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L'esperto risponde
Redazione
pubblicato il 07-03-2017

Cosa si intende per donazione samaritana?



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Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti, spiega qual è l'iter che una persona vivente deve seguire per donare un organo a uno sconosciuto

Cosa si intende per donazione samaritana?


Nei mesi scorsi ho sentito parlare di una donazione di organi samaritana: di cosa si tratta?

Federica M. (Crotone) 


Il termine samaritano è utilizzato per indicare la scelta di un donatore vivente di offrire un proprio organo per salvare la vita di un paziente con il quale non ha alcun legame di tipo parentale o affettivo. Si tratta di un gesto di grande solidarietà, un atto moltiplicatore di vita. Infatti, il donatore samaritano consente il trapianto di una catena costituita da coppie che sono incompatibili tra loro a livello immunologico o per gruppo sanguigno. Grazie alla donazione del samaritano, è possibile incrociare queste coppie e destinare loro il rene più compatibile. Nel nostro Paese ci sono stati tre casi di donazione samaritana: la prima nell’aprile 2015, la seconda nel luglio 2016 e la terza a dicembre 2016. Al momento stiamo ricevendo altre proposte di donazione samaritana che auspichiamo possano dar vita presto ad altre catene di trapianti.

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Questa particolare tipologia di donazione deve essere un atto libero, gratuito e anonimo. Vengono eseguiti tutta una serie di esami clinici e psichici volti ad accertare l’idoneità fisica e la reale motivazione del donatore. A maggior garanzia dell’intero processo, tutte le procedure di accertamento sulle condizioni del paziente vengono effettuate da esperti terzi rispetto alle strutture sanitarie che eseguono gli interventi.

 

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