Estate e mascherine: un vademecum per favorire la «convivenza»
Con l'aumento delle temperature, indossare la mascherina può diventare fastidioso. I consigli degli esperti, anche per chi soffre di malattie della pelle
Mascherine: sì o no? Il dibattito è vivo in queste settimane, complice anche il progressivo incremento delle coperture vaccinali contro l'infezione da Sars-CoV-2. Diversi Paesi, da Israele agli Stati Uniti, hanno già rimosso l’obbligo di indossarle all’aperto. Altri, come l’Italia, rimangono più cauti in attesa di vedere crescere il numero dei vaccinati. Ma quasi certamente vivremo un’altra estate con l’obbligo di coprire naso e bocca almeno nei luoghi chiusi. Una necessità che potrebbe rappresentare talora un disagio, nella stagione più calda dell’anno. Da qui una serie di consigli per favorire la «convivenza» tra l’aumentodelletemperature e la possibile necessità di indossare le mascherine.
COVID-19: COME USARE GUANTI E MASCHERINE
PROTEGGERE LA PELLE AI TEMPI DI UNA PANDEMIA
A fornire queste indicazioni è la Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmissibili (SIDeMaST), consapevole che il caldo tende a peggiorare i fastidi che sempre più pazienti lamentano a livello cutaneo: come il prurito, i bruciori, gli eritemi, le irritazioni e la desquamazione della cute. Per la popolazione generale, valgono alcune raccomandazioni: dall’uso delle mascherine certificate CE in fibra naturale (evitando mascherine in tessuti sintetici) al cambio (frequente) e alla pulizia delle stesse (con detergenti neutri o prodotti biologici anallergici), passando per una profonda detersione e idratazione della pelle con prodotti delicati (meglio applicare la crema quindi almeno una trentina di minuti prima di indossare la mascherina ed evitare il trucco se si sa di dover portare la mascherina per un periodo prolungato). Fino a una serie di consigli sull’alimentazione (meglio evitare troppi zuccheri e alcolici e optare per uno schema alimentare che ripercorra le abitudini della dieta mediterranea).
L'USO DELLA MASCHERINA PUÒ ALTERARE IL MICROBIOTA DELLA PELLE
I consigli - tra cui quello di usare comunque la protezione solare, poiché i raggi attraversano anche i tessuti - valgono per grandi e bambini. E, a maggior ragione, per chi soffre di malattie cutanee: dall’acne alla rosacea. «Diversi studi clinici hanno recentemente evidenziato che indossare mascherine continuativamente e per un tempo prolungato acutizzerebbe l'acne e altre irritazioni della pelle preesistenti o latenti - afferma Gabriella Fabbrocini, direttore dell’unità operativa complessa di dermatologia clinica dell’azienda ospedaliero universitaria Federico II di Napoli -. L’uso della mascherina per molte ore al giorno, in effetti, determina una occlusione che può provocare l’alterazione del microbiota cutaneo e quindi dello strato lipidico più esterno. I benefici determinati dall’uso delle mascherine nella protezione dal contagio da Sars-CoV-2 non sono in discussione. Ma le ricadute sulla pelle vanno curate e non sottovalutate, anche per evitare che si tenda a non indossare la mascherina. Chi soffre di acne deve fare attenzione quando applica la terapia cutanea: l’effetto occlusivo non va tralasciato».
Con l’uso della mascherina, possono peggiorare anche le dermatiti da contatto: «A causarle - spiega Pasquale Frascione, responsabile dell'unità operativa di dermatologia oncologica e prevenzione dell'Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma - possono essere per esempio la composizione dell’elastico o la sensibilità al metallo utilizzato per modellare la mascherina sul naso. Attenzione va posta però anche all’utilizzo non appropriato della mascherina. Se tendiamo a indossarle oltre sei ore di fila o a riutilizzarla, potremmo avere delle reazioni allergiche in quanto spesso nelle mascherine usate possono essere presenti tracce di cosmetici contenenti conservanti e coloranti. O di detergenti, qualora la mascherina sia stata lavata e sciacquata velocemente o disinfettata con uno spray detergente e ancora del tutto asciutta».
IL CALDO È «NEMICO» DELLA ROSACEA
Anche la rosacea può peggiorare con l’uso delle mascherine: «La causa è da ricercare in quello che potremmo definire un effetto occlusivo o di condensa, destinato ad aumentare a causa del caldo: primo nemico della rosacea - dichiara Ketty Peris, direttore dell’unità operativa complessa di dermatologia del Policlinico Gemelli di Roma e presidente SIDeMaST -. Il vapore acqueo prodotto dal respiro infatti si trasforma in liquido che non riesce ad asciugarsi e quindi a far respirare la pelle. Per questo motivo l’irritazione sul viso compare o peggiora e, poiché in questo periodo le temperature aumentano, si accentuano spesso anche le sensazioni di calore e di fastidio».
3 - Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani Il virus si trasmette principalmente per via respiratoria, ma può entrare nel corpo anche attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non ben lavate.
Le mani, infatti, possono venire a contatto con superfici contaminate dal virus e trasmetterlo al tuo corpo.
6 - Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol I disinfettanti chimici che possono uccidere il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) sulle superfici includono disinfettanti a base di candeggina / cloro, solventi, etanolo al 75%, acido peracetico e cloroformio.
Il tuo medico e il tuo farmacista sapranno consigliarti.
2 - Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute Mantieni almeno un metro di distanza dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso a distanza ravvicinata.
8 - Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus Al momento, non ci sono prove che animali da compagnia come cani e gatti possano essere infettati dal virus.
Tuttavia, è sempre bene lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con gli animali da compagnia.
5 - Non prendere farmaci antivirali né antibiotici a meno che siano prescritti dal medico Allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).
Gli antibiotici non funzionano contro i virus, ma solo contro i batteri. Il SARS-CoV-2 è, per l’appunto, un virus e quindi gli antibiotici non vengono utilizzati come mezzo di prevenzione o trattamento, a meno che non subentrino co-infezioni batteriche.
4 - Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci Se hai un’infezione respiratoria acuta, evita contatti ravvicinati con le altre persone, tossisci all’interno del gomito o di un fazzoletto, preferibilmente monouso, indossa una mascherina e lavati le mani.
Se ti copri la bocca con le mani potresti contaminare oggetti o persone con cui vieni a contatto.
9 - In caso di dubbi NON recarti al Pronto Soccorso: chiama il tuo medico di base e se pensi di essere stato contagiato chiama il 112 Il periodo di incubazione del nuovo coronavirus è compreso tra 1 e 14 giorni. Se hai febbre, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, stanchezza NON recarti al Pronto Soccorso: chiama il tuo medico di base per avere informazioni su cosa fare; se pensi di essere stato contagiato chiama il 112.
1 - Lavati spesso le mani Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare
anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%. Lavarsi le mani elimina il virus.
7 - A distanza dagli altri e con la mascherina Quando si è con altre persone, più si è lontani e meglio è. In situazioni di comunità, si raccomanda di indossare sempre una mascherina (senza valvola) per coprire naso, bocca e mento. Prima e dopo averla rimossa, oltre che dopo averla maneggiata, lavare sempre le mani.
Nuovo coronavirus e Covid-19: le regole utili da seguire Come dobbiamo sapere per affrontare con le dovute cautele e senza timori eccessivi l'epidemia di nuovo coronavirus? I consigli dell'Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. (Fonte: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/)
8 - I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi dalla Cina non sono a rischio di contrarre il nuovo coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici. A tutt’oggi non abbiamo alcuna evidenza che oggetti prodotti in Cina o altrove possano trasmettere il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).