale per stringere le maglie a livello della mucosa intestinale, attraverso cui il virus si diffonde nel torrente circolatorio. In Italia la copertura vaccinale nei bambini fino ai tre anni è superiore al 95%, anche se sarebbe auspicabile un tasso di adesione più alto, visto che si tratta di uno dei vaccini obbligatori. Eppure proprio dal vaccino, nel 2001, si sviluppò un focolaio epidemico nell’isola di Hispaniola, ai Caraibi: 21 i bambini che svilupparono una polio paralitica causata da un virus derivato dal vaccino orale vivo attenuato. Un’eventualità, fino a quel momento poco considerata, ma che divenne concreta perché «mentre si replica nel tratto intestinale, il virus vaccinale può andare incontro a cambiamenti genetici tali da renderlo virulento alla pari del virus selvaggio - precisa Franco Giovanetti, responsabile dell’area vaccinazioni e profilassi delle malattie infettive dell’Asl Cuneo 2, sul suo blog dedicato alla prevenzione in vista dei viaggi -. Il virus vaccinale può determinare una polio paralitica nel soggetto vaccinato e nei suoi contatti suscettibili». La raccomandazione che l’Oms rivolge a tutti i turisti che raggiungeranno o partiranno dalle aree a rischio è di verificare la propria profilassi. Viaggi e immigrazione dai Paesi a rischio rendono sempre attuale l’importazione del virus.

Fabio Di Todaro
@fabioditodaro


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