Il Coronavirus non ferma le vaccinazioni dei bambini
I pediatri invitano i genitori a rispettare le scadenze del calendario vaccinale per i propri bambini. Uniche deroghe consentite quelle per i richiami
In tempi di Coronavirus, le vaccinazioni pediatriche non devono essere interrotte. Sulla base della crescente richiesta di informazioni da parte delle famiglie italiane, i pediatri fanno chiarezza. «Le scadenze vaccinali del ciclo primario, comprendente anche i vaccini combinati del secondo anno di vita, vanno rispettate nell’emergenza Covid-19». Anzi, a maggior ragione in questo periodo, come precisato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. «Qualsiasi interruzione dei servizi di profilassi vaccinale determinerebbe un accumulo di casi di malattie prevenibili, con il rischio di aprire la strada a nuove epidemie». Parole chiare, per dire che, in una fase in cui il servizio sanitario ha riunito buona parte delle sue risorse per far fronte all’emergenza in atto, le vaccinazioni pediatriche devono essere eseguite.
FARE IL VACCINO EQUIVALE A FARE LA MALATTIA?
PROTEGGERE I BAMBINI
I bambini, finora, sono stati i meno colpiti dalle conseguenze dell'infezione respiratoria. Ma non per questo la pandemia in atto deve rappresentare un ostacolo al rispetto del calendario vaccinale. I genitori, anche in questa fase, sono dunque invitati a rispettare le scadenze previste. «Proteggere i bambini da malattie che è possibile non contrarre grazie a un vaccino ci risparmia costi umani, sociali ed economici - afferma Paolo Biasci, presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) -. Così facendo abbiamo l'opportunità di evitare la sofferenza dei più piccoli, le complicanze delle infezioni, il contagio degli adulti e le eventuali giornate di lavoro perse. In un momento di pressione sul servizio sanitario, dobbiamo proteggere i bambini, anche per tutelare tutto il mondo di relazioni sociali che intorno a loro ruota».
I termini da rispettare sono quelle del ciclo primario. Dunque, a tre mesi, la somministrazione delle prime dosi del vaccino esavalente (protegge da difterite, tetano, pertosse, epatite B, Haemophilus influenzae tipo B e poliomielite), di quello pneumococcico coniugato (protegge dalle infezioni causate dal batterio Streptococcus pneumoniae) e di quello contro il meningococco B (a distanza di 15 giorni dalle precedenti vaccinazioni). I pediatri raccomandano di eseguire anche la profilassi contro il rotavirus (contestualmente alle altre, per ridurre gli accessi ai centri vaccinali). «Si è visto che Covid-19 può dare anche sintomi gastrointestinali - spiega Giorgio Conforti, coordinatore dell'area vaccinazioni e vaccinazioni della Fimp -. Proteggendo i bambini dal rotavirus si evitano un'infezione importante e la possibilità che questa interferisca con una possibile diagnosi di Covid-19». Alla lista vanno poi aggiunte le prime dosi della vaccinazioni che si cominciano nel secondo anno di vita: vaccino trivalente (morbillo, parotite, rosolia e varicella) e contro il meningococco C. Se necessario (ma non è un suggerimento), possono essere invece rimandati i richiami.
IN AUTUNNO VACCINAZIONI PER L'INFLUENZA
Al momento, in Italia, non c'è l'indicazione a vaccinare i bambini sani contro l'influenza. Ma alla luce dell’emergenza Covid-19, è possibile che nei prossimi mesi si valuti questa opportunità. «Desideriamo che la vaccinazione antinfluenzale universale venga considerata indispensabile in età pediatrica -aggiunge Biasci -. Dobbiamo immaginare la possibile ricomparsa di una nuova ondata di infezioni da Coronavirus, che sarebbero difficili da distinguere, soprattutto al di fuori degli ospedali». Ogni anno, nel nostro Paese, l'influenza colpisce fino al nove per cento della popolazione. Ma tra gli 0 e i 14 anni, mediamente 1 bambino su 4 è chiamato a farvi i conti. E in alcuni casi possono verificarsi complicanze. «L’aggravamento più comune è dato dalla sovrapposizione di un’infezione batterica a carico del sistema respiratorio, dell’apparato cardiovascolare, del sistema nervoso e dell’orecchio - conclude Biasci -. Ovvero: polmoniti, miocarditi, otiti e sinusiti. Per il Covid-19 il vaccino non c’è ancora. Ma per l’influenza stagionale, sì. Programmiamo ora per essere pronti domani».
Vero e falso sui vaccini dall'Istituto Superiore di Sanità
I vaccini possono indebolire il sistema immunitario e portare alla comparsa di malattie autoimmuni - FALSO La nostra capacità di rispondere agli antigeni si sviluppa prima ancora della nascita e il sistema immunitario di un neonato è perfettamente capace di rispondere ogni giorno a migliaia di antigeni, molti di più di quelli contenuti nei vaccini
I vaccini contengono sostanze tossiche e pericolose come mercurio, formaldeide, alluminio - FALSO Nessuno dei vaccini commercializzati in Europa contiene da diversi anni derivati del mercurio, di cui peraltro non è mai stata dimostrata la pericolosità nelle quantità e nelle forme contenute nei vaccini. Le quantità di formaldeide, alluminio e altre sostanze sono minime e tali da non causare alcun danno alla salute.
I vaccini, in particolare quello contro Morbillo, Parotite e Rosolia (MPR), causano l’autismo - FALSO Dai numerosi studi effettuati non emerge alcuna correlazione tra il vaccino MPR e l’autismo. Lo studio erroneamente citato a sostegno di questo presunto legame, pubblicato su Lancet, è stato infatti ritirato dalla rivista perché dimostrato fraudolento e l’autore è stato, inoltre, radiato dall’albo dei medici del Regno Unito
A causa del decreto sull’obbligo aumentano i vaccini somministrati ai bimbi nel primo anno di vita - FALSO Il decreto non modifica il calendario vaccinale, le immunizzazioni e la scansione temporale restano le stesse. I genitori che negli anni passati hanno fatto fare ai figli sia quelle obbligatorie che le raccomandate al momento del loro ingresso a scuola li avevano protetti dalle 10 malattie previste dalla legge in discussione, e in alcune Regioni anche da altre, ad esempio lo pneumococco
Esistono degli esami che possono predire eventuali effetti collaterali dei vaccini - FALSO Non esiste nessun test in grado di predire gli effetti collaterali dei vaccini
La riduzione delle coperture vaccinali ha provocato la recrudescenza di malattie come il morbillo - VERO L’attuale riduzione delle coperture vaccinali ha provocato la recrudescenza di alcune malattie come il morbillo, e potrebbe portare al ritorno di patologie ormai assenti dal nostro paese, come la polio o la difterite, ma non ancora debellate dal resto del mondo
Il morbillo può essere causa di gravi complicanze - VERO Il morbillo può essere causa di gravi complicanze e danneggiare temporaneamente le difese immunitarie. Tutto ciò può essere prevenuto dal vaccino
La sicurezza dei vaccini è ben documentata - VERO La sicurezza dei vaccini è documentata da milioni di dosi somministrate, dalla costante attività di sorveglianza dei possibili eventi avversi e dagli studi di sicurezza che vengono effettuati sia prima dell’autorizzazione che dopo l’immissione in commercio di ogni vaccino. Gli effetti collaterali gravi da vaccino hanno una frequenza estremamente più bassa di quelli delle malattie da cui proteggono
L’Italia è uno dei 14 Paesi dove il morbillo è ancora endemico - VERO L’Italia è uno dei 14 Paesi dove il morbillo è ancora endemico ed è nella “top ten” dei paesi che hanno segnalato più casi a livello mondiale da Novembre 2016 ad Aprile 2017. Dall’inizio del 2017 sono stati notificati oltre 3.500 casi, molte complicanze gravi inclusi casi di polmonite, 2 casi di encefalite e 2 decessi. Il 40% circa dei casi è stato ricoverato in ospedale, a conferma della gravità della malattia. Il 35% circa dei casi ha riportato almeno una complicanza
La malattia impegna il sistema immunitario molto di più della corrispondente vaccinazione - VERO Inoltre nella composizione dei vaccini attuali gli antigeni presenti sono molti meno rispetto a quelli che venivano somministrati trenta anni fa