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Oncologia
Fabio Di Todaro
pubblicato il 25-10-2013

Il tumore al seno si combatte anche con l'attività fisica



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Uno studio condotto su un gruppo di donne in menopausa dimostra l’efficacia preventiva di un’ora di camminata ogni giorno. I benefici aumentano con il tempo dedicato allo sport

Il tumore al seno si combatte anche con l'attività fisica

Camminare un’ora al giorno aiuta a dimagrire e riduce il rischio di sviluppare diabete di tipo II. Ma non soltanto.  Una bella passeggiata, stando a una nuova ricerca condotta dall'American Cancer Society, sarebbe un valido deterrente contro il rischio di insorgenza del tumore al seno.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, dimostra come piccole variazioni nelle abitudini quotidiane permettano di difendersi meglio dalla malattia. Accompagnare i figli a scuola, raggiungere il posto di lavoro, fare una passeggiata durante la pausa pranzo o prima di cena: sono almeno quattro i momenti della giornata che si possono dedicare alla prevenzione. E allora perché non cambiare le nostre scelte di mobilità?

 

LO STUDIO

Meno 14%: è questa la riduzione del rischio osservata dopo aver analizzato i dati  sullo stile di vita e le condizioni di salute di circa 74mila donne tra i 50 e i 74 anni, raccolti nell'arco di quindici anni.

Di ogni donna, già in menopausa, i ricercatori avevano numerose informazioni ricavate dalle risposte fornite ogni due anni a diversi questionari sottoposti in seguito a un check-up per la malattia. Delle partecipanti si conosceva il numero di ore dedicate all’attività fisica e ad altre che, di norma, non comportano un grande dispendio energetico: quali la lettura, guardare la televisione, stare davanti al computer.

Grazie a questa mole di informazioni i ricercatori hanno potuto calcolare il MET - Metabolic Equivalent of Task, livello di equivalente metabolico speso a riposo - settimanale di ogni partecipante.

È così emerso che le donne che avevano l'abitudine di camminare tutti i giorni per almeno un'ora, pari al 47 per cento del campione, avevano un rischio di ammalarsi di tumore al seno ridotto: almeno del 14%, ma anche di tassi più alti se l’attività fisica era più intensa.

«Non c’è bisogno di essere una maratoneta per ridurre il rischio - commenta Alpa Patel, coordinatrice dello studio -. Basta camminare a un passo moderato che corrisponde a una velocità di circa cinque chilometri orari».

 
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PIU' CAMMINI, MENO RISCHI

La riduzione del rischio osservata corrisponde a un caso di tumore in meno ogni mille donne. Secondo i ricercatori alla base di questa associazione ci sarebbero variazioni degli ormoni femminili o della resistenza all'insulina, ma a entrare in gioco potrebbero essere anche altri fattori di rischio per il tumore al seno, come per esempio il peso.

Lo studio, pur non spiegando quali siano i meccanismi alla base di questa maggiore difesa, corrobora la tesi secondo cui le donne, anche già in menopausa, debbano continuare a praticare sport per difendersi dal tumore che le colpisce con maggior frequenza.

Fabio Di Todaro
Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).


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