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Pediatria
Daniele Banfi
pubblicato il 04-01-2018

Fegato grasso: nei ragazzi obesi può guarire con la chirurgia bariatrica



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La chirurgia bariatrica negli adolescenti obesi è in grado di ristabilire il funzionamento epatico dopo i danni dovuti al fegato grasso

Fegato grasso: nei ragazzi obesi può guarire con la chirurgia bariatrica

Obesità e fegato grasso negli adolescenti vanno di pari passo Quando però si interviene sull'eccesso di peso tramite chirurgia bariatrica accade che anche il fegato torni alla sua normale funzionalità. E' quanto osservato in uno studio dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù pubblicato dalla rivista Journal of Pediatrics. L'intervento di riduzione dello stomaco contribuisce a ripristinare la normale funzionalità epatica grazie alla riattivazione di due ormoni.

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Gli addetti ai lavori la chiamano NAFLD, la steatosi epatica non alcolica. Nel gergo comune è il fegato grasso, una delle patologie epatiche più diffuse del mondo occidentale.  Causata dall'accumulo di grasso all'interno delle cellule del fegato può portare nel tempo, se non trattata adeguatamente, ad un'infiammazione cronica del fegato che, nel peggiore dei casi, può tramutarsi in carcinoma del fegato. Secondo le stime dei pediatri colpisce tra il 5 e il 15% dei bambini ed adolescenti ma può arrivare fino al 30-40% tra i bambini e i ragazzi obesi. 

INTERVENIRE CON LA CHIRURGIA BARIATRICA

Uno degli approcci maggiormente utilizzati nei casi di obesità grave è la chirurgia bariatrica. Già da alcuni anni questo tipo di intervento è stato introdotta come opzione terapeutica negli adolescenti con obesità grave complicata dalla contemporanea presenza di patologie quali la steatoepatite, il diabete, l'ipertensione arteriosa e le apnee notturne. La tecnica chirurgica principalmente usata in età pediatrica è la sleeve gastresctomy, che prevede una riduzione del 70% circa dello stomaco. «I primi studi sul l'efficacia di questa strategia terapeutica - spiega Valerio Nobili, responsabile dell'unità di malattie epatometaboliche del Bambino Gesù - hanno mostrato non solo una riduzione drastica dell'eccesso ponderale confermata a distanza di tempo, ma anche il miglioramento delle principali patologie metaboliche correlate al l'obesità, compreso il miglioramento dei tessuti epatici danneggiati dalla steatoepatite, con riduzione del grado di fibrosi».

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IL FEGATO GUARISCE

Lo studio pubblicato sul Journal of Pediatrics rivela il meccanismo attraverso il quale il fegato degli adolescenti sottoposti a chirurgia bariatrica, in concomitanza del notevole calo ponderale (anche 40-50 kg in un anno), sia nuovamente in grado di svolgere le funzioni metaboliche fisiologiche. Questo avviene infatti grazie alla riattivazione della corretta funzionalità di adiponectina e resistina. «Alla luce di questi risultati - spiega Francesco De Peppo, responsabile di chirurgia pediatrica della sede di Palidoro del Bambino Gesù - l'intervento di gastrectomia non va considerato come una soluzione meramente demolitiva, ma come una vera e propria terapia metabolica, in grado di ripristinare le vie metaboliche fisiologiche precedentemente compromesse dal tessuto adiposo presente nei casi di obesità patologica complicata».

Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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