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Pediatria
Daniele Banfi
pubblicato il 14-07-2022

Covid-19 e gravidanza: il vaccino protegge il neonato



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Il vaccino effettuato durante la gravidanza protegge il neonato da possibili complicanze da Covid-19. I risultati pubblicati sul New England Journal of Medicine

Covid-19 e gravidanza: il vaccino protegge il neonato

Contro Covid-19 il vaccino effettuato durante la gravidanza protegge sia la mamma sia il neonato. E' questo, in estrema sintesi, il messaggio che emerge da un nuovo studio pubblicato sulle pagine del New England Journal of Medicine. Nei neonati il rischio di "finire in ospedale" a causa di Covid-19 è estremamente più basso se la mamma ha ricevuto il vaccino.

COVID-19 E NEONATI

I neonati al di sotto dei sei mesi, rispetto ai bambini più grandi, sono esposti a maggiori rischi in caso di positività a Sars-Cov-2. Non solo, mentre nella fascia di età superiore ai 6 anni la vaccinazione è possibile, ad oggi non esiste alcun vaccino contro Covid-19 somministrabile sin dai primi mesi di vita. Ciò non significa che i neonati non siano protetti. Sin dai primi mesi della campagna vaccinale, appena approvati i vaccini nelle donne in gravidanza, è parso subito chiaro che gli anticorpi sviluppati dalla mamma potevano essere trasferiti al feto. Un fatto che indirettamente indica la possibilità di proteggere il bambino vaccinando la madre.

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IL VACCINO PROTEGGE IL BAMBINO

Passati diversi mesi dall'inizio della campagna vaccinale, il dato indiretto del passaggio di anticorpi da mamma a bambino si è tradotto in un'evidenza diretta di quanto la vaccinazione sia utile anche dopo la nascita. Lo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha dimostrato proprio questo. L'analisi ha preso in esame i ricoveri avvenuti in bambini al di sotto dei sei mesi nel periodo compreso tra luglio 2021 e marzo 2022. Dalle analisi è emerso che l'efficacia di due dosi è stata pari al 52% nell'evitare l'ospedalizzazione dei neonati. Andando a scorporare l'efficacia a seconda delle varianti, con Delta è stata pari all'80%, con Omicron al 38%. Andando invece a verificare l'efficacia nell'evitare la malattia, è emerso che il vaccino effettuato dopo le 20 settimane di gestazione (quindi più vicino alla data del parto) proteggeva il bambino al 69% mentre prima delle 20 settimane al 38%. Un risultato preventivabile dal momento che l'efficacia, in generale, tende a scemare nel tempo.

LA VACCINAZIONE È SICURA

Dati importanti, quelli ottenuti sui neonati, che non deve fare dimenticare l'utilità primaria della vaccinazione in gravidanza. Nelle donne incinta i rischi di complicanze e decesso causa infezione da Sars-Cov-2 sono estremamente più elevati (circa 20 volte maggiore) rispetto alle donne non in gravidanza. Ecco perché vaccinarsi in questo quando si è in attesa è estremamente importante. Ad oggi vi è una quantità di dati importante sull'effetto dei vaccini a mRNA contro Covid-19 durante la gravidanza. Da questi emerge non solo l'efficacia della vaccinazione nell'evitare di sviluppare Covid-19 ma anche l'estrema sicurezza. Ultimo in ordine di tempo uno studio danese, effettuato su oltre 45 mila donne, pubblicato dal New England Journal of Medicine. I risultati lasciano poco spazio alle interpretazioni: anche in gravidanza il vaccino è estremamente sicuro

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Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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