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Come combattere le punture di zanzare?

Molti espedienti utilizzati, per quanto diffusi, sono inutili. Per evitarle occorre non creare ristagni di acqua, ideali per la deposizione delle uova

Come combattere le punture di zanzare?

Ciao dolceZZa,

Finalmente è iniZZiata la mia stagione, quest’anno sembrava non arrivare mai! E come ogni anno, mentre vengo a farvi visita (siete davvero degli ospiti deliZZiosi!), mi sollaZZo ascoltando biZZeffe di fandonie sul mio conto…ma non ti scrivo per lamentarmi, anZZi! Mi fanno ridere! E mi fanno comodo, così vi distraete mentre io goZZoviglio…

Vedi? Sono un esempio calZante che le panZane a volte sono utili (in questo caso, a me)!

La ZanZara

P.S. Quand’è che mi inviti a bere qualcosa su di te, graZZZie?

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Cara (ma anche no) zanzara,
mooolto spiritosa. Non solo passi il tempo a vampirizzarci, ma ti prendi pure gioco di noi per tutte le storielle sul tuo conto. Hai poco da ridere, sai! Nelle tue due settimane di vita sai essere un vero tormento. Quindi è più che normale che la gente, nel tempo, abbia cercato espedienti per farti banchettare altrove. Peccato che molti di questi espedienti siano inutili, per quanto famosi.

Ad esempio, alcuni credono che basti mangiare aglio per farvi girare al largo, ma non c’è alcuna evidenza che questo faccia una grande differenza ai vostri occhi (o meglio, al vostro stomaco). Allo stesso modo, anche spegnere le luci della stanza non rende la vostra preda meno appetibile. Questo perché in realtà voi piccole pesti siete guidate principalmente dal calore corporeo e dalle concentrazioni di anidride carbonica, che noi tutti emettiamo con la respirazione. Ma allora, come si spiega che preferiate rimpinzarvi su alcune persone rispetto ad altre? La ragione è chesiete anche attratte dal nostro sudore e, più in generale, dal nostro odore, che è il risultato del mix delle sostanze chimiche che produciamo e dei batteri che vivono sulla nostra pelle. Per esempio, chi produce acido lattico - come chi ha fatto da poco esercizio fisico, che per di più è anche sudato - appare per voi particolarmente “profumato”. Pare inoltre che andiate matte per il sangue con più alto tasso di colesterolo, e che quindi voi brindiate più volentieri su persone in sovrappeso. Due studi hanno poi suggerito una vostra preferenza per il sangue di tipo “0”.

E che dire poi delle pratiche per alleviare le vostre punture? Perché si dà il caso che la vostra saliva, cara la mia zanzara, provochi una piccola reazione allergica e la conseguente comparsa di un “pomfo”. C’è chi vi applica l’ammoniaca, che è irritante e rischia di bruciare la pelle. Ma c’è anche chi, in maniera abbastanza pittoresca, preme con un’unghia a formare una croce, provocando così l’espansionedella sostanza irritante e rischiando di procurarsi un’infezione.

Insomma, piuttosto che farci strani riti apotropaici sulla pelle sarebbe meglio cercare di tenervi lontane prima che il banchetto sia compiuto. Tuttavia, alcuni utilizzano repellenti elettronici a base di onde elettromagnetiche o ultrasuoni, anche c’è chi ha dimostrato come non vi diano alcun fastidio. Altri ricorrono a griglie elettrificate con luce ultravioletta come richiamo, che attirano e stecchiscono un gran numero d’insetti ma dove pare che voi siate una percentuale irrisoria. Altri ancora hanno installato nel loro giardino una casetta per pipistrelli, che effettivamente possono mangiarvi al ritmo di un migliaio in un’ora, ma che normalmente preferiscono insetti più sostanziosi (falla tu tutta quella fatica per riempirti lo stomaco…). Infine, c’è chi si circonda di intere falangi di gerani, lavanda, timo, sperando che il loro profumo basti per tenervi lontane (quando è il loro olio essenziale concentrato e applicato sulla pelle ad avere qualche effetto, peraltro blando), oppure si agghindano con braccialetti repellenti: inutile dire che non vi fanno un baffo. Anche la famosa citronella ha un potere repellente limitato. Purtroppo le uniche sostanze comuni che vi tengano davvero lontane, alla base di molti spray in commercio (di cui però non è certo sano abusare), sono il dietiltoluamidee l’icaridina, seguiti a lunga distanza dal paramatandiolo (estratto dall’eucalipto).

Cara zanzara, noi piacciamo a te ma tu non piaci a noi. Che fare quindi? D’ora in poi è meglio se ci ricordiamo che di solito (almeno nel caso della zanzara tigre) non viaggi più di cento metri dal tuo luogo di nascita per cenare, e che quindi la cosa migliore è evitare di fornirti posti dove ti piace deporre le uova, come ristagni d’acqua nei vasi, pozze e fontane. Se ci badassimo tutti, non sghignazzeresti tanto!

Agnese
@AgneseCollino 

 

 

 

 



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